Spazi, tecnologie e nuove soluzioni per il comfort

Progettare la luce nei nuovi spazi wellness

Bad Wiessee – Jod Schwefelbad (Matteo Thun & Partners) (photo: Matteo Thun&Partners) (courtesy: Matteo Thun & Partners)

La luce è la nostra materia d’intervento di qualità nello spazio architettonico, una luce intesa non solo da un punto di vista funzionale ma soprattutto quale valore capace di esprimere contenuti emotivi e percettivi, come nel caso dei nuovi spazi per il wellness

L’obiettivo della luce è quello di migliorare la lettura dei luoghi nei quali viviamo e utilizzare la luce come strumento è un modo molto suggestivo ed altamente scenografico per disegnare l’ambiente attorno a noi. Per la sua capacità di plasmare superfici, creare atmosfere, modellare volumi, strutturare e delimitare spazi, la luce diventa infatti un veicolo espressivo estremamente potente in grado di intervenire, positivamente o negativamente, sugli aspetti emotivi e psicologici dell’uomo, assumendo una valenza fisica ed un forte potere relazionale.

La luce genera sensazioni spaziali con una forte influenza fisiologica e psicologica tanto da rendere pienamente legittima e concreta la definizione di “linguaggio luminoso”, definizione che comprende in una sola soluzione i fenomeni ottico-visivi capaci di determinare, attraverso la percezione visiva stessa, il rapporto comunicativo fra spazio ed intelletto.

Oggi si sta generando un nuovo approccio metodologico linguistico e progettuale che si manifesta non soltanto attraverso l’organizzazione architettonica dei pieni e dei vuoti, dei volumi alti o bassi, ma soprattutto attraverso la proposizione di un nuovo concetto di superficie architettonica e del materiale che la compone.

In questa chiave, lo spazio Wellness diviene così un involucro di superfici “dinamiche”, di pieni e di vuoti fatti di una nuova entità che si relaziona con la materia luce.

Il Progetto Sensoriale

Leggerezza e sottigliezza, trasparenza e opalescenza, cangianza e riflettenza, stratificazione, plurisensorialità e interattività, non sono che alcune delle molteplici valenze che possono essere combinate per caratterizzare l’architettura interna
di uno Spazio del Benessere con i nuovi materiali e con la luce.

Matera – Aquatio Cave Luxury Hotel & SPA (Simone Micheli) (photo: Jürgen Eheim) (courtesy: Simone Micheli Architectural Hero)

In questi spazi il “Progetto Sensoriale” assume primaria importanza: nei 5 sensi luce e materia, luce e superfici si trasformano in “pattern di coinvolgimento”, andando a costituire la vera “anima” di questi ambienti.

Così facendo le superfici – intese come “pelle” dello spazio architettonico – si concretizzano in textures e pattern, diventano tridimensionali, assumono nuovi spessori mediante la loro “reattività” con la luce stessa. La questione delle finiture, delle superfici geografiche e della loro interazione con la luce è, quindi, un aspetto di basilare importanza nel disegno degli spazi del Wellness.

La luce, la “buona luce” ha la capacità di migliorare le funzioni vitali del nostro corpo, di influenzare positivamente la mente e l’umore, tanto è vero che in certe aree geografiche del mondo l’assenza di luce per lunghi periodi dell’anno è direttamente proporzionale alla presenza di fenomeni depressivi.

Un Centro Benessere, quindi, per poter essere definito un’opera d’arte, deve essere capace di creare una fitta rete di relazioni che sottende tutto lo spazio ad esso circostante.

Rimini – Hotel i-SUITE (Simone Micheli) (photo: Jürgen Eheim) (courtesy: Simone Micheli Architectural Hero)

Progettare la Luce in un centro Wellness

Nella progettazione di un centro benessere l’illuminazione non influisce solo sullo stato  d’animo dei fruitori, ma anche sull’aspetto estetico del centro stesso e sulla sua sicurezza. Un esempio classico è la scelta di un’illuminazione particolarmente soffusa, ideale nelle aree relax per favorire il comfort, ma che può risultare inadeguata nei vari percorsi di collegamento, dove devono essere sempre ben visibili possibili ostacoli e aree scivolose, soprattutto nei pressi di piscine e vasche d’acqua.

Un aspetto prioritario da considerare nell’illuminazione degli Spazi Wellness, oltre all’apparecchio di illuminazione utilizzato, riguarderà poi la tipologia di lampada da adottare che determinerà il colore e la temperatura della luce, nonchè la qualità della sua diffusione nell’ambiente.

Milano – Atomic SPA (Simone Micheli) (photo: Jürgen Eheim) (courtesy: Simone Micheli Architectural Hero)

Colorare gli spazi, le superfici e gli interni dei volumi architettonici attraverso la luce diventa in questo modo una metodologia progettuale molto interessante e che genera una forte relazione positiva tra spazio e l’utilizzatore del luogo.

Oggi le soluzioni utilizzate e le nuove tecnologie disponibili offrono continuamente soluzioni innovative che tendono sempre più ad assicurare prestazioni migliori a fronte di consumi ridotti. Le sorgenti luminose ottimali da utilizzare in questo campo sono le lampade LED, che oltre ad essere una delle soluzioni più affidabili come durata sono caratterizzate da un ridotto consumo energetico, garantendo un notevole vantaggio economico.

Le sorgenti a LED inoltre permettono un perfetto controllo del colore: e l’atmosfera che deriva da un accurato controllo della luce assume un ruolo fondamentale negli ambienti dove ci si rilassa. Le peculiarità sostanziali della tecnologia LED sono – prima fra tutte – l’estrema esiguità degli ingombri che permette di ottenere la massima integrazione delle fonti luminose ai volumi ed alle forme architettoniche.

Gli attuali sistemi LED sono in grado di garantire combinazioni di luce colorata “cromoterapica” gestite da sofisticati sistemi di accensione e controllo anche a distanza quali, ad esempio, sistemi Touch, DALI, DMX, Konnex (KNX). Il protocollo Digital Multiplex (DMX), ad esempio, è nato nell’industria degli eventi e nel teatro per controllare i dispositivi di illuminazione intelligenti e i dispositivi per effetti speciali con scenari RGB.

La vasta gamma dei prodotti disponibili permette, per esempio, l’integrazione di alcune funzioni quali il controllo dell’illuminazione, la gestione dell’impianto di riscaldamento e ventilazione, il monitoraggio degli allarmi, la gestione dei consumi energetici (elettricità/ gas) ed il controllo di impianti audio e video.

Tutto questo è molto importante nei centri wellness in quanto i consumi in termini di energia sono solitamente molto elevati, non solo per il tema illuminazione ma anche per tutte le altre funzioni “sensoriali”, inclusa la gestione dell’acqua nelle sue diverse declinazioni.

Negli spazi Wellness, quindi, la luce è spesso chiamata a svolgere un ruolo anche a livello comunicativo, rendendo leggibili ed identificabili spazi, funzioni, percorsi e le loro interconnessioni. La tecnologia deve contribuire a rendere il progetto caldo e accogliente, garantire risultati ottimali, monitorabili e personalizzabili, accrescere il comfort e il livello di benessere per l’uomo.

L’Acqua e la Luce, simboli entrambi di freschezza e di purificazione, restano gli elementi centrali attraverso cui dare forma agli spazi del benessere e l’innovazione tecnologica conduce sempre alla scoperta di nuovi materiali e nuovi mezzi attraverso cui creare particolari spazi di coinvolgimento emotivo, garantendo al contempo massima qualità luminosa, nuove percezioni e grande comfort all’uomo.

(a cura di Silvio De Ponte Conti, lighting e interior designer – De Ponte Studio Architects, Milano)