Luce e arte digitale

Kusama e le sue architetture di luce

Yayoi Kusama – “Infinity Mirrored Room – Filled with the The Brilliance of Life” (2011-2012) (courtesy: Londra, Tate Modern) (©Yayoi Kusama)

L’artista giapponese Yayoi Kusama propone alla Tate Modern di Londra due dei suoi più importanti lavori: l’installazione di luce della serie “Infinity Mirror Rooms” (opere d’arte digitale pensate come immagini di universi riflessi all’infinito formati da globi di luce rotanti), intitolata “Infinity Mirrored Room – Filled with the The Brilliance of Life”, una delle installazioni più complesse create dall’artista realizzata nel 2011-2012, e l’opera “Chandelier of Grief”, realizzata nel 2016-2018.

Yayoi Kusama – “Infinity Mirrored Room – The Gleaming Lights of the Souls” (2008) (©Yayoi Kusama)

L’artista Yayoi Kusama (1929) è una dei rappresentanti più importanti e influenti dell’arte contemporanea in Giappone e nel mondo. Artista poliedrica, pittrice e insieme performer, illustratrice di fiabe per bambini e regista, nel suo lavoro in questi ultimi anni è arrivata ad esplorare le risorse dell’arte digitale.

I suoi riferimenti, anche nei lavori per le “Infinity Mirror Rooms”, sono quelli del mondo naturale e delle  sue formidabili e infinite architetture.  Le opere della Kusama, utilizzando le sorgenti luminose e gli effetti caleidoscopici offerti dalle riflessioni di superfici specchianti,  immergono virtualmente il fruitore al centro dell’opera rendendolo parte di essa.

L’artista aveva iniziato ad utilizzare le risorse offerte dall’elettronica e della luce digitale già all’inizio degli anni 2000, come nella sua opera “The Gleaming lights of the Souls” (2008), nella quale l’osservatore si trovava all’interno di una sorta di scatola ottica, dentro un ambiente interamente rivestito di specchi, all’interno del quale la luce LED generava un’illuminazione intermittente dal soffitto.

Le “Infinity Mirror Rooms” saranno visibili al pubblico alla Tate Modern di Londra dal 29 marzo 2021 al 27 marzo 2022.

(Massimo M. Villa)