Mizar. Soluzioni per il progetto

Per esaltare i valori dello spazio

Figura 1 – ‘Sfacciata’ è un proiettore per esterni progettato per illuminare le facciate degli edifici, caratterizzato da un’ottica studiata per evidenziare i profili delle cornici architettoniche (cortesia photo: Mizar)

Il progettista e la luce: “Un elemento fondamentale per l’architettura e per gli esseri umani”

La luce per un architetto è un elemento fondamentale, perché il progetto vive col vibrare della luce. L’architetto riesce a gestire lo spazio che ha progettato, che ha immaginato soltanto quando entra in rapporto con la luce che ne definisce i contorni, che distingue quello spazio dal resto del mondo separando i confini dalle ombre proprie, il nero del buio dal colore dello sfondo.

Natale Raineri, architetto ligure già Presidente dell’Ordine di Genova, è impegnato attivamente nella ricerca della luce come elemento di benessere e di comfort per i cittadini, soprattutto quando si tratta di studenti: suoi i progetti realizzati di residenze universitarie e rinnovamenti in senso sostenibile di edifici progettati per l’apprendimento.

“Volevo ritagliare l’azzurro del cielo – mi racconta l’architetto Raineri citando Carlo
Scarpa, uno degli progettisti italiani più famosi di tutti i tempi – anche il cielo fa parte
dell’architettura e un progettista deve saperlo ritagliare come se ne facesse parte”.

Per Ranieri infatti “…è sotto la luce che spazio e architettura trovano la loro dimensione e il rapporto con la luce è determinato dal tema architettonico”.

Apparecchio ‘Sfacciata’. Dettaglio del proiettore e dell’effetto luminoso realizzato in un vano finestra (cortesia photo: Mizar)

Nel momento in cui si parla di scuola e di studio, per esempio, la luce è un elemento di comfort e sostenibilità e che influisce sulla salute; in modo diverso la luce si rapporta con spazio e architettura di un’edilizia sociale, in cui si viene a sottolineare maggiormente l’elemento della sostenibilità.

Anche se il ruolo creativo dell’architetto assomiglia a quello di un inventore solitario, i
progetti e la complessità delle soluzioni richiedono l’impegno di una squadra di consulenti e di aziende.

“Rivendico però il ruolo dell’architetto come coordinatore – ci dice l’architetto Raineri – anche se il rapporto con le aziende quando si applicano le tecnologie è fondamentale, indispensabile quando parliamo di apparecchi di illuminazione.

Sia in Italia che all’estero l’attenzione intorno alla luce è cresciuta e le aziende italiane, collaborando con i progettisti, hanno raggiunto altissimi livelli tecnici e rappresentano un valore aggiunto per il progetto“.

Gli apparecchi, outdoor e indoor

‘Sfacciata’ (figura 1) è un proiettore per esterni progettato per illuminare le facciate degli edifici. Si tratta di un tipico prodotto architetturale, molto adatto per valorizzare il disegno di facciata in particolare nei palazzi storici.

L’apparecchio viene posizionato al centro del vano finestra; la sua caratteristica tecnica è quella di possedere una lente ottica in grado di creare una lama di luce che segue il profilo rettangolare dell’apertura, illuminandone i 3 lati superiori.

L’effetto è straordinario specie se la facciata presenta modanature, cornici decorative, che di notte ritrovano un’eleganza inaspettata. L’apparecchio ha un design molto attuale, con finitura in colore nero, che si adatta a qualsiasi tipo di architettura, storica e contemporanea.

Figura 2 – Apparecchio ‘Scuba’
– qui nella versione ‘Apnea’ da
immersione – uno spot ad incasso
per differenti applicazioni in
esterno (cortesia photo: Mizar)

‘Scuba’ (figura 2) è una serie di apparecchi ad incasso per esterni, ideali per illuminare in modo elegante percorsi pedonali e vialetti carrabili.

Questi apparecchi sono stati progettati e realizzati allo scopo di resistere ad agenti atmosferici, basse e alte temperature e carichi di veicoli, garantendo affidabilità e sicurezza nel tempo.

‘Chef’ (figura 3) è invece una linea di apparecchi ad incasso ultrapiatti per interni ideali per applicazioni in controsoffitti con spazio ridotto, con spessore di soli 38 mm, 3 diametri e quattro potenze, corpo in pressofusione e cornice in alluminio in colore bianco.

Figura 3‘Chef’, apparecchi ad incasso ultrapiatti per interni ideali per applicazioni in controsoffitti con spazio ridotto (cortesia photo: Mizar)

Grazie allo schermo in policarbonato opale e al sistema flickerfree, l’illuminazione è più confortevole e la temperatura colore variabile da 3000 a 4000K lo rende adatto e flessibile per molti ambienti e soluzioni progettuali.

(a cura di Gianluca Orrù)

IL BRAND MIZAR

Mizar è uno storico brand italiano dell’illuminotecnica, rinato grazie a REER Spa e presente nel mercato dell’illuminazione con la linea di prodotti LED “Innovation”.

Con la sua sede a Torino, Mizar è un progetto “Made in Italy” che intende affiancare i progettisti nella scelta delle migliori soluzioni tecnologiche per il progetto architettonico
di interni, con una gamma di soluzioni di prodotto in espansione ma soprattutto con la capacità di seguire il progettista nella sua ricerca verso l’innovazione e il comfort.

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