
La nuova Biblioteca del Campus della Facoltà di Ingegneria-Architettura dell’Università di Cagliari costituisce un esempio di riuso e adattamento tipologico di un locale progettato come autorimessa e rimasto inutilizzato per anni
Concepita come grande contenitore di raccolta, archiviazione e informazione culturale, la Biblioteca del Campus della Facoltà di Ingegneria-Architettura dell’Università di Cagliari si configura alla pari di un centro di eccellenza universitaria che offre agli studenti un insieme di servizi e opportunità di studio comparabili, per standard qualitativi, a quanto già offerto dalle biblioteche dei migliori atenei europei.
L’obiettivo del progetto – definire un nuovo ordine distributivo e funzionale all’interno di un edificio adibito a diversa destinazione d’uso – ha incontrato non poche difficoltà, legate soprattutto all’armonizzazione della struttura preesistente.
Il disegno architettonico
Sul piano dell’architettura, si è partiti analizzando la sovrapposizione dei flussi di accesso e di utilizzo degli spazi: quello dei visitatori – dall’atrio alle sale studio e agli ambienti integrativi di servizio -, e quello del personale, impegnato sia nelle attività di accoglienza, svolte nelle aree rivolte al pubblico, sia nella attività di amministrazione e catalogazione, collocate in ambienti riservati. Dalla hall d’ingresso, in cui predomina il desk informativo di forma circolare, gli utenti comprendono, attraverso le visuali aperte sulle pareti vetrate che delimitano lo spazio, la sequenza dei diversi ambiti disponibili: le sale studio e di lettura, la sala internet, la zona ristoro. Allo stesso modo, gli addetti all’accoglienza e al prestito osservano il corretto funzionamento della biblioteca.
A partire dall’atrio, gli studenti si muovono liberamente in uno spazio fluido, scegliendo di studiare in ampie sale comuni o in ambienti più contenuti, appositamente creati per lo studio di gruppo. La modulazione dei percorsi e degli spazi è segnata a pavimento, alternando superfici in legno di rovere con superfici in resina grigia. Le travi a vista del solaio in cemento armato, calcolato per reggere inizialmente il peso dei veicoli parcheggiati, sono state trattate con rasatura in gesso e dipinte di bianco, così da renderle meno brutali e poter modulare l’illuminazione nei vari ambienti. Luce che, visto il nuovo programma funzionale dell’immobile, svolge un ruolo di primaria importanza.
Il progetto illuminotecnico
“Un uomo con un libro verso la luce”: così Louis Kahn – l’architetto che progettò la Phillips Exeter Academy Library – esprime la sintesi più profonda di ciò che rappresenta una biblioteca. Una citazione a cui si appellano i progettisti dello studio C+C04 per spiegare il loro concept illuminotecnico. In Khan, per loro “..C’è l’utente, soggetto della frase e centro della biblioteca; c’è il documento ricercato; c’è il luogo di consultazione, abbastanza vicino a quello della conservazione, ma sufficientemente distante da avere un ambiente luminoso differente e più consono alla lettura; c’è l’atto del muoversi, che implica la presenza di uno spazio di passaggio con una sua specifica illuminazione”.

Partendo da questo concept, nella biblioteca è stata progettata una illuminazione diffusa (con una sola temperatura colore di 4000 K per tutti gli ambienti), che identifica ogni spazio attraverso differenti livelli di illuminamento. Il modesto apporto di luce naturale, per gran parte del giorno, è limitato alla piccola vetrata orientata a ovest.

Per la grande zona lettura è stato individuato un apparecchio downlight con diffusore wide angle e flusso luminoso di 2400 lm, per maggiori livelli di comfort visivo e concentrazione ed un illuminamento omogeneo pari a 500 lx (UGR<19).

Nell’area librerie sono stati installati gli stessi apparecchi di illuminazione, forniti però di ottica wall washer simmetrica, per assicurare un illuminamento uniforme, senza generare ombre.

La sala computer, invece, è stata equipaggiata di un apparecchio a sospensione con ottica Darklight a luminanza controllata e UGR<19, posizionata centralmente e per tutta la lunghezza dell’area lavoro, insieme ad apparecchi ad incasso con ottica wide angle, identici a quelli sistemati nello spazio per la lettura. Anche per i percorsi è stato scelto un apparecchio downlight, munito però in questo caso di ottica oval flood e flusso luminoso di 1600 lm.

Nella reception, infine, oltre alle luci diffuse, sono stati inseriti elementi cilindrici a plafone, puntati sul desk, con diffusore wide angle e 1800 lm, e livelli di illuminamento uguali a 300 lx.
La gestione razionale della luce ha rappresentato il filo conduttore della progettazione illuminotecnica; l’impianto è composto per la maggior parte da apparecchi a luce LED dimmerabili e sistema di controllo DALI con sensori diurni, tecnologia Daylight e rilevatori di presenza, al fine di ottenere la massima efficienza e risparmio energetico.
(arch. Elviro Di Meo)
BIBLIOTECA DEL CAMPUS – FACOLTÀ DI INGEGNERIA-ARCHITETTURA
Cagliari
Progetto architettonico e lighting concept: C+C04 architetti, Cagliari
Progettazione illuminotecnica: ing. Pierluigi Schintu – studio essequadrop ingegneria|architettura, Cagliari
Progettazione impianti: ing. Efisio Melis
Appalto ed esecuzione: IMMA SPA
Data realizzazione: 2013-2016
Fornitori apparecchi di illuminazione:
per la zona lettura, l’area librerie, i percorsi: Erco
per la sala computer: iGuzzini Illuminazione
negli uffici: Philips Lighting