Illuminazione scenografica

Quando la tecnologia produce poesia

 Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Il Colosseo è avvolto in sequenze cromatiche volte ad evidenziare la morfologia e l’identità della sua superficie nelle fasi precedenti la proiezione dei disegni animati (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)
Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Il Colosseo è avvolto in sequenze cromatiche volte ad evidenziare la morfologia e l’identità della sua superficie nelle fasi precedenti la proiezione dei disegni animati (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)

Attraverso l’opera delle lighting designer Motoko e Akari-Lisa Ishii – dopo i finanziamenti elargiti a Roma per il restauro della Cappella Sistina e della Piramide Cestia – la generosità del Giappone ha voluto donare alla città un altro grande e suggestivo evento culturale

Per celebrare la ricorrenza del 150° Anniversario dei rapporti fra Italia e Giappone, l’Ambasciata nipponica ha scelto di inviare – attraverso l’opera di Motoko e Lisa Ihii – un messaggio di amore per le persone ed il Pianeta attraverso un’illuminazione speciale del Colosseo, patrimonio culturale emblema della città e della Capitale.

 La lighting designer Akari-Lisa Ishii con la madre Motoko Ishii (courtesy: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)
La lighting designer Akari-Lisa Ishii con la madre Motoko Ishii (courtesy: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)

Per tre serate, dall’11 al 13 maggio, la facciata del monumento rivolta verso il Foro Romano si è trasformata attraverso la luce e grazie al genio di queste due straordinarie lighting designer in uno splendido e suggestivo vettore di comunicazione.

E’ complesso descrivere in modo adeguato le sensazioni ed il coinvolgimento emotivo provato da chi scrive di fronte a questo intervento; se non stupisce che tanta abilità, passione e bellezza possano essere concepite dalla mente di due grandi professioniste, lascia sicuramente comunque sbalorditi il fatto che tanta poesia possa essere prodotta e trasmessa unicamente attraverso la tecnologia.

La performance si poneva come obiettivo quello di trasmettere in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo un appello al mondo sull’importanza di amare il nostro Pianeta e le persone che lo popolano, salvaguardando l’insostituibile Natura.

Una “entrée” di grande effetto, dedicata alla celebrazione del monumento e della sua architettura, ha rappresentato l’emozionante preambolo ad una sequenza di immagini – ricavate da disegni realizzati a mano da Lisa e trasformati in proiezioni di luce – che dava origine ad una vera e propria animazione celebrativa della Natura – l’acqua, il sorgere della luna, un volo di rondini, un fiume risalito da pesci rossi, l’irruenza di un temporale, la maestosità degli alberi e il miracolo della primavera, un volo di farfalle culminante nello sbocciare di un enorme mazzo di fiori e, a conclusione, la comparsa della scritta “amore”, in tutte le lingue del mondo, sullo sfondo della Terra.

Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Il sorgere della luna sul mare, enfatizzato dal movimento delle onde ed alla “crescita” progressiva della luna sulla facciata (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)
Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Il sorgere della luna sul mare, enfatizzato dal movimento delle onde ed alla “crescita” progressiva della luna sulla facciata (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)
) Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Sequenza con la proiezione dei pini ad ombrello che Lisa Ishii ha disegnato dalle fotografie di quelli prospicienti il monumento (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)
) Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Sequenza con la proiezione dei pini ad ombrello che Lisa Ishii ha disegnato dalle fotografie di quelli prospicienti il monumento (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)
 Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Il messaggio di AMORE universale, per la Natura, per la Terra e per l’Umanità che chiude lo spettacolo (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)
Roma, Messaggi di Luce al Colosseo, 11-13 maggio 2016. Il messaggio di AMORE universale, per la Natura, per la Terra e per l’Umanità che chiude lo spettacolo (cortesia photo: Motoko Ishii Lighting Design & I.C.O.N.)

 Un commento sonoro, attraverso una musica creata appositamente completava l’armonia dell’insieme, in uno scenario impareggiabile in cui il monumento non ha mai avuto il ruolo di “schermo” ma di superficie viva coinvolta nella scena. Uno spettacolo assolutamente impeccabile, di gran classe, senza una sbavatura o cadute nell’eccesso… peccato che una tale magia sia durata così poco!

Un nostro incontro con Akari-Lisa Ishii

Quanto tempo è stato necessario per realizzare uno spettacolo del genere?

“Circa un anno e mezzo fa l’Ambasciata del Giappone ha contattato me e mia madre – che già avevamo realizzato performance analoghe in Francia e in Germania – per celebrare questo evento; abbiamo subito pensato al Colosseo, ma non pensavamo sarebbe stato possibile…invece, dopo il lavoro della nostra Ambasciata e la visita del vostro Primo Ministro in Giappone, abbiamo ottenuto un permesso speciale….Ci siamo rese conto che avremmo dovuto creare qualcosa di veramente speciale… perché questo monumento è così importante….abbiamo lavorato fra l’eccitazione e l’ansia, perché dovevamo essere sicure che questo evento fosse un successo”.

E’ incredibile pensare che con la luce, attraverso la tecnologia di queste “scatole”, siate riuscite a produrre qualcosa di tanto poetico….

“Oh, grazie davvero!! Bisogna dire che oggi molte proiezioni sono così simili a un videogame…non abbiamo voluto competere con Playstation, né con Star Wars…. Abbiamo deciso di utilizzare un metodo tradizionale di pittura giapponese e per un messaggio universale come questo abbiamo usato questo monumento che non potrebbe essere più italiano….Ho realizzato questi disegni con l’inchiostro, li ho trasformati in negativi e quindi li abbiamo proiettati sulla facciata: è un metodo tradizionale, unito a tecnologie molto moderne, sulla superficie di un monumento antico: ed è l’insieme di queste tre cose che rende la performance così speciale”.

Quanti apparecchi sono stati utilizzati per questa installazione?

“Abbiamo utilizzato 9 videoproiettori Panasonic, uno dei nostri partner, 30 spot a testa mobile e 34 spot LED con cambio colore all’interno delle arcate”.

La facciata del Colosseo non appare mai semplicemente come uno schermo…

“Certamente, la facciata partecipa alla proiezione e non è mai una superficie piatta, fa sentire la sua identità”.

Come immagineresti l’illuminazione per tutti i giorni di questo monumento?

“ Io credo che l’illuminazione di questo monumento avrebbe bisogno di una interpretazione storica, perché illuminare solo la facciata, illuminare solo gli archi, non rende la profondità del monumento stesso…Per esempio, all’inizio dello spettacolo ho usato una luce ambra, una sorta di reminiscenza dell’antica luce delle torce usate dai gladiatori poi ho trasformato il colore in modo tendere sempre di più al bianco freddo, che ci riporta all’epoca moderna…Questa lunga storia che il Colosseo ha visto è stata interpretata con il colore bianco, passando da toni molto caldi a molto freddi”.*

(arch. Alessandra Reggiani, lighting designer – Roma)

“Messaggi di luce al Colosseo”

I sistemi utilizzati

9 Videoproiettori Panasonic 21 K

34 Apparecchi washlight a LED con cambiocolore “P5” di SGM, con 44 LED RGBW da 10 W, per un totale di 440 W (23.000 lm complessivi emessi dal singolo apparecchio)

30 Apparecchi Washer a testa rotante “BMFL” di Robe, con lampada HIT a ioduri metallici da 1700 W, e sistema di cambiocolore (tc della luce bianca 6000 K, CRI 90) (32.680 lm emessi a 1500W dal singolo apparecchio)