Milano. Gallerie Leonardo da Vinci

Un viaggio nell’attualità del Genio

Milano, Nuove Gallerie Leonardo. Sala 6. Il Sogno del volo (courtesy photo: Lorenza Daverio)

Un nuovo e affascinante allestimento presso il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano rilegge in modo contemporaneo gli spazi delle sale dedicate a Leonardo, aperte con l’istituzione del museo nel 1953. In questo nuovo format il pensiero e l’opera di Leonardo da Vinci, ingegnere, artista, umanista e studioso del mondo naturale, emerge con forza e coerenza, nell’ambito di un itinerario di visita con contenuti interattivi e multimediali, capaci di stimolare e affascinare a un tempo le nuove generazioni, i ricercatori e i vari target di visitatori

I desiderata della committenza

Giovanni Crupi

Le Nuove Gallerie Leonardo – coordinate da Claudio Giorgione, curatore Leonardo – Arte & Scienza del Museo – si avvalgono della collaborazione scientifica di Pietro Cesare Marani del Politecnico di Milano e vantano il sostegno culturale di quattro prestigiose istituzioni, i Musei Reali di Torino, la Soprintendenza Castello di Milano – Musei Archeologici e Musei Storici di Milano, l’Institut de France di Parigi e la Royal Collection Trust di Windsor.

La loro nascita è stata fortemente voluta dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano che intendeva rivoluzionare la storica Galleria Leonardo, aperta nel 1953 in occasione della sua nascita, offrendo una nuova esposizione permanente su larga scala che presentasse i risultati dei più recenti studi storiografici sulla figura e sull’opera di Leonardo.

Milano, Nuove Gallerie Leonardo (courtesy photo: Omar Crippa)

L’obiettivo era quello di offrire una chiave di lettura nuova e un’esperienza di visita unica e coinvolgente nella dimensione emotiva, intellettuale e fisica, rivolgendosi a un pubblico globale e proponendosi come nuova interpretazione della figura di Leonardo ingegnere e umanista.

Per tradurre questo ambizioso progetto scientifico e curatoriale in una visione espositiva museografica innovativa, il Museo ha scelto l’architetto scenografo François Confino, professionista noto in tutto il mondo per la sua ricerca nell’ambito dei linguaggi espositivi.

Le caratteristiche del progetto e il desiderio di offrire al pubblico una esposizione di qualità elevata e durevole hanno indirizzato verso la decisione di adottare per il rinnovamento di questi spazi un concept ed un progetto di illuminazione dedicato, finalizzato alla piena valorizzazione della lettura dei nuovi contenuti proposti (realizzato in collaborazione con ERCO).

I risultati di queste collaborazioni hanno portato alle Nuove Gallerie Leonardo, un percorso di visita nel quale i numerosi modelli storici leonardeschi, le opere d’arte e i volumi antichi sono perfettamente integrati con gli allestimenti scenografici, le installazioni multimediali e altri strumenti interpretativi, accompagnando i visitatori in un viaggio dalla Firenze del Quattrocento alla Milano degli Sforza e ricreando il contesto in cui Leonardo visse e operò.

Oltre 170 le opere esposte (70 modelli e plastici storici, 33 naturalia, 18 volumi antichi, 17 calchi, 14 affreschi e dipinti, 6 manufatti antichi, 13 facsimili storici), con 39 installazioni multimediali, che accompagnano il visitatore attraverso oltre 1300 m²di spazi espositivi.

L’allestimento, le scenografie immersive e il ruolo della luce

Federica Pagella

Leonardo da Vinci è sicuramente parte di quella ristretta cerchia di personaggi che potremmo definire “universali”, come Mozart, Einstein e forse Chaplin. Questa è stata la consapevolezza – e la sfida – con cui abbiamo accompagnato il Museo nel suo percorso di totale riprogettazione della sua storica esposizione di modelli lignei realizzati negli anni ’50 del Novecento per dare forma tridimensionale ai disegni di Leonardo.

L’apparato scenografico è stato quindi pensato come strumento per raccontare Leonardo come uomo del suo tempo ma anche dei nostri tempi, per la trasversalità del suo approccio al mondo e il suo spirito critico.

Da qui è nata l’idea di rendere “vivi” questi straordinari oggetti utilizzando il supporto dedicato di sistemi di illuminazione differenziati e di proiezioni di grandi dimensioni in grado di immergere il pubblico in una visita piena di scoperta ed emozione. Il percorso di visita si sviluppa sull’asse principale della grande galleria a cui si accede attraverso il nuovo accesso baricentrico che conduce nella crociera centrale.

Qui l’intero sistema di illuminazione è affidato al lavoro svolto con pulizia e precisione da una serie di proiettori posti a cinque metri di altezza, che hanno il compito di illuminare sia le scenografie che gli oggetti esposti. Questi ultimi, presentati su grandi tavoli, sono sempre supportati da un pannello retroilluminato che mostra il disegno autografo di Leonardo dal quale il modello è stato poi realizzato.

Artifici scenografici e suggestioni

Tre “momenti” progettuali e insieme operativi hanno particolarmente coinvolto in modo diretto lo scenografo François Confino e il fronte della sua Direzione Artistica, per il loro impatto e per la loro complessità di realizzazione.

La prima sala, dedicata alla vita quotidiana all’epoca di Leonardo, è stata idealmente trasformata nella via di una città toscana rinascimentale grazie a due grandi quinte scenografiche dipinte che rivestono le pareti, per aiutare il visitatore a immergersi fin da subito nel fervore del Rinascimento grazie ad una serie di stimoli visivi inaspettati e curiosi. Per fare questo, l’utilizzo della luce in maniera puntuale ha permesso di mettere l’accento su alcuni elementi specifici teatralizzandoli.

Milano, Nuove Gallerie Leonardo. Rendering con lo studio per la prima sala dedicata alla vita quotidiana al tempo di Leonardo (courtesy: Studio LLTT Pagella Cravetto Architetti Associati, Torino)

La sala dedicata all’arte della guerra presenta una grande proiezione sincronizzata che riproduce una composizione dei disegni di Leonardo dedicati alla guerra: in questo ambito l’utilizzo del sistema di illuminazione dei modelli sugli studi svolti da Leonardo in campo balistico e militare è stato calibrato in modo da non interferire con il grande affresco dinamico e vibrante che fa da sfondo all’esposizione.

Milano, Nuove Gallerie Leonardo. Sala 3. L’Arte della guerra (courtesy photo: Lorenza Daverio)

Al centro della sala trova poi posto l’opera più rappresentativa e suggestiva, la balestra gigante collocata all’interno di un diorama che il visitatore può ammirare attraverso appositi oculi ricavati sulla parete esterna. In questo contesto fa da sfondo all’oggetto, opportunamente illuminato con LED puntuali, un light box centinato che permette di dare continuità all’imall’immagine di fondo con le battaglie di Paolo Uccello.

Milano, Nuove Gallerie Leonardo. Sala 3. L’Arte della guerra. Visualizzazione di una balestra in un diorama ottico (courtesy: François Confino – Studio LLTT Pagella Cravetto Architetti Associati, Torino)
Milano, Nuove Gallerie Leonardo. L’utilizzo di proiezioni multiple basate sulle immagini dei disegni più astratti e più tardi di Leonardo dedicati all’ingegneria e regimazione dei corsi d’acqua (courtesy photo: Lorenza Daverio)

La conclusione del percorso è affidata ad un’installazione di grande spettacolarità e immersività, realizzata con l’utilizzo di proiezioni multiple basate sulle immagini dei disegni più astratti e più tardi di Leonardo: da quelli dedicati ai corsi d’acqua agli studi sul sistema circolatorio per arrivare ai diluvi, cui negli ultimi anni della sua vita si dedica per formulare teorie di più ampio respiro sulla Natura.

dott. Giovanni Crupi, Head of Development – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’, Milano

arch. Federica Pagella – progettista allestimento, Studio LLTT Pagella Cravetto Architetti Associati, Torino

GALLERIE LEONARDO

Dove: Milano, Museo della Scienza e della Tecnologia ‘ Leonardo da Vinci’

Progetto architettonico e di allestimento: Studio LLTT Pagella Cravetto Architetti Associati, Torino

Concept scenografico e allestimento multimediale: François Confino – Agence Confino – Alphabet, Lussan – Francia

Apparecchi di illuminazione: ERCO

(courtesy photo: A. Nassiri)

LE SOLUZIONI DI ILLUMINAZIONE

Gli strumenti di illuminazione ERCO e le loro tecnologie sono sviluppati e progettati dal team di R&D interno. Tutti gli apparecchi sono prodotti presso l’headquarter di Ludenscheid, in Germania.

Per il progetto delle Gallerie Leonardo al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano sono stati utilizzati proiettori a luce LED (Parscan) da 6, 12, 18 e 24 W, con temperature colore 3000 K e 4000 K, con ottiche Narrow Spot (6°), Spot (16°), Flood(28°), Wide Flood(49°), e Wallwasher. Inoltre il progetto ha previsto l’utilizzo anche di ottiche ovalizzanti (60° x 16°).

I proiettori Parscan, grazie alla loro precisa ma flessibile fotometria offrono risposte differenziate ed efficienti a differenti soluzioni di illuminazione, assicurando infatti un grande flusso luminoso in un formato compatto.

Dal punto di vista del Design, se orientato in verticale verso il basso come un downlight questo apparecchio prevede un perfetto inserimento della staffa portante nel corpo.