
Da un decennio è in atto un’imponente strategia di rinnovo degli impianti d’illuminazione pubblica, che ha avuto origine dalla messa al bando di alcune tipologie di lampade considerate energivore. Presso il Bosco Virgiliano di Mantova, nell’ambito di un ambizioso progetto di efficientamento di oltre 60 mila apparecchi di illuminazione stradali dotati di telecontrollo punto-punto, è la realizzazione di un caso di studio dove la tecnologia di telecontrollo è stata utilizzata per realizzare l’illuminazione adattiva su un percorso ciclo-pedonale ad alto valore culturale
Sin dal 2005 i Paesi membri dell’Unione Europea hanno adottato politiche di rinnovo dei vecchi sistemi di illuminazione tradizionali arrivando ad emanare alcune direttive. Il piano, iniziato nel 2010, imponeva che il cambio lampada implicasse il cambio di tecnologia illuminotecnica e al giorno d’oggi tutto questo significa passare direttamente al LED per il significativo risparmio energetico.
Il passaggio ai LED non deve però essere, come in molti casi, punto di arrivo della ristrutturazione di un impianto ma punto di partenza: il cambio di tecnologia permette infatti di arricchire il lampione di tecnologie ICT per ottimizzarne l’operatività e aumentare ulteriormente il risparmio energetico ed economico.
L’apporto di queste tecnologie Smart permettono di trasformare l’impianto, offrendo la possibilità di interconnettere dispositivi e funzioni di vario tipo (es. colonnina parcheggio, Wi-Fi, centralina meteo…) alimentati e comunicanti attraverso l’impianto stesso.
La comunicazione dati per strutture pubbliche si è modificata, superando la solita combinazione di comunicazione dati su Powerline (PLC) dal lampione all’armadio elettrico e da questo alla rete wireless pubblica, per arrivare ad utilizzare l’ormai sempre più emergente NB-IoT, la rete cellullare per Internet of Things (IoT) gestita dagli operatori di telefonia mobile, che in Italia ha raggiunto il 100% della copertura del territorio.
Luce adattiva al Bosco Virgiliano
Presso il Bosco Virgiliano di Mantova è stata applicata la tecnologia di telecontrollo punto-punto per realizzare l’illuminazione adattiva su un percorso ciclo-pedonale ad alto valore culturale articolato su una lunghezza di circa 1,2 km.
Grazie alla presenza di una serie di telecamere viene identificata l’occupazione del percorso da parte di possibili pedoni, ciclisti o veicoli di manutenzione, mentre un’onda luminosa – tecnologia ad infrarossi – segue gli occupanti massimizzando l’esperienza di utilizzo e ottimizzando i consumi quando il percorso ciclo-pedonale non viene utilizzato.
Il centro di controllo interagisce con i lampioni e in generale con i sensori annessi, sia in forma singola che per gruppi o nella loro totalità, attraverso una piattaforma software Web-based accessibile attraverso cloud computing da qualsiasi dispositivo in grado di accedere ad internet, compresi device come smartphone e tablet.
Tutti gli addetti del gestore utilizzano – con profili d’uso differenziati per mansioni e responsabilità – lo stesso ambiente applicativo: questo supera ostacoli e difficoltà derivanti dall’uso di software gestionali e APP che spesso non offrono le stesse funzionalità e operano in modo non coordinato.
Questo intervento tecnologico, basato su linguaggi standard e protocolli aperti, permette di telegestire tutto l’impianto fino al singolo lampione e armadio elettrico: il gestore può monitorare in qualsiasi momento lo stato di operatività e organizzare attività di manutenzione anche – e soprattutto – di tipo preventivo basandosi sulle informazioni ottenute dall’impianto.
Il servizio migliora, i fermi sono scongiurati e gli interventi vengono ottimizzati perché possono essere organizzati per più punti luce la cui diagnosi viene fatta da remoto.
Con queste tecnologie il risparmio energetico ed economico aumenta: si programmano infatti le accensioni e l’operatività con piani luminosi consoni al periodo temporale ed alle attività con l’obiettivo di consumare energia solo quando serve e dove serve. Il risparmio arriva anche dalla riorganizzazione delle attività di manutenzione: vengono pianificate sui dati di monitoraggio dell’impianto, aggregando gli interventi in un’unica uscita e senza dispendiose ronde diurne.
L’impianto telegestito offre anche la possibilità di arricchire il territorio di sensori: infatti la telegestione permette di mantenerlo alimentato anche quando gli apparecchi di illuminazione devono restare spenti, permettendo di fornire energia elettrica e la possibilità di comunicare dati a sensori di vario tipo utili a risolvere le specifiche problematiche evidenziate dall’utenza sul territorio.
(a cura di ing. Andrea Benetti, Robotic & Automation Engineer – Milano)
BOSCO VIRGILIANO
Mantova
Telecontrollo e luce adattiva sul percorso ciclopedonale
Committente: TEA Rete Luce srl, per il Comune di Mantova
Responsabile progettazione impianto: Tea s.p.a. in collaborazione con Tea Reteluce s.r.l.
Progetto comunitario Interreg Central Europe “Dynamic Light” (CE452)
Riqualificazione strutturale di 56 punti luce con inserimento di nuovi lampioni a tecnologia LED “Full Cut-Off”, equipaggiati con luce biodinamica (2.700K ÷ 4.000K), telecontrollo punto-punto e sistema di image detection mediante 15 unità video intelligenti installate sui punti luce.


Il progetto ha previsto la realizzazione della infrastruttura di fibra ottica per creare spazi serviti da connessione Wi-Fi all’interno dell’area verde. I punti luce sono così diventati supporti utiliper installare nuove tecnologie di videosorveglianza e dispositivi ad infrarossi che permettono la variazione dinamica delle intensità luminose emesse
Percentuale di risparmio conseguito rispetto ad una soluzione di illuminazione tradizionale: oltre il 63% (calcolata sulla base del dato dichiarato di potenza installata ridotto da 7 a 2,6 KW)