
Il progetto della Chiesa a Jesolo mantiene il parallelismo tra città antica e città moderna, tra innovazione e tradizione, e l’entrata della nuova chiesa è posta verso ovest, simbolicamente orientata verso la basilica della Madonna della Salute di Venezia, e verso il nuovo porto turistico di Jesolo, innovativo per la sua forma circolare, aperto alla città, e collegato idealmente con l’Arsenale di Venezia
L’idea che sostiene il progetto architettonico è quello di una chiesa a forma di nave ormeggiata nelle sabbie del litorale, pronta a salpare spinta dalle vele dell’albero maestro, la croce, e guidata dalla figura di Maria, posta nella sommità del campanile, la prua della nave. Da lì la Madonna dirige la nave verso il giardino dell’Eden, con lo scettro da “Capitana da mar” come vuole la tradizione di Venezia.
Il giardino, che in questo caso è oltre la nave, oltre la chiesa, è di forma circolare per indicare la perfezione ed è posto in un piano ortogonale rispetto alla chiesa, cioè orizzontale e rivolto verso il cielo, verso Dio. Lo sguardo di Maria è però rivolto verso Gesù Crocifisso, albero maestro della nave, trasportato dalle ali degli angeli, e che fa muovere la nave carica di pellegrini verso la salvezza eterna. E il popolo di Dio è protetto all’interno della chiglia della nave ed è legato alla terra, alla sabbia, pronto a salpare verso la terra promessa.
La costruzione della chiesa di Jesolo è fondata su 8 pilastri e quattro testate d’angolo che simboleggiano i dodici apostoli ed il passaggio tra la chiesa e il giardino dell’Eden viene accompagnato dagli arcangeli simboleggiati dalle tre campane poste sul campanile, mentre l’albero d’ulivo ed un faro di luce verticale orientato verso l’alto posti al centro del giardino simboleggiano la Pasqua della resurrezione e lo Spirito Santo.
Le vetrate artistiche
Le vetrate artistiche della chiesa sono state progettate dall’ arch. Simona M. Favrin e realizzate da Progetto Arte Poli, Verona, con il prezioso contributo del Maestro Albano Poli e rappresentano il tema della creazione: il centro della vetrata, dominata dai colori caldi del rosso e dell’arancione rappresenta il Sole fisico, simbolo del Sole spirituale, del Cristo-Sole, origine di tutto il creato e centro della vita di ogni fedele.
Dal centro della vetrata partono e si sviluppano le linee che vanno a costituire i principali elementi del creato, l’acqua e la terra, che divengono anche evocazione della vita di Cristo narrata nei Vangeli, attraverso i simboli dei pesci e delle spighe di grano. Le finestre laterali dell’aula della chiesa sono dedicate al popolo di Dio, che si riunisce per pregare al Suo cospetto, attraverso il simbolo delle dodici stelle, che rappresentano le dodici tribù di Israele e i dodici Apostoli: anche per queste vetrate si è scelto il riferimento alla creazione, qui rappresentata mediante la raffigurazione del giorno e della notte.
Il presbiterio
La vetrata del Presbiterio rappresenta il centro della narrazione figurativa della chiesa: rappresenta infatti la Madonna, a cui è dedicata la chiesa e vi troviamo quindi riproposti, in maniera astratta, i simboli dell’iconografia mariana: la falce di luna sotto i piedi; il serpente della Genesi, e quindi il drago dell’Apocalisse; il globo terrestre; il sole, nascosto alle sue spalle, simbolo del Messia; le dodici stelle a corona, simbolo delle dodici tribù d’Israele e quindi del popolo di Dio.
Le sculture
Oltre al ricco programma iconografico realizzato con le vetrate, la nuova chiesa propone anche una serie di sculture, opera dell’artista Annalù, Annaluigia Boeretto: l’opera LIFE è il crocifisso eucaristico, con la figura di Cristo creata in ceramica sintetica e resine bianche che si integra in parte alla croce, visto il medesimo materiale cui è formata, dall’altra se ne distacca mediante il movimento delle masse, evidenziando l’energia e la potenza della vita che vince la morte, mentre la scultura della Madonna Capitana da Mar è ribadita dal segno del comando, che gli ammiragli impugnavano mentre conducevano a battaglia la flotta della Serenissima, in continuità con la storica devozione alla Madonna della Salute: la Vergine è realizzata in bronzo e fusa dalla Fonderia Artistica Guastini di Vicenza.
I sistemi di illuminazione
Per un progetto così articolato e sostenuto da diverse competenze artigianali oltre che professionali di assoluto valore, la scelta dei sistemi di illuminazione doveva essere sostenuta da analogo rigore e da valutazioni coerenti al linguaggio architettonico.
La gestione dinamica degli scenari luminosi è assicurata da un sistema che controlla e regola i livelli di luminosità e le scene luminose, in funzione della luminosità esterna e degli eventi programmati (sistema “Luxmate Litenet” di Zumtobel).
(arch. Devis Rampazzo, Studio ADR, Jesolo; arch. Massimo Sinigaglia, Padova; arch. Simona Favrin, Jesolo Venezia)
JESOLO – CHIESA ESTIVA MADONNA IMMACOLATA “CAPITANA DA MAR”
Committente: Parrocchia Sacro Cuore di Gesù – piazza Trento – Jesolo – Venezia
Progettazione: 2008/2011
Progettisti: arch. Devis Rampazzo, arch. Massimo Sinigaglia, con la collaborazione dell’arch. Simona Marta Favrin (progetto spazio liturgico e fuochi, banchi, vetrate e lanterne)
Opere in vetro: lanterne, Maestro Simone Cenedese, con montature realizzate su disegno dall’officina SDF, Murano tabernacolo, Maestro Nicola Moretti, Murano, con la tecnica della fusione di canne vitree e murrine
Progettista impianti elettrici: p.i. Maurizio Florian Impianti Elettrici: 2MC Impianti SNC Jesolo (VE)
Apparecchi utilizzati: Bega, per l’illuminazione esterna – apparecchi “Slotlight II” – faretti per binari elettrificati “Vivo”, sistema a LED modulare a binario “Supersystem”, incassi a LED “Ledos III” (Zumtobel) – Sistema di gestione della luce “Luxmate Litenet” (Zumtobel)