
Gestito da POLI.design in collaborazione con SPD Scuola Politecnica del Design di Milano, il Master MID – Interior Design è un percorso formativo di sicuro riferimento, per l’ampio range di strumenti forniti e per l’attenzione al tema della luce
Interni visti come spazi di relazione, progettati per accogliere e organizzare ogni tipo di attività. Ambienti che comunicano e coinvolgono l’utente a livello fisico, emotivo, sociale: è questo l’ambito operativo dell’Interior Design, tra le aree di progetto forse la più dinamica, in quanto comprende e supera la definizione tradizionale di design delle componenti indoor dell’architettura. Questo settore ha vissuto grandi cambiamenti nel metodo progettuale e nelle tendenze di consumo e queste tra condivisione di idee e business a definire i nuovi spazi di lavoro.
Poi è l’analisi di come la fluidità del vissuto contemporaneo porti l’uomo a compiere continui spostamenti a guidare il progetto degli spazi dedicati all’ospitalità e la loro user experience.
E ancora lo studio delle nuove tecnologie multimediali, degli elementi fondamentali come la grafica, dei materiali innovativi che permettono di progettare spazi sempre più immersivi e interattivi, permettono una comprensione profonda e un’azione sul rapporto tra interior design e arte quando si parla di allestimento.
Nell’ambito del Master si studiano fenomeni come l’ecommerce e il loro effetto sul mondo retail prima di progettare uno spazio di vendita fisico. Ed infine se si affrontano i temi della domesticità non ci si può più esimere da un confronto con l’evoluzione tipologica delle nuove proposte abitative sempre più legate agli aspetti percettivi e sensoriali.

Il progetto della luce come fil rouge
In questo percorso in continua evoluzione c’è sempre un fil rouge che ritorna in ogni epoca: ed è la luce. La luce costituisce infatti uno tra i fattori qualificanti dell’habitat umano e proprio per questo ha una grande rilevanza nella formazione professionale del designer di interni.
Per questi motivi fin dalla sua prima edizione questo percorso formativo ha incluso il Lighting Design tra le discipline dell’offerta didattica. Nel corso delle varie edizioni, senza interruzioni, docenti e partecipanti al Master hanno lavorato insieme per integrare quanto riguarda l’illuminazione degli interni con le altre discipline di studio ed i moduli didattici dedicati ai progetti.
Tutti i partecipanti hanno condiviso il concept che l’illuminazione di un ambiente interno sia il risultato visibile di una serie infinita di interazioni tra la luce erogata da un impianto con le sue sorgenti luminose e i materiali, le superfici, i volumi che definiscono e qualificano gli spazi interni e si è sempre rispettato il principio che l’illuminazione è parte integrante del progetto.

D’altro canto, il Lighting Design presenta una sua autonomia disciplinare fondata su basi scientifiche, con un proprio linguaggio tecnico, con materiali e prodotti specifici per cui si è reso necessario sviluppare la didattica su un doppio livello: quello disciplinare e quello progettuale.
L’obiettivo del Master è infatti da un lato insegnare le nozioni basilari di fotometria, colorimetria, scienza della visione e percettologia, ovvero i contenuti di una didattica di base che permetta di valutare dal punto di vista quantitativo e qualitativo le funzioni e le prestazioni dei prodotti da selezionare per ogni progetto che supporti le basi conoscitive del Lighting Design.
Ma è poi fondamentale trasferire agli Interior Designer anche una puntuale disamina del panorama della produzione illuminotecnica. Si pensi all’evoluzione tecnologica e progettuale avviata nei primi anni del nuovo secolo: come noto, mutazioni di ampia portata hanno interessato tutti gli ambiti produttivi del Lighting Design.
In pochi anni le sorgenti luminose a filamento incandescente sono diventate obsolete e le tipologie a scarica nel gas hanno ceduto il passo a nuovi LED dalle prestazioni superiori. All’evidente innalzamento delle performance di ordine energetico – alta efficienza luminosa e lunga durata di vita – si sono aggiunte le qualità cromatiche con la netta riduzione delle emissioni di radiazione infrarosse e ultraviolette.
Un altro contenuto fondamentale fra i temi del Master è l’introduzione delle tematiche legate ai software di calcolo e rendering e agli strumenti software CAD e BIM, nella piena consapevolezza di come questi abbiano oggi un’ampia diffusione nell’esercizio di tutte le attività professionali riguardanti l’Interior Design.
(a cura di arch. Francesco Scullica, Dipartimento di Design – POLI.Design, Politecnico di Milano, direttore scientifico del Master MID – Interior Design; arch. Gianni Forcolini, consulente nel settore del lighting design, docente Master MID – Interior Design – POLI.Design, per la progettazione della luce negli spazi interni)
SPD – Scuola Politecnica di Design POLI.Design
MID – MASTER IN INTERIOR DESIGN
Master Universitario del Politecnico di Milano 17esima edizione
Inizio: 16 marzo 2020
Stage al termine del percorso d’aula