
Al largo della città di Townsville, in Australia, il MOUA (Museum of Underwater Art), è il primo museo subacqueo dell’emisfero australe, nato dall’impegno dell’artista e mecenate Jason deCaires Taylor rivolto a difendere dalla scomparsa la grande barriera corallina oceanica.
Una vasta struttura in lamiera d’acciaio inossidabile, The Coral Greenhouse, racchiude così al suo interno sotto la superfice dell’oceano alcune sculture realizzate dall’artista, mentre un’altra opera, la scultura ‘Ocean Siren’, è stata posta su di un palo sopra la superficie dell’acqua e completamente rivestita di LED corredati di sensori che variano la loro colorazione in funzione dei cambiamenti della temperatura dell’acqua dell’oceano.

Più l’acqua è fredda e maggiormente il colore della luce varia fra le gamme del blu e del viola; all’aumento della temperatura dell’acqua le luci LED assumeranno invece colorazioni comprese fra l’arancione e il rosso.
La presenza di questo termometro luminoso è purtroppo dovuta al fatto che negli ultimi anni il fenomeno del progressivo innalzamento delle temperature degli oceani dovuto ai cambiamenti climatici in atto ha causato la perdita di colorazione dei coralli, ormai quasi tutti diventati bianchi.