
E’ stata inaugurata a Milano la nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la storica istituzione culturale nata nel 1949 per iniziativa privata di Giangiacomo Feltrinelli e che rappresenta uno dei più importanti centri europei di documentazione e ricerca nei settori delle scienze storiche, politiche, economiche e sociali.
La forma del progetto architettonico del nuovo edificio di Viale Pasubio 5, a cura dello studio di architettura Herzog & De Meuron, ne costituisce anche l’immagine simbolica in termini di pensiero: riflesso di una precisa volontà dell’edificio di attivare un’interazione diretta e aperta con la città e la sua comunità sociale, attraverso un progetto che – fin dagli esordi della sua realizzazione nel 2011 – ha visto l’evoluzione della sua immagine esterna e interna a favore di una forma degli spazi sempre più coerente al ‘claim’ scelto per presentarsi alla città ovvero ideale “spazio di cittadinanza”.
Artemide ha illuminato i cinque piani dell’edificio con specifiche soluzioni di illuminazione pensate in stretto rapporto con l’architettura e con le differenti destinazioni d’uso degli spazi, con apparecchi che si propongono con soluzioni ottiche custom e prestazioni in grado di definire il confort luminoso negli ambienti nei differenti momenti della giornata.
Per il progetto di illuminazione sono stati utilizzati apparecchi della serie “Unterlinden” disegnata dai due architetti nel 2014 insieme ad apparecchi tecnici per l’illuminazione funzionale, quali i proiettori “Picto High Flux”, per il piano terra (Foyer, libreria e caffetteria).
Per l’ampio spazio a doppia altezza della sala conferenze è stata invece utilizzata una esecuzione speciale dell’apparecchio “Ourea” con tige mentre gli ambienti degli uffici della Fondazione, al terzo e quarto piano dell’edificio, vedono la presenza del sistema “Algoritmo”, disegnato dall’ arch. Carlotta de Bevilacqua in collaborazione con Paola di Arianello, che consente un’illuminamento uniforme delle postazioni di lavoro e una serie di task light “Demetra LED” da tavolo (design: Naoto Fukasawa).

In alcuni degli uffici troviamo la lampada “Pipe” LED in versione terra, upgrade della lampada “Pipe”, disegnata da Herzog & De Meuron (Compasso d’Oro ADI nel 2004).
E’ nella sala lettura all’ultimo piano dell’edificio che il progetto illuminotecnico trova la sua massima espressione, in termini di emozione e percezione scenica dello spazio. Un ritmo regolare di più di 100 sospensioni “Unterlinden” caratterizza con leggerezza questo ambiente.
Si tratta di una versione speciale da tavolo, studiata appositamente per le postazioni di lettura e che anticipa l’evoluzione di questa famiglia di apparecchi.

Nella sala conferenze le sospensioni “Unterlinden” sono supportate dai proiettori “Picto High Flux” per una gestione avanzata delle scenografie luminose.

Si tratta dunque di un progetto di luce aperto sul futuro, gestito da un sistema di controllo DALI, per una struttura che oltre ai ricercatori e agli studiosi si aprirà presto alle scuole e alla città e sarà sede della “Scuola di Cittadinanza Europea”.
Alla collaborazione di Artemide con lo studio Herzog & De Meuron per la Fondazione, per il progetto e per gli apparecchi di illuminazione, si è affiancata l’eleganza e la qualità formale degli arredi e dei sistemi di partizione degli ultimi tre piani dell’edificio a cura di UniFor, brand di soluzioni per ufficio del Gruppo Molteni.
(Massimo Maria Villa)