Recanati – Tecnologie e sostenibilità per l’abitare

Uno sguardo sopra l’orizzonte

Un’immagine notturna della facciata principale dell’abitazione, con l’illuminazione interna degli ambienti (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)
Un’immagine notturna della facciata principale dell’abitazione, con l’illuminazione interna degli ambienti (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)

Un’abitazione sulla collina sopra Recanati, frutto di un’efficace ristrutturazione e caratterizzata dall’utilizzo di tecnologie a ridotto impatto ambientale

In cima al colle che sovrasta la città marchigiana di Recanati – cantato dal Leopardi ne «L’infinito» – una volta sorgeva l’«Allevamento Cavalli Trottatori del Volano», costruito nel 1923, costituito da un ampio fabbricato adibito a scuderie che, a causa dell’abbandono, cadde in rovina.

Nello stesso sito, decenni dopo, una importante famiglia fortemente radicata su questo territorio ha deciso di insediare la propria abitazione recuperando lo spirito del luogo, attraverso un edificio che, sebbene riprenda le forme e l’immagine esterna della precedente costruzione, se ne distacca notevolmente soprattutto per la concezione spazio-funzionale e il rapporto fra forma e tecnologia.

La continuità filologica fra il fabbricato preesistente e la casa attuale – in una costruzione completamente nuova, poiché i ruderi della scuderia non erano recuperabili – è risultato dell’uso dei materiali costruttivi tradizionali (il mattone e la pietra locale per le murature, il legno per i solai e le capriate del tetto) abbinati a tecnologie edilizie ed energetiche assolutamente contemporanee, fra le quali spicca il campo fotovoltaico integrato nel tetto a falde (vedi riquadro).

La relazione fra edificio e paesaggio, in particolare il tema della luce, è risultato essere elemento preponderante in questa realizzazione. L’antico rudere era infatti completamente diroccato nella sua parte rivolta a nord-est, proprio quella dalla quale si gode la veduta migliore sull’incantevole panorama circostante.

Dovendo ricostruire da zero questo lato dell’edificio, la scelta progettuale ha privilegiato la massima trasparenza dell’involucro edilizio fuori terra, in modo da ottenere il maggiore apporto luminoso naturale agli spazi interni durante il periodo invernale, a vantaggio non solo della splendida visuale ma anche del contenimento dei consumi energetici.

a luce naturale è una componente fondamentale degli spazi dell’abitazione, anche in soluzioni come questo parziale taglio trasparente della soletta (cortesia: A&EFFE Studio Architettu
La luce naturale è una componente fondamentale degli spazi dell’abitazione, anche in soluzioni come questo parziale taglio trasparente della soletta (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)

Il progetto architettonico

Il recupero filologico dell’edificio rurale della preesistente Scuderia dal punto di vista progettuale si è posto l’obiettivo di realizzare un involucro abitativo che lavora sulla continuità spaziale fra interno ed esterno, applicando nuove tecnologie nel rispetto della tutela ambientale.

La costruzione che si affaccia a nord-est sulla Recanati antica e a sud-ovest sui monti Sibillini, si sviluppa su 3 piani, di cui uno interrato, ed è essenzialmente composta da 4 ambienti aperti e comunicanti. Al piano terra è disposto un ambiente completamente libero con solaio in cemento faccia vista ed orditura di travi in ferro (nella zona giorno), mentre al primo piano (zona notte) sono esaltate le capriate in rovere della copertura realizzate sulla base delle originali. Un soppalco in legno si affaccia su entrambi gli ambienti.

L’articolazione dello spazio open space al piano terra, con la zona cucina e quella living (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)
L’articolazione dello spazio open space al piano terra, con la zona cucina e quella living (cortesia A&EFFE Studio Architettura)
Primo piano. Una vista sulla zona notte (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)
Primo piano. Una vista sulla zona notte (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)

Il livello interrato (dove è collocata una zona ospiti), prende luce dalla realizzazione di una scarpata che lambisce ampie finestrature.

Il blocco in muratura della costruzione costituisce un volume unitario dal lessico assai specifico dell’architettura della campagna marchigiana e si inserisce nell’ambiente collinare in modo suggestivo e naturalistico.

L’unica eccezione è costituita dalla parete vetrata che costituisce il lato nord est – corrispondente alla parte crollata del preesistente edificio rurale – che viene mitigata dalle capriate lignee esterne.

Le soluzioni di illuminazione

Dal punto di vista delle scelte effettuate per l’illuminazione, all’interno per valorizzare le grandi capriate e il soffitto in legno sono stati utilizzati proiettori ( serie Glim Cube, iGuzzini) che le illuminano in maniera mirata, evidenziandone la forma ed il colore caldo del legno grazie alla scelta della temperatura colore warm-white dei LED.

Fra i vari ambienti interni, interessante anche la scelta effettuata per l’illuminazione della piccola SPA, dove è stata creata una luce di fondo (con apparecchi Glim Cube 2 x 1 W LED), con distribuzione del flusso luminoso up/down. Sempre in questo ambiente la grande vetrata è illuminata con proiettori (Platea RGB), per ottenere effetti di luce cromatica.

All’esterno, per quanto riguarda l’illuminazione della facciata principale, le 4 grandi colonne/lesene ai 4 angoli della casa sono state illuminate con incassi tondi a LED spot orientabili, che – pur con una potenza di soli 3 W – hanno permesso di illuminare con effetto radente tutta l’altezza del lato del pilastro, evidenziando la texture del mattone con luce calda warm-white.

Un’altra immagine della casa. In primo piano è visibile l’accesso al piano interrato (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)
Un’altra immagine della casa. In primo piano è visibile l’accesso al piano interrato (cortesia: A&EFFE Studio Architettura)

La parete in pietra nella quale è ricavata la porta di ingresso è sempre illuminata dal basso, con incasso lineare a LED, con potenza di 6 W e ottica wall washer. L’illuminazione delle aree perimetrali alla casa e del prato, viene garantita dall’utilizzo di alcuni bollard (serie iWay, 35 W, con lampada a scarica HIT), con fascio di luce rivolto esclusivamente verso il basso, senza dispersioni inutili di flusso verso l’alto. Gli alberi di ulivo sono stati illuminati dal basso tramite incassi tondi (serie Light UP LED – con sorgenti 12 W LED)

L’impianto fotovoltaico

L’impianto fotovoltaico

La copertura fotovoltaica è formata da 40 moduli in Lsilicio policristallino senza cornice (spessore 10 mm), di diverse dimensioni, con una superficie captante complessiva di 68,2 m2.

Oltre alla copertura di gran parte del fabbisogno energetico, la presenza delle celle di silicio riduce di circa il 70% la radiazione solare incidente sulla facciata nord-est.

Nelle superfici poste sopra gli spazi abitati, i moduli sono direttamente appoggiati sugli arcarecci e fissati tramite sottili profili continui in alluminio, provvisti di guarnizioni di tenuta in EPDM.

(arch. Francesca Filippetti, Studio A&Effe Studio Architettura; arch. Giuseppe La Franca)

CARTELLO LAVORI

Tipo di intervento: Ristrutturazione di una scuderia di fine ‘800 con cambio di destinazione d’uso ed installazione di impianto fotovoltaico con pannelli vetro/vetro

Anno di realizzazione: 2009-2011

Committente: Famiglia Guzzini

Superficie costruita: piano interrato 225 m2– piano terra 98 m2– primo piano 98 m2

Progetto architettonico e strutturale: A&Effe studioarchitettura: arch. Francesca Filippetti, ing.Graziano Bravi, ing. Marco Baiocco

Impresa esecutrice: Aldo Cipolletta S.r.l. – Promo S.p.a.

Pannelli fotovoltaici: Brandoni Solare

Illuminazione interna e esterna: iGuzzini illuminazione

Capriate lignee: Galletti ItalianStyle

Serramenti e facciate: Promo S.p.a. – Metra

Pavimenti e rivestimenti: Cementor

Domotica: Eclettis