Strumenti di Misura

Gli strumenti per il progettista nello shop lighting

Interno di un negozio, con combinazioni di diversi livelli di illuminazione (foto: Christian Wiediger)

L’illuminazione è un fattore critico nella creazione di un ambiente di shopping unico: deve attirare i clienti, creare la personalità del negozio in modo che rifletta il marchio e l’identità, plasmare un ambiente commerciale esteticamente piacevole, fornendo un senso di comfort e benessere per il cliente e ovviamente mostrare la merce, migliorando colori, evidenziando trame e forme, ed evitando l’abbagliamento di chi osserva.

Ci sono una serie di fattori da considerare quando si illumina uno spazio commerciale: la merce esposta, le dimensioni e la forma dello spazio, il pubblico previsto e il messaggio che vuole trasmettere il brand. Il progetto di illuminazione sarà diverso a seconda che si tratti di una gioielleria, di un negozio di abiti, o di articoli per la casa.

L’illuminazione all’interno di un negozio deve avere un colore particolarmente curato: è fondamentale scegliere la luce con la giusta temperatura di colore e indice di resa cromatica, non solo per migliorare l’aspetto e il fascino della merce, ma per influenzare le qualità della sensazione percettiva dello spazio stesso da parte dell’utente.

I livelli di illuminazione

Il semplice aumento della luminosità all’interno del negozio, non è solamente uno spreco di elettricità, ma rappresenta anche una soluzione generalmente inefficace. I negozi luminosi, che presentano molti bagliori mettono i clienti a disagio e abbassano le probabilità che questi tornino.

La soluzione alternativa è utilizzare un effetto di contrasto per evidenziare la merce e le diverse aree dello spazio; ciò aiuta i clienti a sentirsi più a loro agio e attira l’attenzione sulla merce in vetrina.

Per lo sviluppo del progetto, la chiave è stratificare la luce e utilizzare lo strumento del contrasto in tutto lo spazio. Possiamo generalmente identificare quattro livelli base di illuminazione:

a) l’illuminazione generale

b) l’illuminazione d’accento

c) l’illuminazione dedicata ad attività specifiche

d) l’illuminazione decorativa.

La combinazione e il bilanciamento di queste diverse tipologie di illuminazione danno interesse visivo allo spazio e creano un ambiente più attraente, emozionante e invitante.

L’illuminazione generale o d’ambiente è la principale fonte di illuminazione di uno spazio: una illuminazione diffusa garantisce un senso di benessere, che fa sentire i clienti a proprio agio e aumenta la probabilità che essi restino più a lungo nel negozio.

L’illuminazione d’accento è particolarmente importante nei negozi di fascia alta: abiti e accessori di lusso, gioiellerie, profumerie. Questa illuminazione crea un’enfasi drammatica sulla merce utilizzando una o più fonti di luce focalizzate o puntuali. Aggiunge profondità, contrasto e crea un punto focale per la visualizzazione dei prodotti; evidenzia forma, consistenza, finitura e colore della merce, attirando i clienti verso di essa. Se questa luce è diretta in modo ambiguo, il risultato finale potrebbe avere molte ombre indesiderate che nascondono i dettagli degli oggetti. La chiave è rendere questa illuminazione più precisa e di maggiore intensità rispetto alla luce ambientale circostante.

I binari, gli alloggiamenti da incasso con finiture regolabili e l’illuminazione nascosta regolabile con lampade a punti forniscono un controllo direzionale e sono particolarmente efficaci per l’illuminazione d’accento.

L’utilizzo di un rapporto 5: 1 tra illuminazione d’accento e luce ambientale ad esempio fa risaltare la merce e crea un effetto visivo significativo. Questa ovviamente non è una regola inviolabile: la merce scura potrebbe richiedere un rapporto più elevato per mettere in evidenza i dettagli, allo stesso modo rapporti più alti sono necessari per creare scintillio in gioielli o cristalli. Inoltre, un’alternativa interessante al contrasto di luminosità consiste nell’utilizzare luci colorate per realizzare un contrasto cromatico tra sfondo e merci esposte, riducendo in tal modo l’intensità della luce e agendo sul risparmio energetico.

L’illuminazione per attività specifiche viene utilizzata come supplemento all’illuminazione generale per illuminare un’area dove si svolge una particolare attività: ad esempio presso la cassa, per aiutare a impacchettare la merce, leggere le etichette, e in generale interagire con il cliente.

L’illuminazione decorativa ha un duplice scopo: non solo contribuire al livello di illuminazione generale, ma anche migliorare l’aspetto dello spazio come elemento di design, fornendo interesse visivo. Comprende pendenti, lampadari, lampade da tavolo e da terra ed è anche un riflesso importante dell’immagine del marchio di un negozio rafforzando il tema e lo stile dello spazio.

Per i negozi che hanno una vetrina verso sull’esterno, vi è da considerare anche l’illuminazione naturale, che aggiunge un’altra dimensione al design generale dell’illuminazione, oltre che essere una soluzione a risparmio energetico. Combinando e stratificando questi tipi di illuminazione, l’ambiente del negozio sarà più attraente, emozionante e invitante.

Parametri e misurazioni

L’illuminazione generale è spesso fissata al soffitto e crea una luce uniforme diretta o indiretta il cui scopo è fare in modo che il cliente si senta a proprio agio nel negozio.

Strumento per la misurazione dell’illuminamento, della distribuzione di potenza spettrale e dell’indice di resa cromatica

La luce d’accento è più focalizzata: il modo più comune per realizzarla è quello di utilizzare piccole sorgenti, come ad esempio LED puntiformi o stripLED, vicino agli oggetti da mostrare, ma nascosti alla vista.

È importante mantenere flessibili questi sistemi, con apparecchi che possono essere aggiunti, rimossi o spostati in maniera semplice e veloce.

La temperatura colore della sorgente luminosa (CCT) e l’indice di resa cromatica (CRI) devono essere scelti con cura per non distorcere, danneggiare o alterare l’aspetto della merce visualizzata.

Anche l’illuminazione dei camerini, talvolta trascurata, è di importanza fondamentale, perché è il luogo dove avviene la maggior parte delle decisioni d’acquisto. La luce di alta qualità con un indice di resa cromatica elevato dovrebbe essere utilizzata per fornire forma e consistenza alla merce e rendere i colori naturali e realistici e far apparire al meglio sia il cliente che i prodotti.

L’utilizzo di sorgenti luminose con CRI e CCT simili renderà lo spazio con un’illuminazione uniforme. Per questo motivo la scelta dello strumento di misura da parte del lighting designer deve essere scrupolosa: il progettista dovrebbe dotarsi preferibilmente di uno strumento in grado di misurare anche la distribuzione di potenza spettrale e quindi derivare il CRI.

(a cura di Cristian Bonanomi, Konica Minolta Sensing Europe B.V.)

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