
Un lavoro progettuale di eccellenza quello sviluppato per il nuovo Aeroporto di Oslo-Gandermoen che con la costruzione di un nuovo edificio per il Terminal 2 e un’espansione della struttura originaria realizzata nel 1998, per una superficie di 117.000 m2, ha trasformato il terminal norvegese della contea di Akershus in una struttura di livello internazionale che sarà in grado di gestire gli importanti flussi di passeggeri in crescita (stimati in aumento fino ai 32 milioni di viaggiatori annui).
Lo studio di architettura Nordic – Office of Architecture, autore del primo progetto nel 1998, ha ricevuto dal committente, la compagnia Avinor AS Oslo Lufthavn anche l’incarico per il progetto dell’ampliamento, applicando un concept innovativo per gli spazi, le tecnologie utilizzate e la scelta dei materiali, assicurando alla nuova struttura elevati livelli di sostenibilità che lo hanno classificato come ‘Excellent’ nel novero della certificazione ambientale Breeam.

La nuova struttura aeroportuale è contraddistinta da un edificio di circa 300 m di lunghezza a copertura arrotondata che si caratterizza per un design funzionale che esalta il comfort dei passeggeri, ospitando su due piani una serie di nuovi gates nazionali e internazionali.
I materiali scelti per l’involucro sono il legno lamellare e il vetro; le ampie superfici vetrate consentono una vista diretta della pista e degli aerei, assicurando un forte contributo della luce naturale all’interno, luce che viene filtrata anche attraverso un lucernario che segue longitudinalmente l’intera articolazione dell’edificio. L’ampio utilizzo del vetro delle facciate, cambia in modo dinamico la percezione della luce naturale diurna, creando attenzione nell’utente dell’aeroporto verso il tempo e il luogo.
Il lighting concept realizzato dallo Studio Speirs + Major ha integrato qui la presenza di una serie di soluzioni di illuminazione artificiale dall’impatto minimale, nel rispetto di una soluzione costruttiva che privilegia la gestione dinamica e integrata dell’illuminazione artificiale in relazione ai contributi dell’illuminazione naturale.


Infine il consumo energetico della nuova struttura è inferiore del 50% rispetto al terminal esistente, in conformità agli standard di “casa passiva” che comportano elevati livelli di isolamento termico per l’involucro edilizio.