
Il concept per il progetto degli spazi architettonici e per l’Interior Design di questo centro è partito dall’intenzione di visualizzare nel modo più efficace la sua mission operativa, ovvero la proposta di trattamenti beauty anti-invecchiamento attraverso i risultati operativi resi possibili dalla ricerca sulle cellule staminali
Il Flagship FAAS – Medical SPA di Lijiang è una SPA a tutti gli effetti, e insieme uno spazio all’avanguardia per la contemporanea presenza di un laboratorio di ricerca attivo all’interno della stessa location.

Lo stimolo progettuale iniziale è partito quindi dall’immagine della cellula staminale nelle sue peculiarità trasformiste che la rendono capace di assumere le caratteristiche desiderate ed essere parte di un sistema di rigenerazione capace di dare vita a nuovi tessuti.
E il progetto di Interior ha rappresentato tutto questo all’interno di una sorta di astrazione spazio-temporale, in cui ambienti e arredi perdono la loro connotazione di spazi medici e asettici diventando momenti esperienziali, forme organiche, textures e trasparenze in un reticolo di connessioni materiche e luminose.


I volumi architettonici
Il progetto nasce dalla connotazione estremamente definita dell’edificio, costituito da una serie di volumi separati, connessi tramite coperture e terrazzi e superficialmente scanditi da moduli parzialmente finestrati e rivestiti in legno, tipici degli edifici tradizionali della zona.
L’esistenza di diversi volumi separati ha suggerito la divisione degli spazi in base alle funzionalità: reception/amministrazione, laboratorio di ricerca, spazi dedicati allo staff e ambulatori al piano terra, cabine trattamento al piano primo.
L’Interior
Gli elementi della cellula e della rete di connessioni sono ripresi con differenti modalità in tutti gli spazi: dall’elemento a reticolo della vetrata dell’ingresso che conduce fino ai servizi del piano superiore, pattern poi ripreso nella zona della reception.
Il tratto distintivo del progetto viene sottolineato dalla presenza di tagli di luce che si incrociano tra loro riproponendo l’immagine della rete cellulare.

Il progetto di luce
Il progetto illuminotecnico per il centro anti-aging FAAS doveva assicurare una luce ‘tecnica’ negli spazi operativi e una luce ‘rilassante’ nelle aree comuni come la reception, le sale di attesa e di consultazione, gli spogliatoi e la sala trucco, comunicando ad un tempo i valori principali del brand, quali efficienza tecnologica coniugata ad una avanguardia nei trattamenti.
In ambiti come questi la luce è un fattore fondamentale, perché contribuisce alla cura stessa del paziente dal punto di vista psicologico, anche quando l’intervento viene richiesto volontariamente dal paziente per motivi estetici. In più, molti ambienti destinati ai trattamenti si trovano al piano interrato o sono raggiunti da una scarsa quantità di luce naturale, un fattore in evidente contrasto con l’esigenza dei pazienti di essere rassicurati.
Il layout progettuale ha determinato per questo una combinazione di soluzioni spot ad incasso e di lunghi fasci di luce che tagliano l’ambiente, in senso obliquo, a pavimento, a plafone e sulle pareti: un’altra ripresa dell’immagine del reticolo che – oltre ad simboleggiare il tessuto connettivo cerebrale – accompagna gli ospiti nel loro itinerario all’interno del Centro.
Tutti gli apparecchi di illuminazione sono collegati ad un comando centrale con interfaccia DALI per la gestione dei livelli di illuminazione, del colore e dell’intensità della luce, regolati in base al naturale trascorrere del giorno, al fine di favorire il normale ritmo cardiaco degli ospiti e creare un’atmosfera di benessere per gli operatori.
L’emissione luminosa sarà definita da una luce più fredda verso mezzogiorno (5.400 K) e da una più calda nelle ore serali (2.700 K), con una regolazione d’intensità dei flussi luminosi emessi che dal 100% diurno arriva fino al 35% nelle ore serali.
( a cura di arch. Alberto Apostoli – Studio Alberto Apostoli Architecture & Design)