Luce e Interior Design

Lo strumento luce per il ristorante giapponese

Milano. Ristorante “IYO Aalto” (progettazione architettonica e Interior Design: arch. Maurizio Lai) (photo credits: Andrea Martiradonna)

L’architetto Maurizio Lai ha progettato a Milano il ristorante giapponese IYO Aalto, seconda insegna del gruppo dopo IYO Taste Experience. Il ristorante è stato realizzato in Piazza Alvar Aalto, ai piedi di Torre Solaria – il grattacielo residenziale più alto d’Italia – ed è nato dalla volontà dell’imprenditore Claudio Liu.

Il concept del progetto pensato per questo locale vuole coniugare alcuni elementi tipici di stile del Sol Levante con un linguaggio architettonico e di Interior Design dal carattere contemporaneo. In questi spazi è la luce lo strumento scelto dal progettista per mediare i temi del racconto con l’esperienza dell’ospite.

Milano. Ristorante “IYO Aalto” (progettazione architettonica e Interior Design: arch. Maurizio Lai) (photo credits: Andrea Martiradonna)

Lo spazio del ristorante si articola su una superficie di 320 m², su un percorso che comprende la grande cucina a vista, la cantina, la saletta ‘Sushi Banco’ e il ‘Ristorante Gastronomico’.

I materiali scelti per gli arredi sono naturali – legno di noce, porfido, ottone, pelle – e si combinano con sistemi di illuminazione a luce LED dedicati che – oltre a definire un’illuminazione generale diffusa rarefatta e attenuata sul piano percettivo, vanno poi a realizzare una precisa illuminazione puntuale sui tavoli.

Nell’area di ingresso del Ristorante sul desk del ricevimento l’ospite è accolto da una installazione luminosa formata da elementi sospesi.

Milano. Ristorante “IYO Aalto” (progettazione architettonica e Interior Design: arch. Maurizio Lai) (photo credits: Andrea Martiradonna)

Con questi elementi, il ristorante “IYO Aalto” vuole unire – anche sul piano dell’architettura degli spazi – la tradizione ‘edomae’ di Tokyo con i più contemporanei sapori della cucina del Sol Levante.

Forma, materiali e luce

Noce canaletto e porfido sono i materiali predominanti in tutti gli spazi. Le pareti che ripartiscono gli spazi, mai continue, sono scandite sul piano dell’Interior Design dalla presenza di arredi e allestimenti realizzati interamente su disegno, prodotti in collaborazione con Poliform Contract.

Mentre il piccolo spazio del ‘Sushi Banco’ ripropone per 8 coperti i rituali dell’ ‘edomae zushi’ giapponese, negli ambienti del ‘Ristorante Gastronomico’ il noce canaletto riveste tutte le superfici dello spazio mentre il soffitto si impreziosisce con lacunari in lamine di vetro float.

L’illuminazione dei tavoli viene qui affidata a spot dedicati che restituiscono la luce dove serve senza alterare l’illuminazione complessiva della sala. Materiali e superfici si accostano senza mai toccarsi, supportati in questo gioco di relazioni dalla luce. I tavoli in legno presentano intarsi in coda di rondine di ottone e, al centro, un piatto girevole in porfido grigio-verde: una serie di pareti mobili scorrevoli in noce canaletto, che fungono da Brise Soleil, permettono di filtrare la luce naturale esterna, in funzione del momento e delle diverse esigenze operative.

Milano. Ristorante “IYO Aalto” (progettazione architettonica e Interior Design: arch. Maurizio Lai) Dettaglio con l’illuminazione puntuale sui tavoli (photo credits: Andrea Martiradonna)

La progettazione dello spazio cucina riprende gli stessi temi di eccellenza delle sale, e viene proposta nella forma di una teca vetrata.

Milano. Ristorante “IYO Aalto” (progettazione architettonica e Interior Design: arch. Maurizio Lai) La cucina a vista (photo credits: IYO Aalto)

La trasparenza degli ambienti li rende permeabili allo sguardo non solo dall’interno, ma anche da Piazza Alvar Aalto, consolidando la relazione fra l’ambiente interno del ristorante e la città.

Ristorante giapponese “IYO Aalto”

Dove: Piazza Alvar Aalto, Milano

Committente: Claudio Liu

Superficie totale: 320 m²

Progettazione architettonica e Interior Design: arch. Maurizio Lai – LAI Studio Maurizio Lai Architects –

Coordinamento e Sviluppo: arch. Matteo Guidetti, arch. Giulia Vago

Direzione lavori: arch. Francesco Dolce

Apparecchi di illuminazione: Hiproject srl

Sedute: Poliform Spa

Allestimenti: Poliform Contract & Projects

Photo credits: Andrea Martiradonna