Architettura contemporanea

L’illuminazione scenografica del Ponte Musmeci

 

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Illuminazione scenografica del Ponte Musmeci (Potenza)

A 40 anni dalla sua realizzazione,il Ponte Musmeci, o Ponte dell’Industria, sul fiume Basento a Potenza, è la prima opera di architettura contemporanea italiana alla quale sia stata riconosciuta nel 2003 la valenza di ‘Bene Culturale’, ancor prima che il nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio prevedesse una specifica disposizione in tal senso, ed è tra le più importanti opere d’architettura in Basilicata e , per la sua unicità, una delle più rilevanti in Italia e nel mondo.

Ora un importante intervento di valorizzazione, con un progetto di illuminazione scenografica a firma dell’arch. Gerardo Soldo, promosso e finanziato dalla Regione Basilicata e realizzato dal Consorzio ASI di Potenza, è stato messo a punto con l’obiettivo di far percepire la bellezza armoniosa e inedita del ponte, ricollocando l’opera dell’ ing. Sergio Musmeci nella sua centralità esemplare fra i manufatti da preservare del nostro patrimonio architettonico.

Musmeci, che iniziò la propria attività professionale con Riccardo Morandi e Pier Luigi Nervi, collaborando poi dal 1953 con l’architetto Zenaide Zanini, che successivamente divenne sua moglie, mise in essere con questa opera le sue teorie sul minimo strutturale, realizzando una originale struttura costituita da una membrana unica di cemento armato con spessore uniforme di 30 cm, modellata a formare quattro arcate contigue, caratterizzate ognuna da un interasse di 69,20 m e una luce libera di 58,80 m tra gli appoggi.

Il progetto illuminotecnico per il ponte riguarda principalmente l’installazione di 56 proiettori finalizzati all’utilizzo di sorgenti luminose a LED RGB con tc 6000K e con potenza pari a 50W cadauno e un flusso luminoso intorno ai 5200 lm.

I nuovi apparecchi, in conformità alle normative nazionali e regionali sull’inquinamento luminoso (vedi norma UNI 10819), sono interconnessi ad un nuovo impianto di pubblica illuminazione e sono gestiti da un quadro elettrico dedicato.

La variazione di colore e/o dell’ intensità luminosa emessa viene gestita da una centrale di programmazione collegata in serie con tutti i proiettori previsti, mediante cavo di segnale tipo DMX.

 

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