
Soluzioni progettuali e di prodotto ideate per gli spazi pubblici, per esaltare l’identità del luogo e valorizzare il contesto storico, senza snaturare la vera essenza del progetto con colori sovrabbondanti o corpi luminosi impattanti: gli interventi di Platek Light in Francia
Il Pont de la Matte a Saint-Nazaire

“Il Pont de la Matte è la struttura strategica per eccellenza di Saint-Nazaire, perché rappresenta il principale ingresso a nord della città, con un afflusso di 25.000 mezzi al giorno e una linea ferroviaria attiva sottostante.
Per dare il giusto valore all’importanza simbolica e storica che il ponte ricopre, sia la struttura architettonica sia l’illuminazione hanno richiesto uno studio accurato, a metà strada tra la creatività artistica e la funzionalità propria dell’ingegneria civile”.
A parlare così è Dominique De Beauregard, lighting designer e responsabile Platek Light per la Francia, un paese in cui l’azienda italiana è presente da tempo, ottenendo numerosi consensi e collaborazioni. “Un risultato raggiunto anche grazie al contributo del nostro partner locale, RGO, che può vantare uno stretto collegamento con la comunità francese e, allo stesso tempo, con la società di consulenza SCE”. La società SCE ha realizzato anche le opere di strutturali del ponte e – per quest’intervento – è stata partner comune sia dello studio Tetrarc Architects, che ha curato la componente architettonica, sia per Platek.
“Questa circostanza – osserva De Beauregard – ci ha consentito di avere a nostra disposizione dettagliate analisi e studi tecnici, per poter realizzare le simulazioni fotometriche, al fine di preselezionare i prodotti più idonei, testarli sul sito e, infine, scegliere i definitivi”.
I lavori che hanno portato allo smantellamento del vecchio ponte, nel 2014, e alla sua sostituzione con una nuova struttura più stabile – costruita ex novo in un cantiere limitrofo e montata in loco – sono nati dalla necessità di garantire un accesso agevolato alla vicina stazione ferroviaria e una maggiore fluidità del traffico.
Il risultato finale è un cavalcavia di 62 m di lunghezza e 24 di larghezza, per un peso di 680 tonnellate, scaturito dai 16 elementi prefabbricati, alcuni lunghi fino a 30 m, come i marciapiedi. A migliorare la circolazione dei veicoli è stata la suddivisione in apposite corsie: due per bus, pari a 6,5 metri, due per automobili, per un totale di 6 metri, e 5,80 m di corsie per biciclette e pedoni. Da qui l’esigenza della committenza verso uno specifico progetto per la luce, capace di valorizzare gli spazi.
Chiaro l’intento: illuminare il percorso “con un livello di illuminazione di 20 Lux medi e al, contempo, ottenere un effetto scenografico attraverso l’illuminamento della struttura architettonica”, su entrambi i lati.

A tale riguardo, Platek ha proposto le Mini Corniche, da 900 mm, con sorgenti a LED da 3200K, dotate di un’efficienza luminosa di 117,61 lumen/watt (flusso luminoso 2.117 lm/potenza in ingresso 18 W).
“Tali apparecchi – spiega De Beauregard – sono particolarmente indicati per creare effetti a parete”, con un basso consumo energetico.
Il loro corpo in lega di alluminio estruso verniciato e resistente alla corrosione si adatta agli ambienti esterni, perché resistenti all’urto, agli atti vandalici, e alle intemperie, creando un’installazione duratura, come per il Pont de la Matte.
Strasburgo, un progetto per il centro storico

Caratteristiche analoghe, in termini di richiesta di soluzioni di prodotto, si ritrovano anche in un altro lavoro di lighting design urbano, il progetto realizzato per il centro storico di Strasburgo.
Questa volta è la società Ecotral, partner illuminotecnico in Alsazia, che collabora da anni con l’amministrazione pubblica, a creare il contatto per Platek.
L’intervento s’inserisce all’interno di un più ampio piano di illuminazione urbana: un progetto globale, come puntualizza De Beauregard, realizzato da Ecotral, con la società di installazione Citeos.

Al supporto fornito da Platek è affidato il compito di enfatizzare le mura e gli antichi ponti: e proprio nel cuore del capoluogo alsaziano che l’azienda mette in opera un’illuminazione decorativa per i maggiori edifici che sorgono sulle rive dell’Ill, il fiume che attraversa la città e il quartiere caratteristico Petite France.

Il Barrage Vauban, costruito alla fine del Seicento e usato come sistema difensivo, il Pont Sainte Madeleine e il Pont Saint-Martin sono soltanto alcuni dei monumenti illuminati.
“Il nostro intervento – aggiunge De Beauregard – ha riguardato la scelta dei prodotti e l’applicazione dei sistemi di controllo DMX”. Grazie alla presenza di un microprocessore in grado di controllare il flusso luminoso, è infatti possibile regolare dallo zero al 100% il funzionamento degli impianti, secondo periodi ed intensità programmabili, sfruttando le potenzialità di risparmio energetico offerte dai LED.
Attraverso un sistema di monitoraggio remoto via rete, è possibile infine garantire la completa gestione in tempo reale delle fonti luminose. In questo caso i prodotti utilizzati, appositamente individuati per rispondere alle necessità del luogo, rientrano nella gamma Tetra, con le versioni applique 140 e 75 e Corniche 360, così da assicurare un’illuminazione di radenza delle facciate, unitamente a un’elevata intensità di luce.

Nella scelta effettuata dal progettista rientrano anche i proiettori a immersione Micro Steel, inossidabili, in quanto realizzati interamente in acciaio inox; i modelli 1200 MINI, nella versione incasso carrabile e proiettore; i proiettori Spring e, in particolare, il modello Micro Spring: l’unico firmato da un designer esterno all’azienda (l’apparecchio, progettato da Olle Lundberg, presenta corpo e flangia di chiusura in pressofusione di alluminio verniciato, ed è dotato di una potenza pari a 3 W e un flusso luminoso di 353 lm; con un efficienza, quindi, di 117,67 lumen/Watt).
Complice lo specchio d’acqua, gli apparecchi di illuminazione hanno esaltato l’intero progetto, regalando, soprattutto nelle ore notturne, un effetto spettacolare di luci e colori.
(Elviro di Meo)
Dominique De Beauregard

Lighting designer, ha conseguito una specializzazione nell’illuminazione architetturale, che gli consente di analizzare tutti i dettagli di un progetto di grandi dimensioni, nel pieno rispetto dell’equilibrio formale e sostanziale fra architettura, luce e uomo.
Olle Lundberg

Architetto e designer, è responsabile dello studio Lundberg Design di San Francisco, occupandosi di vari ambiti progettuali: dal prodotto industriale all’interior, dal contract, progetti per alberghi e resort, a strutture per residenze private, uffici e negozi.