
Colorata, minimal oppure ipertecnologica: è ancora una volta la lampada, proposta in materiali e forme diverse, l’oggetto di sperimentazione dei designer under 35
Con “Nuovi materiali, nuovo design” – tema del 19esimo SaloneSatellite, nell’ambito della recente edizione del Salone del Mobile – il focus è ripensare al mondo del progetto, ampliando gli orizzonti di ricerca, ed esplorando quanto di più innovativo le scienze dei materiali offrono.
Ma non soltanto: la sfida è riscoprire le potenzialità dei materiali tradizionali, da sempre utilizzati nel processo produttivo, accostandoli alle moderne tecnologie, al di là dei limiti fisici della forma. Sfida in cui la lampada sembra ancora essere – per funzione e sua vocazione naturale – l’oggetto di ogni sperimentazione, anche la più ardita.
LAMPADA “MINIMAL”

Ecco la proposta di un design contemporaneo che stabilisce un forte legame con l’identità messicana, innovando tecniche e materiali, nel rispetto dell’eredità culturale del Paese: è questa la filosofia progettuale di “Minimal”.
Uno spot a sospensione a luce LED, inserito in un tubolare sottile, prodotto in “Barro Negro”: l’antica lavorazione ceramica artigianale, dai colori scurissimi, conosciuta dai primi abitanti dello stato di Oaxaca, gli Zapotechi, è alla base del processo ideativo.

LAMPADA “LITE-LITE”

Sfruttando la tecnologia della levitazione magnetica, il paralume della lampada “Lite-Lite”, realizzato in PLA tramite stampante 3D, galleggia nell’aria.
Il sistema Arduino micro gestisce il meccanismo di accensione e spegnimento: basta accostare il dito al sensore.

La sorgente luminosa, definita da una sorgente Middle Power LED, è composta da 9 LED, il cui flusso è di 540 lm. La base della lampada è interattiva e permette di ricaricare il cellulare, ascoltare musica e dimmerare la luce.
La versione moody lamp – quella presentata alla Design Week – diffonde una luce piena o soffusa, a seconda dell’orientamento della scocca in resina bianca opalina.
SISTEMA “CRAVACHE”

Pauline Capdo and Luis Bellenger (PaulinePlusLuis)
“Cravache” può essere montata sia a parete sia a soffitto. Una semplice modifica dell’apparecchio permette di adattare la luce alle proprie esigenze in termini di illuminazione o di spazio.
La flessibilità è data dagli elementi filiformi, ma rigidi, che costituiscono la lampada, divenendo essi stessi parte della componente strutturale dell’oggetto.

I designer assemblano, nello stesso prodotto, materiali come fibra di vetro, PVC, gomma, legno dipinto e cavi elettrici.
LAMPADA ” BROKEN HEART”

Si tratta di progetti che affascinano, che si possono accarezzare con la punta delle dita, quelli del designer berlinese. Al Satellite, Käfer presenta forme frammentate, caratterizzate da linee interrotte.
In “Broken Heart” – la lampada (con LED tube 40 V) è definita da una sorgente luminosa circolare, mentre le superfici specchianti nelle quali la sorgente è iscritta sono piegate in angoli diversi.

I fogli lucidi, messi insieme quasi per caso, rompono l’immagine del cerchio e la disperdono in più direzioni.
MILL TABLE LAMP

Rachel Griffin (Earnest Studio)
I temi dei materiali e della modularità sono per la designer Rachel Griffin il punto di partenza per disegnare oggetti semplici e rigorosi per il vivere quotidiano: è il caso della lampada da tavolo Mill, che utilizza LED ad alta efficienza energetica, ed è alimentata da una connessione USB a bassa tensione.

Ispirata alle pale del molino, la sua forza espressiva sta nel gioco di equilibro tra la sfera, in cui passa il braccio dell’apparecchio, e la base stessa della lampada.
SISTEMA “CIRCULOS”

“Círculos” è una collezione di oggetti che indaga la relazione tra la geometria planare e lo sviluppo tridimensionale del design, inteso come forma e struttura.
Lo si comprende nelle serie di lampade a sospensione. Chiaro l’intento: reinterpretare l’uso comune della plastica e del metallo nel settore dell’illuminazione.

L’interno della lampada è formato da una lamiera, che si avvolge, a mo’ di cerchio, incastrandosi nei tagli incisi sulla superficie. Grazie alla luce, l’ombra di questi ultimi si diffonde sulla fascia di plastica esterna, dai colori vivaci.
LAMPADA “AIZOME”

La lampada “Aizome”, da tavolo o a sospensione, è il risultato dell’armonia tra l’impronta contemporanea e la tradizione culturale giapponese.
Il blu intenso dell’Indigo – sostanza con la quale i tintori della città di Gujō, nella Prefettura di Gifu, colorano l’abbigliamento – è il filo conduttore del progetto.

La sfera di vetro, dentro cui si accende la luce LED, riflette nell’ambiente le nuance scure della corda e della base della lampada.
SHIELD LAMP

La chiave del progetto della lampada “Shield” è il paralume, a forma di scudo, che si collega al fusto della lampada, attraverso due magneti.
Questa connessione funge da cerniera e permette al paralume di inclinarsi o di essere tolto. La parte superiore di Shield Lamp può ruotare liberamente, grazie a un cuscinetto che si trova tra la base e la coppetta superiore dell’apparecchio, prodotto in alluminio anodizzato.

Questo movimento non influenza la lampadina né il cavo elettrico. Shield, per le sue caratteristiche, è l’ideale per la scrivania da lavoro oppure come luce d’ambiente. A fare la differenza è la flessibilità dell’angolo di inclinazione.
SISTEMA “EARTH BULB”

Costituito nel 2015, Voidsetup() è uno studio di giovani progettisti (Ryoji Takahashi, Shoto Sasaki, Shimpei Miura e Honmaru Michido), che hanno deciso di “ripartire da zero”, con l’obiettivo di riconsiderare tutti i processi del design attraverso continui esperimenti.
“EARTH BULB”, declinato nelle versioni “Lighting in forest”, “Sunset” e “Under the sea”, è un sistema di luci ideato per riprodurre l’atmosfera dei paesaggi naturali. Un invito a rilassarsi e a godere della bellezza del creato.
Il funzionamento è semplice: ogni lampada è dotata di un microcomputer, che controlla i colori del LED, l’accensione e lo spegnimento, oltre a interagire con lo spazio in cui essa è collocata.
SOSPENSIONE “NET”

È una lampada a sospensione che usa un tessuto poliestere stampato in 3D e la tecnologia LED. Può essere inserita sia in ambienti pubblici sia privati. Le sorgenti luminose, formate da due anelli, indirizzano la luce verso l’alto e il basso.
NET non ha nessuna struttura fissa: la sua forma dipende dal peso degli anelli contenuti nell’involucro fonoassorbente.

Il design sintetizza l’immagine classica della lampada con l’innovazione tecnologica. Queste le caratteristiche tecniche: LED, tc 4000 K, flusso luminoso 2500 – 2700 lm, potenze 45 – 55 W, 24 V.
(arch. Elviro Di Meo)