
Le possibilità insite in una gestione ‘Smart’ dell’illuminazione stradale sono davvero tante e la loro tecnologia consente già oggi di affrontare attraverso progetti e interventi ad hoc sul territorio di mettere a segno tutte quelle valenze di risparmio energetico e di qualità sostenibile della luce di cui si parla ormai quotidianamente. E’ il caso sollevato ad esempio dal sistema di illuminazione stradale adattiva ‘on demand’ realizzato in Norvegia, sulla strada n. 155 che collega i centri abitati di Nes e Hole, in questa prima fase installato su una lunghezza di 9 km.
Il sistema fa riferimento a 220 radar installati sui lati esterni delle carreggiate stradali, in corrispondenza di altrettanti punti luce: i radar rilevano il traffico della strada e regolano l’intensità luminosa emessa dagli apparecchi di illuminazione in funzione della quantità e frequenza dei veicoli in transito. In occasione del passaggio di un mezzo di trasporto la luce aumenta ad esempio la sua intensità per regolarsi poi su livelli di illuminamento inferiori, fino quasi a spegnersi se sulla strada non transita alcun veicolo.
Allo stato attuale, e su questo lotto sperimentale campione attivato, il risparmio arriva fino a 2100 kWh a settimana e il maggior costo della tecnologia e della sensoristica installata viene ripagato in meno di 4 anni.
I vantaggi di questo tipo di applicazioni sono evidenti, sui piani sia energetico che ambientale e per iniziare la politica di una serie di interventi pilota di questo tipo realizzati su ‘piccoli’ lotti potrebbe funzionare anche nel nostro Paese.
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