
..ti dico che cosa c’è dentro la scatola, delle tre sorelle RGB, di una storia per piccoli e grandi, del suono e della voce che hanno i colori e di una bella storia che racconta a tutti cosa si nasconde dietro la luce bianca
La realtà della luce può essere anche un gioco, i colori che la formano possono essere i suoni degli strumenti di un’orchestra, e la voce della luce può essere quella di alcuni attori: a questo hanno sicuramente pensato gli autori di un interessante progetto-spettacolo, per bambini ma anche per adulti, “L’Operina della Luce” – La fisica della luce spiegata ai bambini (e non solo), nato dalla collaborazione ideativa fra la light designer Liliana Iadeluca (docente di illuminotecnica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e di light design presso la Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte, all’Accademia di Belle Arti di Brera), l’autore dei testi Roberto Piumini, scrittore per l’infanzia con numerose esperienze di sperimentazione poetica e teatrale nel mondo della scuola, ed il Maestro Andrea Basevi per le musiche (docente di Armonia al Conservatorio di Alessandria), che collabora da anni con Piumini. Bambini o adulti, la luce non finisce mai di sorprenderci, la sua natura fisica ci induce meraviglia, ed il teatro è il luogo forse più adatto per raccontare tutta la sua magia.
Abbiamo incontrato Liliana Iadeluca e parlato di questo lavoro, della sua funzione didattica e del suo valore primario nell’esperienza di ognuno di noi.
Vedere con occhi nuovi
La luce è forse l’aspetto più importante della nostra quotidianità, ma è anche quella che diamo spesso per scontata. E’ da qui che parte secondo te la prima necessità di costruire una didattica della luce?
“Esattamente! La luce bisogna imparare ad osservarla per comprenderla e poterla utilizzare in seguito. Tutti i miei corsi iniziano con la frase di un direttore della fotografia francese, Henry Alekan (NdR: autore fra le altre cose della fotografia de “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders), che recita ‘La luce è il nostro bagno quotidiano’, perciò l’uomo ne è talmente abituato che non ne percepisce gli effetti, come la sua distribuzione, il suo ritmo ci condizioni fisiologicamente e psicologicamente.



Nella mia didattica, inserisco quindi esercizi di osservazione della luce naturale e artificiale in interno e in esterno e vedo che sono molto utili. Tanti fra i miei allievi, nelle Accademie e nelle Università, a proposito dei colori primari della luce, dicono BLU – ROSSO – GIALLO, confondendoli con i colori primari della sintesi sottrattiva dei pigmenti…
Fortunatamente riesco sempre ad attrezzarmi con fonti di luce e gelatine colorate RGB per mostrare in modo pratico gli effetti della sintesi additiva e sottrattiva e gli studenti restano sempre sbalorditi e meravigliati. Ed in più imparano e non dimenticano..
E da qui nasce il progetto dell’”Operina della luce”: uno spettacolo musicale che spiega ai bambini in modo semplice e divertente le basi della fisica dei colori della luce…”.
Hai collaborato con Roberto Piumini, un autore capace di parlare ai bambini nel modo più diretto, suscitando in loro le domande più profonde..
“…Ho chiesto a Piumini di rappresentare in un testo la dinamica di comportamento dei colori della luce. Il mio desiderio era quello di spiegare ai bambini (e non solo….) tre cose fondamentali:
1) che la luce che noi vediamo bianca è composta di tanti colori (diciamo sette, come i colori dell’arcobaleno);
2) che ne servono solo tre – il rosso il verde e il blu – per ricomporre la luce bianca (per via della sintesi additiva );
3) che se illuminiamo di luce colorata gli oggetti colorati che ci circondano, potremo avere delle sorprese (per via della sintesi sottrattiva). Serviva la bravura di Piumini per trasformare le mie “lezioni sulla luce” in una favola poetica e dalla sua penna sono usciti tre meravigliosi racconti e quattro canzoni (poi musicate dal Maestro Basevi)..”.
Come hai costruito le scelte drammaturgiche dello spettacolo, in relazione alle soluzioni tecniche di illuminazione e quali adattamenti farai per le repliche previste in spazi più grandi?
“..Il progetto dello spettacolo – a prima vista semplice – si è rivelato subito molto complesso. Fortunatamente abbiamo avuto l’appoggio della G.O.G. Giovine Orchestra Genovese prima e dell’ Associazione Sant’Ambrogio Musica poi, che ci hanno prodotto e permesso di trasformare in realtà un progetto insieme all’ Accademia Ligustica di Belle Arti. L’illuminazione ha previsto una pianta luci abbastanza “semplice”, utilizzando i colori RGB e il bianco per le varie situazioni colorate.

Ho utilizzato poi per dare più risalto ai contenuti e sostenere quell’idea di meraviglia qualche “coup de théatre”, come la gag del seguipersona che fa i dispetti al protagonista – l’elettricista teatrale che ha il ruolo di narratore – e si sposta lasciandolo al buio quando si presenta al pubblico e poi danza e gioca a nascondino. Sul piano degli spazi, non è un problema: adattare gli spettacoli a diversi palcoscenici è il mio mestiere.
A marzo siamo ospiti dell’Orchestra Regionale Toscana al Teatro Verdi di Firenze, un teatro all’italiana con 2500 posti tra platea e palchi e un palcoscenico immenso.
Sul piccolo palco dell’Auditorium del Teatro Carlo Felice di Genova, dove lo spettacolo ha esordito, abbiamo ridotto la scenografia e sistemato gli strumenti – originariamente previsti sul palco come elemento fondamentale della storia dell’Operina – sotto la ribalta.

Il Maestro Andrea Basevi che ha composto la musica originale ha scelto gli strumenti abbinandoli ai colori primari della luce RGB, in funzione del loro timbro: allo sbarazzino Flauto, il Blu del cielo, al sensuale Clarinetto basso il Rosso della passione e all’avvolgente Marimba il verde (Green) di una collina.
L’assegnazione dei tre diversi colori della luce – RGB, Red, Green, Blue – ai tre strumenti e alle tonalità in cui ognuno di loro viene suonato – Re, Sol, Si – ha corrispondenze con la concezione di Kandinskij del legame diretto e intrecciato tra colore e musica, e con la notazione musicale inglese e tedesca, che usa le lettere al posto delle note (da cui G come Sol, B come Si e R come Re).”
Il rapporto fra elemento ludico e progetto è sempre presente nel tuo lavoro e lo hai messo in evidenza anche qui nella regia dell’”Operina…..”…
“Sono molti anni che mi occupo di luce, soprattutto nel teatro. Ho iniziato molto giovane al Teatro Stabile di Genova ed ho avuto la fortuna di lavorare con registi, attori e professionisti di livello internazionale.
“L’Operina della luce” ha scatenato un’energia collettiva alla ricerca dell’armonia e della creatività all’interno della compagnia che ho messo insieme con la complicità del M° Basevi.
Fondamentali sono state le scelte dei protagonisti: Mauro Parrinello, attore professionista e ottimo regista della Compagnia dei Demoni, nel ruolo dell’elettricista/narratore Lucio, a trascinare una platea di bambini attenti e divertiti; Eugenia Amisano, cantante e danzatrice, nei panni di Bianca (la luce) con un tutù luminoso che diventa tutto colorato alla fine della storia; Gianluca Nicolini, Rocco Parisi e Federico Gado, musicisti professionisti e colonna sonora dello spettacolo.
Last but not least, le mie allieve dell’Accademia Ligustica di Belle Arti che hanno dato vita ai colori RGB, e si sono occupate delle scenografie, dei costumi e dei contributi video, mettendosi alla prova in uno spettacolo vero e proprio e non solo con esercitazioni didattiche.
(Massimo Maria Villa)


Pianta luci dello spettacolo
“Operina della Luce”, La fisica della luce spiegata ai bambini (e non solo)
Auditorium del Teatro Carlo Felice – Genova
10 -11 – 12 dicembre 2015
Teatro Verdi – Firenze, 12 marzo 2016
Da un’idea di Andrea Basevi e Liliana Iadeluca
Musica: Andrea Basevi
Testo: Roberto Piumini
Regia e luci: Liliana Iadeluca
Scenografia e video: Emanuela Borra
Costumi: Alessia Ammirati
La Luce bianca: Eugenia Amisano
L’elettricista-Narratore: Mauro Parrinello
Flauto: Blu
Clarinetto basso: Rosso
Marimba: Verde
Lo spettacolo viene preceduto da un laboratorio che coinvolge i bambini in sala e sul palco. In occasione dell’Anno Internazionale della Luce 2015, L’Operina della luce è diventata anche un libro, edito da Sillabe. Oltre al testo di Roberto Piumini, contiene gli spartiti per cantare le canzoni e delle schede con gli esperimenti da fare a casa o in classe con l’ausilio delle gelatine colorate RGB della Rosco fornite con il libro.