EXPO 2015 - Padiglione Austria

Nel ritmo di un respiro

 EXPO 2015 - Padiglione Austria (courtesy photo: Marc Lins)
EXPO 2015 – Padiglione Austria (courtesy photo: Marc Lins)

“Breathe, Austria”: una riflessione intorno ad una risorsa critica e fonte principe di nutrimento per il nostro Pianeta, prende forma nel concept voluto per il Padiglione Austria di Expo 2015, che si propone quindi come esempio virtuoso di una valutazione del “peso” delle risorse naturali e delle competenze tecnologiche nazionali di questo Paese, in relazione alle qualità dei rapporti globali con il nutrimento per il pianeta determinato dall’aria e dal clima

Il Padiglione: concept e progetto architettonico

Il concept del Padiglione Austria è il frutto di una gara bandita a livello europeo e che ha visto la partecipazione di ben 56 candidature. Il progetto vincitore “breathe.austria si deve al concept del prof. Klaus Loenhart del Politecnico di Graz, titolare dello studio Terrain, mentre il Padiglione è stato realizzato dalla società Kaufmann Bausysteme di Reuthe in collaborazione con l’impresa svizzera Adunic.

Altre immagine esterna del Padiglione Austria
Altre immagine esterna del Padiglione Austria

Il Padiglione Austria unisce l’architettura e l’ambiente per creare un contributo integrale. Il concept muove dall’idea di piantare un boschetto di alberi per creare 560 m2 di bosco, prendere l’idea di un respiro come approccio esemplare – poliedrico e sensoriale in egual misura – per concentrarsi sul nostro rapporto con l’ambiente e con il clima.

La vegetazione del boschetto presenta una superficie complessiva aerea fogliare o superficie di evaporazione di ca. 43.200 m2, capace quindi di generare abbastanza aria fresca ogni ora per soddisfare le esigenze di 1.800 visitatori, essenzialmente attraverso il processo di fotosintesi che contribuisce alla produzione globale di ossigeno.

L’effetto è supportato tecnicamente nel padiglione da un processo di raffreddamento evaporativo, senza la presenza di sistemi di condizionamento tradizionali, permettendo di ricostruire la sensazione climatica reale all’interno di una fitta foresta in Austria utilizzando in modo comparativo misure naturali basate sull’effetto di raffreddamento proprio all’evapotraspirazione delle piante. Respirare è un ciclo naturale il cui valore ecologico in termini prestazionali occupa il centro della scena.

In più, questo modello di foresta – al 100% declinata in alberi – rappresenta un contributo esemplare all’approccio urbano: un utilizzo integrale del paesaggio può infatti supportare la vita urbana. Questo modello fa a sua volta riferimento alla politica di riforestazione sostenibile dell’Austria o, di contro, alla diminuzione globale della popolazione degli alberi così importante per la vita.

È un concetto di fondo per la comprensione del leitmotiv sotteso da questo progetto, ma anche, in termini di contenuti, uno spazio di intervento e sperimentazione con il lavoro artistico e scientifico. I visitatori del padiglione austriaco – stimolati a livello sensoriale – sono chiamati a intraprendere un viaggio sensoriale, scientifico e artistico di scoperta, dove l’aria fornisce il nutrimento essenziale. Spazio, esperienza ed esibizione si fondono.

EXPO 2015 – Padiglione Austria. Un’immagine notturna (courtesy photo: Marc Lins)
EXPO 2015 – Padiglione Austria. Un’immagine notturna (courtesy photo: Marc Lins)

Il progetto illuminotecnico e gli apparecchi di illuminazione

Lo studio austriaco di lighting design Bartenbach LichtLabor è il responsabile del lighting concept, mentre in una fase di progettazione iniziale lo studio di lighting design Lumen3 di Monaco di Baviera era responsabile della progettazione dei sistemi di luce del progetto.

Il padiglione austriaco si estende complessivamente su una superficie espositiva di circa 2.000 m2, e si articola in un vero e proprio bosco, con tutte le sue diverse zone di vegetazione, realizzato all’interno di una semplice struttura in legno, nella cui realizzazione sono state coinvolte 30 diverse aziende austriache.

Una luce lunare artificiale

Bartenbach ha creato il concept di illuminazione per l’interno e per l’esterno del padiglione, mentre Zumtobel ha fornito il proprio supporto per quanto attiene gli apparecchi di illuminazione. Catturare il giusto gradiente di illuminazione era essenziale per l’attività naturale di fotosintesi della foresta, e per questo i collaboratori dello Studio Bartenbach hanno condotto test in condizioni di daylight, arrivando alla conclusione che la fonte di luce naturale avrebbe sviluppato illuminamenti sufficienti durante il giorno per l’intera durata della mostra, ma che sarebbe stata necessaria un’illuminazione artificiale supplementare per le serate.

 Un’altra immagine diurna dell’illuminazione naturale del Padiglione ( courtesy photo: Daniele Madia)
Un’altra immagine diurna dell’illuminazione naturale del Padiglione ( courtesy photo: Daniele Madia)

Da un lato, questo avrebbe aiutato i visitatori del Padiglione; d’altro canto, questa illuminazione avrebbe stimolato la luce lunare naturale nella sezione boschiva. L’illuminazione è stata realizzata utilizzando sistemi a luce LED controllabili individualmente, che emettono luce nella direzione del movimento del visitatore.

Per creare l’effetto chiaro di luna, gli apparecchi sono stati montati in linea sul tetto sopra il lato ovest dell’edificio: questo accorgimento dà l’impressione che la luce lunare provenga da una direzione precisa, così come avviene in natura. E’ stata realizzata inoltre un’illuminazione aggiuntiva per le singole piante e i grandi alberi che sporgono dall’edificio, che rendono attrattivo l’aspetto del padiglione e suscitano l’attenzione del visitatore dalla distanza.

Gli apparecchi “uplight” sono basati sulla moderna tecnologia LED e creano una confortevole atmosfera serale, grazie alle temperature colore calde, fra 2.700 a 3.000 K ed ai bassi livelli di intensità luminosa, fra 5 e 50 lux.

La struttura aperta del Padiglione immette quindi luce naturale in grande quantità, e solo verso sera entra in azione un impianto intelligente di illuminazione che fornisce una discreta luminosità base oltre ad un’illuminazione di sicurezza, per permettere l’orientamento dei visitatori; un’altra composizione illuminotecnica mette invece in scena il bosco facendo apparire le chiome degli alberi come se fossero colpite dai raggi del sole.

Gli aspetti centrali di questo concept sono la massima efficienza energetica e l’ottenimento dell’effetto naturale della luce: la luce diurna e quella artificiale notturna si fondono infatti in modo quasi impercettibile per gli occhi. Dopo il tramonto è la volta di un’illuminazione di sfondo, con accenti mirati che guidano i visitatori attraverso le suggestioni del bosco: lo scenario serale acquista particolare fascino nel momento in cui raffinate proiezioni di luce mettono ariosamente in scena le cime degli alberi.

Nell’area espositiva, per l’evidenziazione degli alberi, sono stati utilizzati principalmente downlight miniaturizzati (apparecchi “Diamo”, Zumtobel), caratterizzati da riflettori di grande precisione, e apparecchi interrati (“Paso II”, Zumtobel).

Nell’area bar-gastronomia e in altre aree pubbliche, l’atmosfera accogliente è stata invece realizzata con il ricorso ad apparecchi a parete (“Capa”, Zumtobel) e altri apparecchi installati a plafone o a sospensione (“Ondaria”, Zumtobel): sono proprio questi a conciliare con armonia design ed effetto di luce.

Per tutte le aree del Padiglione nelle quali era richiesta una protezione maggiore, si è invece fatto ricorso ad una serie di apparecchi a plafone ( “Perluce”, Zumtobel), un sistema di apparecchi IP50 o IP54, con buona scelta di ottiche e forme costruttive. Le scelte di sobrietà per quanto attiene al linguaggio formale sono state funzionali a lasciare protagonista l’architettura: quello che si vede non è l’apparecchio ma solo la sua luce.

Anche per l’illuminazione di sicurezza, la scelta è caduta su soluzioni Zumtobel che ponessero in primo piano efficienza energetica e praticità di manutenzione; sono stati quindi utilizzati apparecchi della linea “Onlite” (Zumtobel), fra i quali gli apparecchi “LED Resclite” per luce di emergenza e “Puresign” e “Crossign” (design studio Eoos) per la segnaletica. Tutto l’impianto è alimentato da una centralina altamente flessibile (tipo “Onlite Central eBox”), in grado di gestire fino a 600 apparecchi.

Padiglione Austria – EXPO 2015

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Padiglione Austria

Progetto e concept di architettura – Architetti del paesaggio: Klaus K. Loenhart – Terrain architects and landscape architects BDA

In collaborazione con: Markus Jeschaunig – Agency in Biosphere; Karlheinz Boiger – Hohensinn Architektur ZT GmbH; Andreas Goritschnig e Bernhard König – LANDLAB, i_a&l, TU-­ Graz; Anna Resch, Lisa Enzenhofer, Alexander Kellas – Lendlabor Graz; Stefan Peters – Engelmann Peters Engineers; Wolfgang Kessling – Transsolar; Bernhard Scharf – BOKU Wien IBLB; Sam Auinger – Büro Auinger

Realizzazione della struttura: Kaufmann Bausysteme – Reuthe, in collaborazione con Adunic

Lighting concept: Bartenbach LichtLabor GmbH, Aldrans – Austria

Apparecchi di illuminazione: Zumtobel