
Fino al 29 giugno 2021 a Villa Caffarelli (Roma) presso la nuova sede espositiva dei Musei Capitolini, è possibile visitare la mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare capolavori”, con una selezione di oltre 90 opere scultoree scelte fra le 620 sculture antiche catalogate appartenenti alla prestigiosa collezione Torlonia. I marmi presenti in mostra sono stati restaurati con il contributo di Bulgari, main sponsor della mostra.

L’esposizione romana – resa possibile dalla collaborazione fra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il turismo – Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con la Fondazione Torlonia e la Soprintendenza Speciale di Roma – si avvale del progetto scientifico e della curatela di Salvatore Settis e di Carlo Gasparri, mentre il progetto di allestimento è dello studio di David Chipperfield Architects Milano.
Fulcro dell’itinerario di visita è il progetto di illuminazione realizzato da Mario Nanni con Viabizzuno in un allestimento ispirato nel concept alle immagini del catalogo dell’inaugurazione dell’originale Museo Torlonia nel 1884, con pavimenti in mattoni e zoccoli realizzati a mano in argilla grigia che creano uno sfondo scuro da cui emergono le sculture, mentre ogni sala presenta un caratteristico sfondo colorato, che identifica l’evoluzione cronologica della collezione.
Questo progetto si fonda su un’attento e misurato lavoro sul rapporto fra luce e ombra, ed in particolare sulla traduzione visiva dei rapporti dialettici fra gli effetti della luce diretta e della luce riflessa, ispirato direttamente ai principi di Leonardo in relazione a luce diretta (lume primario) e a luce riflessa (lume secondario).


Dal momento che seguendo questi principi la scultura vive soprattutto della sua ombra – per Leonardo corporea e insieme spirituale, “..ombra è di natura delle tenebre, lume è di natura della luce; l’uno asconde e l’altro dimostra; sono sempre in compagnia congiunti ai corpi” – il concept progettuale si è mosso dalla considerazione che molte delle sculture esposte erano state scolpite per essere viste alla luce naturale, e quindi per una percezione dell’osservatore variabile con il passare delle ore, e i cui dettagli erano messi in risalto o nascosti dalla luce naturale e dalle ombre da essa generate.
Per questo l’illuminazione della mostra è stata progettata pensando di riprodurre sulle sculture esposte gli effetti della luce naturale che genera un’unica ombra sugli oggetti materici, andando poi a creare attraverso un’illuminazione di tipo riflesso (un lume secondario) un’illuminazione diffusa discreta, che si riflette sulla pavimentazione delle sale e avvolge la materia con delicatezza.
Nelle varie sale di Villa Caffarelli e sfruttando le differenti cromìe delle pareti, l’illuminazione contribuisce inoltre a trasformarle in fondali capaci di guidare il visitatore nel percorso temporale, donando profondità allo spazio architettonico.
È stato utilizzato in tutte le sale il sistema a luce LED ‘n55’ Viabizzuno, molto flessibile e caratterizzato da una semplice intercambiabilità della sorgente e da una resa cromatica molto elevata (CRI 98), IES TM-30 con Rf 96 e Rg 103 e step dell’ellisse MacAdam 1 ed un’efficienza di 128lm/W.
“I marmi Torlonia. Collezionare capolavori”
Dal 14 ottobre 2020 fino al 29 giugno 2021
Musei Capitolini – Villa Caffarelli
Via di Villa Caffarelli
00186 Roma
Info e prenotazioni
+39 06 060608