Luce e mercati internazionali

Light + Building 2020. Luci accese sul futuro

 

Francoforte, Light+Building 2018. Un’immagine della scorsa edizione (courtesy: Light+ Building Messe Frankfurt)

All’insegna del claim “Connecting. Pioneering. Fascinating.” Light + Building celebra nel 2020 non solo il suo 20° anniversario, ma anche un intero comparto in grande crescita, in quanto l’illuminotecnica e la building automation sono sicuramente fra i temi di riferimento per il XXI secolo.

Maria Hasselmann e Thomas Welter nel corso della conferenza stampa di presentazione italiana

Nella presentazione italiana della nuova edizione della rassegna di Francoforte, Maria Hasselmann, Direttore Brand Management Light+Building ha posto l’accento sugli effetti globali legati all’urbanizzazione del pianeta, in uno scenario che nel 2030 vedrà una popolazione di 8 miliardi di persone ed evidenziando come tutto questo comporterà un enorme impatto sull’ambiente.

Le accresciute domande di energia, la crescita esponenziale del consumo delle risorse idriche e del sottosuolo, insieme alla necessità non più rimandabile di abbattere le emissioni di CO2, sono quindi già ora i temi portanti della manifestazione, in un quadro di proposte tecnologiche e di sistema che prefigurano tutte le nuove opportunità per gestire la nostra interazione con gli ambienti urbani nei quali sempre più ci troveremo a vivere, in tema di sistemi connessi, di adozione di soluzioni innovative e in relazione alle opportunità di scenario rese possibili dalla tecnologia.

Illuminazione connessa e IoT, sistemi di sicurezza connessi secondo logiche di smart grid, e-mobility, soluzioni legate alla manutenzione predittiva degli impianti, alla modellazione BIM e a nuovi servizi come il noleggio, si legano alle potenzialità ‘disruptive’ proprie all’utilizzo delle soluzioni tecnologiche nel design delle nuove sorgenti di illuminazione, degli apparecchi, dei componenti e degli spazi nei quali abitiamo.

La necessità di progettare seguendo una nuova e differente visione del mondo, è stata espressa nel corso dell’incontro anche dall’ arch. Thomas Welter, segretario generale di BDA (Bund Deutscher Architekten) associazione di architetti tedesca, che ha sottolineato la necessità di pensare ad un utilizzo ridotto dei materiali e alla possibilità a priori di un loro riutilizzo, considerando l’insieme dell’edificio come una risorsa dove tutti gli elementi della progettazione sono visti nella loro totalità come possibile sorgente di riuso per ulteriori costruzioni.

In questa direzione anche il focus degli stessi strumenti normativi dovrebbe essere riveduto, e mirato sugli obiettivi finali piuttosto che sui mezzi da utilizzare.

In venti anni di vita la rassegna di Francoforte è cresciuta notevolmente, passando dai circa 100.000 visitatori della prima edizione agli oltre 220.00 dell’edizione 2018, con una grande presenza e interesse da parte del nostro Paese (oltre 7600 visitatori dall’Italia nel 2018).

Francoforte, Light+Building 2018. “Alphabet of Light” (design: BIG – Bjarke Ingels Group, per Artemide), un sistema innovativo proposto in quella edizione (courtesy: Light+Building Messe Frankfurt)
Francoforte, LUMINALE 2018 – Changing Times © Karmachina (courtesy photo: Oliver Blum)

Per l’edizione del suo 20°anniversario, Luminale, il festival di ‘light event’ aperto al pubblico, si svolgerà a partire dal 12 fino al 15 marzo 2020.

Con circa 250.000 visitatori nella passata edizione 2018, la manifestazione nata nel 2002 ad opera di Messe Frankfurt quest’anno vede fra i suoi sponsor sostenitori anche la Città di Francoforte sul Meno.

Light+Building 2020 – Francoforte

dall’8 al 13 marzo 2020

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