
La 58esima edizione del Salone del Mobile è alle porte, e Milano si prepara a vedere ridisegnata la sua geografia in funzione di nuovi equilibri capaci di attrarre un folto pubblico proveniente da ogni parte del mondo, confermando il potere attrattivo della fiera e della città.
Oggi, a distanza di un anno dal lancio del Manifesto del Salone del Mobile con cui si è inteso chiamare a raccolta le forze che possono lavorare assieme, vediamo una Milano effervescente, balzata in cima a tutte le classifiche per qualità della vita, e riconosciamo nella manifestazione, nata nel lontano 1961 e approdata a numeri da record, uno dei motori di quella che è considerata a tutti gli effetti una catena virtuosa di design/prodotto/qualità/ innovazione/città/valore.
Il Salone del Mobile è infatti più che mai al centro di un sistema in continuo divenire, che connette le istituzioni culturali della nostra metropoli con tutti i luoghi di riferimento del Design, in Italia e nel mondo. Sistema che, quest’anno abbiamo voluto celebrare rinsaldando ulteriormente il legame con la città, come dimostrano l’ancora maggiore vicinanza alla Triennale, la nuova collaborazione con la Scala, che accoglierà la serata inaugurale della manifestazione, e la continua sinergia con Palazzo Marino.
Numerosi i fattori che caratterizzeranno il Salone del Mobile. Milano 2019, in scena dal 9 al 14 aprile. Tornando a ragionare sulle parole chiave del Manifesto, abbiamo voluto introdurre un nuovo vocabolo che va ad aggiungersi a quelle che consideriamo le componenti essenziali del sistema design che ha come epicentro Milano.
Si tratta di ‘ingegno’, parola che, da un lato, rende omaggio a Leonardo nel cinquecentenario della sua morte, prendendo parte alle celebrazioni vinciane cittadine, e, dall’altro, valorizza il talento ideativo e la voglia di fare che ha sempre contraddistinto le nostre imprese, offrendo uno stimolo a tracciare nuovi percorsi, a guardare avanti con occhi ricettivi, ad applicarsi per fare sempre meglio. Sono da leggersi in questo senso le due installazioni del Salone, firmate rispettivamente da Marco Balich e da Davide Rampello, che celebreranno la cultura del progettare presso la Conca dell’Incoronata e all’interno della fiera. Gesti che nascono dalla volontà di sottolineare ancora di più il desiderio di una sempre maggiore apertura allo scambio e alla circolazione delle idee.
Tra le novità più importanti a livello di format fieristico, la scelta di distribuire le aziende del mondo ufficio all’interno del Salone rispondendo ad una specifica esigenza di mercato che vede una sempre maggiore coesione tra il mondo living e il mondo ufficio.
Parallelamente abbiamo scelto di avviare una sperimentazione espositiva nello spazio denominato S.Project, ampliando l’offerta merceologica e ospitando soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni accanto ad aziende che rientrano al Salone dopo anni di assenza o a nuovi ingressi.
Grande spazio avrà, naturalmente, la luce, elemento imprescindibile dell’architettura e degli interni che è parte integrante del nostro sistema, ben rappresentata in Euroluce 2019.
Claudio Luti, Presidente Salone del Mobile