
Progettare una buona illuminazione per gli hotel significa molto più che creare un prodotto alla moda: si tratta di utilizzare prodotti di alta qualità che forniscono un’illuminazione efficiente e migliorano l’esperienza dell’ospite, sia attraverso l’illuminazione multifunzionale della stanza, sia per quanto riguarda le aree pubbliche. In questo contesto vi sono quindi vari fattori generali da considerare: l’estetica, la qualità, la funzionalità, l’efficienza
Estetica, funzionalità, qualità, efficienza
Il primo tema da considerare è se l’estetica del prodotto sia adatta al concetto di design generale. I designer di interni stanno spingendo i limiti più che mai, alla ricerca di schemi unici per i sistemi di illuminazione degli alberghi (figura 1).
L’illuminazione non è un semplice dettaglio in più, ma deve essere in cima alla lista delle priorità del designer. Una delle maggiori lamentele che ricevono gli albergatori da parte dei clienti è che le camere non sono sufficientemente illuminate: una stanza d’albergo non è più soltanto una stanza in cui dormire, è diventato un ambiente multifunzionale, un posto dove mangiare, lavorare e rilassarsi e il sistema di illuminazione deve riflettere la varietà di utilizzi e generare i livelli di luce corretti per soddisfare tutte queste elle funzioni.
Tuttavia, oltre all’estetica e funzionalità, è necessario avere un occhio di riguardo alla qualità: i sistemi di illuminazione devono essere progettati per resistere a forti e frequenti sollecitazioni: il rischio nell’utilizzare i modelli di qualità domestica è infatti che non durerebbero due minuti nell’ambiente dell’hotel.
Oltre a valutare stile e tecnologia, è necessario inoltre avere un occhio di riguardo nel sostenere i costi di gestione e manutenzione. Sebbene non rispondano a tutti i possibili requisiti di illuminazione, l’opzione dei LED ha offerto maggiori possibilità di progettazione e risparmio energetico.
Non si tratta solo di lux!
Quando pensiamo all’illuminazione in un hotel, si deve considerare la diversità degli spazi e dei servizi: hall, ristoranti e corridoi, camere per ospiti e spazi per riunioni, nonché aree di servizio e aree ricreative.
Le varie normative indicano i livelli di lux consigliati per alcune aree, come ad esempio “Ristorante – 300 lux”. Questi valori sono importanti, ma non sono gli unici da tenere in considerazione. Nessuno vorrà cenare in un ristorante con un tavolo correttamente illuminato a 300 lux, e l’atmosfera di un ufficio. Molto più importante sono i giochi di luce e l’intimità che essi creano: spazi identici possono essere resi diversi a seconda dell’illuminazione.
Un ristorante può essere luminoso, arioso e stimolante a colazione, sensuale e intimo di notte. Come regola generale, più scuro è il ristorante, più lussuoso appare. Le luci intense dei fastfood tendono a far consumare i pasti più rapidamente, in modo da lasciare il posto ai prossimi clienti.
In genere, l’illuminazione dei singoli tavoli richiede una bassa temperatura di colore per rendere l’atmosfera più intima, cercando comunque di mantenere un indice di resa cromatica alto, per rendere il cibo più fresco e vivido e stimolare l’appetito dell’ospite.
Ovviamente attività specifiche come la zona del registratore di cassa o la cucina, avranno necessità di un altro tipo di illuminazione, assecondando il principio di stratificazione della luce. E infine, ecco che una luce d’accento attirerà l’attenzione sull’architettura o su una caratteristica particolare.
Lobby e reception sono i due spazi in cui gli hotel accolgono i loro ospiti per la prima volta: è necessario dunque che risaltino, e che l’hotel esprima la sua unicità come marchio attraverso l’architettura, il design e lo stile. È essenziale incorporare opzioni di illuminazione flessibili e controllate per creare un’atmosfera specifica.
Di fondamentale importanza è l’illuminazione delle camere (figura 2).

Come già anticipato la stanza d’albergo non è più solo un luogo in cui dormire, ma anche dove mangiare, lavorare, leggere, rilassarsi. Il layout dell’illuminazione deve riflettere la varietà di usi e fornire i livelli di luce corretti per soddisfare tutte queste funzioni. Questo è il motivo per cui è importante includere anche nelle camere degli ospiti i tre tipi di illuminazione base: illuminazione generale, illuminazione dedicata a specifiche attività e illuminazione d’accento.
Le caratteristiche dell’illuminazione
Una buona illuminazione della stanza d’albergo dovrebbe essere priva di abbagliamento e proiettare poca ombra. L’angolo per la luce del letto dovrebbe anche essere organizzato in modo da non interferire con il riposo degli altri ospiti.
Idealmente, gli utenti dovrebbero essere in grado di regolare l’illuminazione in base alle proprie esigenze. Spesso, si consiglia una temperatura di colore di 3000-3500K per la camera degli ospiti, mentre in bagno è suggerita una temperatura di colore più elevata per presentare l’ambiente pulito e chiaro.
Anche l’illuminazione per i corridoi dovrebbe prendere in considerazione l’intero stile del design e creare diversi tipi di decorazioni luminose. Questi spazi – generalmente privi di illuminazione naturale – conducono gli ospiti nelle loro stanze, e la luce può rendere il percorso più invitante e sicuro.
Inoltre, i proprietari di alberghi devono rispettare le rigide normative sull’illuminazione di emergenza, senza contare che il personale dell’hotel trascorre molto tempo in queste aree, quindi la regolazione dei livelli di illuminazione è fra i fattori cruciali per il loro comfort e per facilitare l’efficienza lavorativa.
Gli ospiti dell’hotel non si aspettano solo una bella camera e cibo gustoso, ma si aspettano anche un servizio di prima classe in termini di riposo e relax. Il bar, le saune, le piscine e le strutture sportive sono quindi componenti chiave del pacchetto di servizi di un hotel. L’illuminazione deve soddisfare tali requisiti e aspettative.
Nelle aree benessere, la morbida luce colorata indiretta aiuta gli ospiti a rilassarsi, mentre gli alti livelli di luminosità nell’area fitness incoraggiano gli ospiti ad allenarsi. L’illuminazione del bar tende ad essere diversa dall’illuminazione del ristorante. Il bar si presta a diverse attività: bere un drink, rilassarsi, leggere, lavorare, per cui è necessario fornire i livelli di illuminazione adeguati e privi di fonti di abbagliamento. Poiché i bar normalmente mirano anche a fornire una forma di intrattenimento, è più comune sperimentare il colore, anche per sottolineare il brand.
Misurare la luce
Come abbiamo visto, vi sono diverse considerazioni di cui tenere conto, nella progettazione dei sistemi di illuminazione per alberghi e hotel, che sono illuminamento, colore, indice di resa cromatica, abbagliamento.
Queste proprietà andrebbero tenute in considerazione sia in fase di produzione delle sorgenti di luce che in fase di messa in opera. Il produttore dovrebbe precisare sulle proprie schede tecniche qual è l’illuminamento ad una certa distanza (o il flusso luminoso), la temperatura colore in kelvin (e non solo un generico warm/cold) e preferibilmente l’indice di resa cromatica (CRI) .
Lo strumento ideale per rilevare queste misure è lo spettrofotometro a luce incidente (misuratore di lux), in grado di derivare dallo spettro anche il CRI (figura 3).

Per il calcolo dell’abbagliamento (UGR) è necessario utilizzare un luminanzometro (figura 4), inserendo i valori ricavati in appositi software, al fine di valutare gli apparati luminosi messi in opera.

In conclusione
Riassumendo, nella realizzazione di un edificio, talvolta l’illuminazione è considerata come un fattore secondario, qualcosa che si può aggiungere in un secondo momento.
Tuttavia, poiché la valutazione di una serie di fattori, come la posizione delle prese elettriche e la disposizione dei locali, sono essenziali per la progettazione dell’illuminazione, è necessario considerare tutto insieme.
Come detto, un modo efficace per evidenziare i singoli tavoli, specialmente nei ristoranti, è quello di installare lampade a sospensione sopra di essi. Senza un’attenta pianificazione, potrebbe essere possibile avere luci sopra determinati tavoli, con grande spreco di potenzialità!
(a cura di Cristian Bonanomi, Konica Minolta Sensing Europe B.V.)
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