Smart Lighting e Smart City

La svolta digitale: la luce come infrastruttura di comunicazione

Con la trasformazione digitale in atto la luce interpreta la funzione di vera e propria infrastruttura per lo sviluppo di sistemi interconnessi (cortesia: ASSIL)

Il settore dell’illuminazione sta subendo una trasformazione epocale. L’evoluzione tecnologica e la transizione verso l’elettronica stanno portando l’illuminazione ad acquisire un ruolo inedito come infrastruttura di trasmissione dati

Oggi l’ambizione di molte città è diventare Smart. E in questo processo l’illuminazione può giocare un ruolo fondamentale per fornire l’infrastruttura di base, tramite la quale è possibile trasmettere i dati verso altre strutture. Questa nuova architettura digitale urbana, di fatto, si pone alla base di una rete interconnessa grazie alla quale un Comune può connettere i propri diversi sistemi.

Con la trasformazione digitale in atto la luce interpreta la funzione di vera e propria infrastruttura per lo sviluppo di sistemi interconnessi, in quanto la diffusione dei punti luce e la transizione dall’illuminazione tradizionale all’illuminazione LED allo stato solido hanno semplificato il processo di conversione dei punti luce in nodi IP.

L’illuminazione connessa è alla base di tutti i servizi di Smart City a valore aggiunto disponibili attraverso l’infrastruttura (cortesia: Signify)

Gli apparecchi di illuminazione costituiscono quindi la piattaforma ideale per l’integrazione di componentistica elettronica e la creazione di una rete estesa per la trasmissione dati, promuovendo l’illuminazione quale vettore principale della trasformazione digitale e dello sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate sia in ambito urbano che nel Building.

Nell’attuale scenario, anche il contesto urbano si sta rapidamente evolvendo verso un paradigma digitale. Come illustrato anche nel “Digital Energy Report” presentato agli inizi del 2019 dall’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, il processo di digitalizzazione energetica delle Smart City deve essere letto attraverso alcuni asset fondamentali: living, mobility e environment.

In questa chiave di lettura, l’illuminazione rientra sia nell’ambito della Smart lighting stradale e urbana che nello Smart Building.

Se nell’illuminazione indoor, sarà nell’installazione di sensori di presenza, regolatori per l’intensità dell’illuminazione o sensori per la rilevazione dei livelli di illuminazione naturale, la possibilità di massimizzare il comfort e l’efficienza energetica degli edifici, nell’ambito outdoor questa dinamica si avrà con lo sviluppo e l’applicazione di due categorie di servizi smart, la Smart Adaptive Lighting e lo Smart Street Service.

Su un versante, la Smart Adaptive Lighting – grazie all’applicazione di soluzioni digitali ai sistemi di illuminazione pubblica – consente una migliore gestione del telecontrollo degli impianti, monitorando anche i consumi energetici, mentre con lo Smart Street Service – in aggiunta alla Smart Adaptive Lighting – avremo la possibilità di includere servizi di monitoraggio ambientale, sicurezza cittadina, e tanti altri potenziali servizi aggiuntivi.

In questo contesto, l’introduzione di servizi come videosorveglianza, monitoraggio dei parcheggi e del flusso veicolare, darà all’infrastruttura dell’illuminazione il ruolo di veicolare un migliore controllo della città.

L’illuminazione connessa rientra sia nell’ambito della Smart lighting stradale e urbana che nello Smart Building

Smart Lighting e sicurezza/Un upgrade alla luce digitale

Occorre tenere presente che l’illuminazione nelle città è innanzitutto uno strumento indispensabile per garantire il benessere e la sicurezza dei cittadini. Dunque, se l’evoluzione in ottica smart e digitale dei comuni e del territorio è sicuramente un elemento positivo, è necessario che le tecnologie ad oggi disponibili vengano installate coerentemente con le normative vigenti.

La Smart Lighting è fra gli scenari di riferimento anche nei contesti dell’illuminazione notturna nei centri storici

La sfida maggiore per il nostro settore consiste infatti nell’applicazione delle tecnologie smart e digitali di illuminazione in una realtà formata da dispositivi disomogenei e difficili da raggruppare in un sistema organico di Smart City.

Infatti, non esistono ad oggi standard o modelli di riferimento, ma tecnologie differenti per le diverse applicazioni e i differenti settori. Pertanto, sono sicuramente apprezzabili i progetti e le sperimentazioni che i vari comuni stanno lanciando (NdR: di alcuni dei quali parliamo in questo Speciale), al fine di consentire ai costruttori di equipaggiarsi con un’offerta coerente con i loro bisogni. La sfida per le nostre imprese sarà quindi quella di riuscire ad offrire soluzioni di qualità, efficienti, facili da mettere in servizio e da utilizzare.

Per raggiungere questi obiettivi è necessario che le aziende dell’illuminazione acquisiscano competenze nell’ambito dell’IoT (Internet of Things): soltanto in questo modo sarà possibile capire meglio il mercato e sviluppare nei diversi ambiti le competenze tecniche in grado di dialogare con esso.

Gli scenari di mercato

È evidente che, nei prossimi anni, una delle opportunità di sviluppo più importanti per le aziende dell’illuminazione sarà sicuramente la visione della luce come infrastruttura di comunicazione. Questa rivoluzione tecnologica impone un approfondimento culturale finalizzato a riconoscerne le valenze, gli impatti e le conseguenti opportunità.

Alla luce di queste prospettive, complesse e in continua evoluzione, ASSIL ha dato vita al Focus Group “Illuminazione Digitale”, coordinato dall’ ing. Paolo Di Lecce, che ha come mission lo studio del mercato e delle tecnologie per lo sviluppo di sistemi e prodotti sempre più digitali, per il monitoraggio normativo e legislativo relativo ad un corretto sviluppo dell’illuminazione digitale, e per la promozione di un approfondimento culturale finalizzato a riconoscere le valenze, gli impatti e le conseguenti opportunità legate al processo di digitalizzazione in atto nel nostro settore.

(a cura di Andrea Solzi, Direttore ASSIL – Associazione Nazionale Produttori Illuminazione)