
Con un disegno dell’ottica ispirato alla struttura cellulare dell’occhio della libellula – da qui il nome – il progetto di “Cells” per Reggiani Illuminazione si fonda sull’utilizzo di un gruppo modulare di lenti che danno forma e dirigono la luce emessa. Un sistema LED Array ad alta efficienza si combina con una serie di microriflettori collimatori ottici che possono essere configurati nei modi più diversi.
Come è possibile riuscire a superare la nostra esperienza “senza soluzione di continuità” del passaggio quotidiano fra luce naturale diurna e luce artificiale notturna identificando un nuovo parametro di valore per un apparecchio di illuminazione, a partire dall’individuazione di precise risposte in termini di qualità , aspetto, praticità d’uso, efficienza luminosa, identità, flessibilità applicativa, rapporto qualità/prezzo e sostenibilità? A questa macro-esigenza ha voluto rispondere l’interessante progetto di Product Design sviluppato dallo Studio inglese Speirs + Major in collaborazione con Reggiani Illuminazione per il nuovo apparecchio “Cells”.
La necessità di trovare un equilibrio in termini di risultato che riuscisse a concentrare la qualità in un apparecchio pensato per un utilizzo “diffuso” si coniuga bene nel nuovo sistema “Cells” alla ricerca formale e alla grande praticità e flessibilità applicativa negli utilizzi, con alti livelli di efficienza luminosa, costi contenuti e scelte sostenibili dal punto di vista dei materiali utilizzati.
Per questi motivi l’elevata trasversalità di un sistema che si presta alle più diverse applicazioni in indoor come in outdoor, ha prodotto con il sistema “Cells” un apparecchio per illuminazione diffusa, Wall washer direzionale o per posizionamento a parete, con differenti distribuzioni fotometriche a partire dallo stesso prodotto.
L’apparecchio può essere montato a plafone o a incasso a parete sui soffitti, singolarmente o organizzato in gruppi collegati tra loro tramite connessioni standard. Sono disponibili inserti colore per personalizzare l’aspetto dell’apparecchio per armonizzarlo con l’ambiente o per inserirlo in una logica di identity brand.
La costruzione, il LED engine e l’ottica
Dovendosi integrare in contesti urbani (e non solo) esterni ma anche interni l’apparecchio doveva rispondere ad esigenze di resistenza, flessibilità d’uso e installazione ma, al contempo, essere esteticamente “accattivante”. Se il concept estetico dell’ottica è ispirato all’occhio della libellula, il concept funzionale è quello del mattone, unità costruttiva modulare. Inizialmente i collimatori dovevano essere integrati nel diffusore ma è stato necessario separare i due elementi in modo che il diffusore in plastica potesse raggiungere il grado di resistenza agli urti IK10 e che la trasmissività della luce fosse eccellente nonostante lo spessore.

L’installazione singola o modulare può avvenire con l’apposito connettore ma, grazie alle caratteristiche del CELLS, può essere messa in atto anche con componenti standard di commercio permettendo di configurare la distanza tra gli elementi e il design del progetto in base a specifiche esigenze: la configurazione può quindi avvenire in modo molto semplice ma anche accessibile dal punto di vista economico e logistico.
Fin dalle prime fasi di sviluppo del prodotto, uno dei parametri portanti è stato quello della flessibilità installativa e della semplicità di montaggio. Le dimensioni previste per connettori e collegamenti sono state pensate per soddisfare le esigenze e le normative dei diversi mercati e paesi e dovevano a un tempo essere standard, semplici da reperire e accessibili. Sono già in via di progettazione altre soluzioni di installazione ed una serie di accessori per rendere “Cells” una soluzione ancora più flessibile.

L’apparecchio è realizzato con costruzione base del corpo in alluminio industriale, mentre il diffusore è in versione trasparente o opale, e trasparente o opale in versione da 13 W per ambienti con temperature fino a 50°.
Dal punto di vista della sorgente, i progettisti si sono basati su un sistema LED Array, 18 W, con 1800 lm emessi, a 3000 o 4000 K, CRI > 80 (SDMC> 3 – L70 50.000 h).
Il design del sistema ottico, composto da due tipologie di diffusori e sei tipologie tra lenti e riflettori, ha lo specifico obiettivo di mettere a disposizione del progettista distribuzioni differenti ma pensate per impieghi specifici e consentono l’utilizzo di “Cells” anche all’interno dello stesso progetto, per applicazioni molto diverse tra loro: numerose le distribuzioni fotometriche, grazie a ottiche standard ad angolo stretto, medio, ampio, asimmetrico rettangolare o doppio asimmetrico.
E’ disponibile anche una versione emergenza. IP 66, IK 10. Dal punto di vista della gestione, il nuovo apparecchio prevede funzioni di controllo on/off, con sistema DALI, in modalità Dim 1-10 V, quella a taglio di fase, o Bluetooth. In risposta alle esigenze dei professionisti è inoltre in via di definizione anche una versione RGB DMX.