
Per la prima grande mostra italiana dell’artista e fotografa Luisa Lambri, “Autoritratto”, in programma dal 16 febbraio al 30 maggio 2021, a cura di Diego Sileo e Douglas Fogle, gli spazi espositivi del PAC Padiglione di Arte Contemporanea di Milano sono stati interessati da un progetto di parziale restyling degli impianti di illuminazione.
L’intervento effettuato aveva l’obiettivo di sostituire i vecchi apparecchi con nuovi apparecchi di illuminazione con tecnologia LED. Per risolvere questa esigenza posta dai responsabili del Museo, Disano Illuminazione in collaborazione con Studio Noè – uno studio di scenografi che progetta e allestisce mostre di arte contemporanea e per grandi eventi – ha proposto l’adozione di nuovi apparecchi lineari “Techno System LED” montati su binario, che per la loro flessibilità e capacità di integrarsi nella struttura architettonica degli spazi espositivi del PAC, si sono rivelati adatti assicurando una luce LED di alta qualità con un’elevata resa cromatica (CRI 90).

Il progetto espositivo della mostra è stato pensato e sviluppato appositamente per il padiglione milanese e l’installazione delle sue fotografie e lo spazio espositivo costituiscono una parte integrante del lavoro di Luisa Lambri, rendendo ogni progetto un’opera ‘site-specific’: le fotografie diventano una vera estensione dello spazio e, di conseguenza, l’architettura di Gardella e l’esperienza soggettiva dei visitatori diventano parte integrante dell’opera.
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, realizzato su progetto dell’architetto Ignazio Gardella, occupa un posto importante nell’architettura italiana della seconda metà del Novecento.
Gravemente danneggiato da un attentato nel 1993, il PAC fu ricostruito dallo stesso Gardella con il figlio Jacopo, nel rigoroso rispetto del progetto originario. Elemento centrale nel concept architettonico del PAC è il ruolo giocato dalla luce.
L’edificio articolato su tre livelli sviluppa infatti nei suoi spazi un costante rapporto tra luce naturale e luce artificiale. Il primo livello, pensato per la scultura, è caratterizzato da una grande vetrata che si apre sul giardino della Villa Reale, mentre il secondo livello riceve la luce naturale attraverso una serie di lucernari, che si possono regolare per modulare la quantità di luce. Al terzo livello lo spazio espositivo è completato da una balconata che si affaccia sul secondo livello e da una galleria, interamente illuminate da soluzioni di illuminazione artificiale tali da assicurare un’illuminazione generale uniforme, a cui si aggiungono spot per l’illuminazione di accento delle opere esposte.
La perfetta resa del colore è sicuramente un elemento fondamentale per una visione ottimale delle opere esposte.