
Intenso e multidisciplinare il programma della XXXIV edizione di Romaeuropa Festival, dal 17 settembre fino al 24 novembre 2019, con la partecipazione di 377 artisti da 27 paesi che proporranno il loro lavoro nel contesto di 126 differenti eventi in scena in 22 palcoscenici della capitale, con spettacoli di danza, teatro, musica, arti digitali, arti visive oltre ad uno spazio dedicato anche all’infanzia.
Nell’ambito di questo ampio palinsesto, la programmazione della sezione Digitalive, con tre giorni di programmazione fra il 4 e il 6 ottobre, verrà dedicata in questa edizione al tema delle sottoculture digitali e alle tribù del virtuale.
Gli spazi espositivi del Mattatoio ospiteranno in tal senso differenti eventi e allestimenti, con i lavori di Marco Donnarumma e Margherita Pevere, Jacopo Battaglia, Luca T.Mai, Massimo Pupillo e Lorenzo Stecconi di ZU, Mara Oscar Cassiani, Ultravioletto, Enrico Malatesta, Maria Di Stefano, Franz Rosati, Sandra Mason, i progetti in collaborazione con il premio Re:Humanism e l’Accademia RUFA, e ancora due figure di prima grandezza come il performer e coreografo giapponese Hiroaki Umeda e la promessa dell’elettronica internazionale Nicolas Jaar, che presenteranno una “durational performance” al fianco della danzatrice messicana Stephanie Janaina.
La presenza di opere luminose e digitali sarà nelle proposte dagli artisti Gyula Várnai e Quiet Ensemble sulle linee architettoniche della Sala Santa Rita di Roma, mentre negli spazi del Palazzo delle Esposizioni il regista Giulio Boato presenta Shiro Takatani. Between nature and technology, un documentario dedicato all’artista giapponese, tra i fondatori di Dumb Type, pioniere e uno tra gli artisti più all’avanguardia nel rapporto tra arte e nuove tecnologie.

A introdurre il film sarà lo stesso regista, insieme ad un altro artista e performer d’eccezione, anche lui da sempre attivo ai confini fra suono e immagine, come Ryuichi Sakamoto.

Nel contesto invece della sezione del REf19 dedicata alle arti visive, sarà presente l’opera di Hans Op De Beeck, grazie alla collaborazione con Galleria Continua e al prezioso sostegno del Flanders State of the Art con i quali Romaeuropa Festival propone anche tre opere dall’artista africano Pascale Marthine Tayou.

Prima nazionale ~ Coproduzione REf (courtesy: Romaeuropa Festival 2019)
La mostra The Rythm of the brain è curata invece da Achille Bonito Oliva e Melania Rossi ed è prodotta dalla Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture per Palazzo Merulana, in collaborazione con la galleria Magazzino.
Nell’esposizione sono presenti alcune opere inedite di Jan Fabre con i video di alcune celebri performance, e opere realizzate ad hoc.
(Massimo Maria Villa)
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