LED & Retrofit nel Contract

Fra sostenibilità e tecnologia

 

Trento, Centro Servizi Studentato – (nell’immagine uno degli apparecchi utilizzati, Mouette, di Artemide Architectural) Progetto illuminotecnico: Artemide Lighting Consultancy Center – Milano. Progetto architettonico: Studio Palerm & Tabares de Nava S.L. Arquitectos, SdS Engineering, Ing. Luca Masini, Studio STS – Bologna, Ing. Mario Berriola, Arch. Giulio Desiderio (Photo Credits: Federico Villa) (Cortesia Artemide)

Il settore del contract, nato nel mondo della luce a seguito della crescente domanda di soluzioni specifiche per progetti di illuminazione di alto profilo che interessano comparti del mercato eterogenei e di forte spessore, è impostato su temi fondamentali, quali la dinamicità e la flessibilità, imprescindibili per sostenere una tempistica molto stretta e le grandi quantità di materiali in gioco

In un comparto fortemente contraddistinto dalla presenza di un numero elevato di attori, appare decisivo per gli operatori e per le aziende, per garantire la competitività – in ambito nazionale come sul piano internazionale – porre grande attenzione alla qualità dei materiali, alla sostenibilità, all’innovazione, in un processo di aggiornamento ed attualizzazione continuo ed  imprescindibile. E queste premesse evidenziano con estrema chiarezza quali siano i punti di contatto e le affinità del settore nei confronti della tecnologia LED, con la quale questo comparto condivide appieno le principali tematiche concettuali.

I parametri di riferimento

Dinamicità, flessibilità e innovazione sembrano quindi essere oggi i termini chiave sui quali si innesta un connubio di sinergie che, ad oggi, appare molto netto ed evidente.

In base a queste affinità tematiche – oltre alla longevità, all’efficienza ed al fatto che i segmenti interessati dal settore, date le entità degli interventi, siano quelli ove i tempi di ammortamento risultano i più vantaggiosi e a breve termine – è possibile affermare che, attualmente, il mercato del contract è sostanzialmente la grande vetrina dei sistemi LED.

La nuova tecnologia imperversa in varie forme di applicazione, in ambienti interni ed esterni, sia in realizzazioni retrofit – meno frequenti – che nella progettazione di nuovi impianti, che sostituiscono radicalmente i precedenti con ristrutturazioni complete.

In alcuni casi, principalmente nel segmento del settore alberghiero o del retail, gli interventi sono stati impostati sul “restyling” tecnologico e sulla sostenibilità ambientale con la semplice sostituzione delle sorgenti luminose in uso con lampade LED di nuova generazione; in pratica, con installazioni semplici ed immediate, che non hanno rese necessarie opere sulle murature o sostanziali modifiche degli impianti, è stato comunque possibile garantire un elevato contenimento dei costi di esercizio e gestione, senza alterare, ove desiderato, la percezione visiva propria agli spazi interessati.

Anche nel settore navale, ove la compattezza degli spazi richiede l’impiego preferenziale di apparecchi ad incasso, la nuova tecnologia ha integralmente soppiantato le tipologie tradizionali, affidando il rinnovamento dell’immagine visiva ed il contenimento dei costi di gestione e dei consumi alla semplice sostituzione di apparecchi di illuminazione con tipologie identiche ma basate sull’utilizzo di LED, con evidenti vantaggi – in questo caso -anche sull’esercizio degli stessi sistemi di alimentazione.

Rivisitare gli impianti

In molte altre applicazioni, si è invece partiti dall’occasione di un totale rifacimento degli impianti prevedendo l’utilizzo diretto di apparecchi di illuminazione a LED, sfruttandone pienamente anche la facilità gestionale  e di controllo, soprattutto in ambiti nei quali – come ad esempio negli uffici o nei negozi di un certo livello –risulta essere di particolare importanza la possibilità di creare diverse scenografie e la modulazione della luce, al fine di personalizzare al massimo lo spazio alle esigenze visive.

Anche il concetto di “personalizzazione”, che ben si presta alla tecnologia di nuova generazione, è fortemente affine alle soluzioni contract, nelle quali si assiste, molto spesso, alla “customizzazione” di molte soluzioni nate in base alle esigenze specifiche del cliente, del brand, o dello spazio stesso di intervento.

In base alle diverse configurazioni funzionali degli spazi, dovute alla polifunzionalità che caratterizza il settore, gli interventi sono tipicamente caratterizzati dall’applicazione di tipologie tecniche, con requisiti ottici ben definiti e delineati, e dall’applicazione di apparecchi di illuminazione più decorativi e di design, che si integrano e si alternano fra loro completando l’identità degli spazi, come nei recenti progetti eseguiti dall’ Artemide Lighting Consultancy Center di Milano per il Complesso polifunzionale sito in Trento, adibito ad attività ricreative, formative e sportive a servizio degli studenti universitari ( vedi apertura) o dal Lighteam di Alberto Salvadori per l’Atelier EERA a Cavaion Veronese (VR), luogo per pensare e disegnare la pietra fianco a fianco con chi si occuperà concretamente della lavorazione e trasformazione da materia prima in oggetto.

Cavaion Veronese (Vr), Atelier EERA – (nell’immagine, alcuni dei prodotti utilizzati, Algoritmo sospensione e Pad, di Artemide Architectural) – Lighting Solution by: Lighteam – Alberto Salvadori; Project by: Alberto Salvadori architetto (Photo Credits: Marco Zanta) (cortesia: Artemide)

La presenza del colore

Molto apprezzata, soprattutto in alcuni segmenti, la dinamicità degli effetti cromatici, sia attraverso l’utilizzo delle sfumature del bianco – con sincronizzazioni della luce dalle tonalità calde alle fredde – che, più frequentemente, con il cambio colore RGB, utilizzato anche in esterno nell’illuminazione delle facciate, in modo da costituire un segno forte e tangibile nello scenario urbano, essenziale anche a livello di marketing o di segnalazione, come nell’ illuminazione delle facciate de La Rinascente a Palermo o nella riqualificazione architettonica  delle facciate dell’Ex Manifattura Tabacchi a Roma.

Illuminazione per le facciate de La Rinascente, Palermo (apparecchi: SuperSpike RGB – Nord Light) - Progetto illuminotecnico: Artemide Lighting Consultancy Center – Milano, Progetto architettonico: arch. Ornella Boffi (Cortesia Artemide)
Illuminazione per le facciate de La Rinascente, Palermo (apparecchi: SuperSpike RGB – Nord Light) – Progetto illuminotecnico: Artemide Lighting Consultancy Center – Milano, Progetto architettonico: arch. Ornella Boffi (Cortesia Artemide)
Riqualificazione architettonica delle facciate dell'ex edificio della Manifattura Tabacchi per l'insediamento dei Dipartimenti III e XIV del Comune di Roma, Roma (apparecchi: SuperSpike RGB – Nord Light) - Committente: Risorse per Roma spa – Progetto: Seste Engineering (Aldo Aymonino, Francesco Aymonino, Marina Cimato, Attilio De Fazi, Flavio Trinca) (Cortesia Artemide)
Riqualificazione architettonica delle facciate dell’ex edificio della Manifattura Tabacchi per l’insediamento dei Dipartimenti III e XIV del Comune di Roma, Roma (apparecchi: SuperSpike RGB – Nord Light) – Committente: Risorse per Roma spa – Progetto: Seste Engineering (Aldo Aymonino, Francesco Aymonino, Marina Cimato, Attilio De Fazi, Flavio Trinca) (Cortesia Artemide)

Allo stato attuale, il sodalizio del settore con questo tipo di tecnologia sembra dunque possedere tutti i requisiti per durare e lasciare un segno profondo; resta però inteso che, come per qualsiasi altro tipo di intervento in campo illuminotecnico, rimane anche in questi ambiti imprescindibile la necessità di una corretta ed adeguata progettazione, elemento chiave per garantire qualità, affidabilità e significato a qualsiasi realizzazione.

ARTEMIDE

Prodotto. Tecnologia LED da tavolo

Artemide ha sempre riservato un’attenzione puntuale alla sostenibilità in termini di eco-design, consapevole che il design gioca un ruolo fondamentale nel controllo e nella limitazione dell’impatto che un prodotto può procurare all’ambiente, nell’arco del suo ciclo di vita.

Per questo in relazione al tema del retrofit l’impegno di Artemide in termini di eco-sostenibilità si concretizza con la sempre più ampia diffusione degli apparecchi a tecnologia LED, l’innovativa sorgente luminosa caratterizzata dalle sue ridotte dimensioni, la lunga durata, il basso consumo di energia e l’altissima resa.

figura b Etichetta led layout aggiornata

Per sottolineare il beneficio del risparmio energetico dovuto all’utilizzo dei LED, le lampade Tolomeo LED (standard e Mini), Tizio LED e Talak LED, già disponibili in una o più versioni con sorgenti luminose tradizionali (incandescente, fluorescente, alogena), sono da oggi corredate da una nuova targhetta, appesa al corpo lampada, evidenziandone così la nuova versione.

La nuova targhetta permette di identificare la versione LED quando gli apparecchi sono esposti insieme ai tradizionali nei punti vendita, oltre a mostrare ancora una volta al cliente finale l’attenzione del costruttore verso la sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico.

box I figura a
Tolomeo LED Task lamp con sensore di movimento – design: Michele De Lucchi, Giancarlo Fassina (2012) (cortesia Artemide)

Caratteristiche tecniche

    • Lampada da tavolo con emissione orientabile
    • Struttura dello braccio in alluminio estruso
    • Snodi e regolatore tensionamento cavo in alluminio pressofuso lucido
    • Cavi di tensione in acciaio inox
    • Molle interne e cavi di tensionamento esterni in acciaio inox
    • Diffusore orientabile e ruotabile in alluminio anodizzato opaco stampato con dimmer incorporato
    • Base in acciaio con coperchio in alluminio stampato
    • Perno tavolo e morsetto da tavolo in alluminio pressofuso
    • Accessorio doppio supporto in alluminio lucidato, copertura
    • Materiale termoplastico, permette il montaggio di due corpi lampada indipendenti
    • Base da tavolo ø 23 cm
    • Possibilità delle prese intercambiabili, adeguati ai diversi standard globali
    • Rilevatore di presenza programmato a 30 secondi
    • Distanza del sensore = 2,5 m
    • Tecnologia a infrarossi
    • LED CRI = 80 e Vita utile del LED = 50,000 ore, Tolomeo LED 3000 K

CREE EUROPE

Prodotto. Per il retrofit in esterni

Cree ha presentato con Cree® CPY250 un’innovazione nel campo dell’illuminazione a LED, introducendo una nuova soluzione con questa tecnologia per applicazioni a pensilina e plafone.

Con un’efficacia superiore del 50% rispetto ai sistemi a scarica a ioduri metallici (MH) e con performance complessive superiori del 10% rispetto alle soluzioni a LED presenti sul mercato, la nuova serie CPY si offre come soluzione retrofit per risultati di illuminazione ottimali in molteplici tipologie di applicazione tra cui stazioni di servizio, siti industriali e di produzione.

 Cree® CPY250
Cree® CPY250
 Cree® CPY250
Cree® CPY250

L’installazione di soluzioni Cree® CPY250 è in grado di garantire un ritorno dell’investimento intorno ai due anni rispetto ad apparecchi da incasso obsoleti ad alogenuri metallici*.

La nuova serie offre valore aggiunto, non solo per un costo iniziale più conveniente, ma anche per tutta la durata degli apparecchi, grazie a  consumi energetici e costi di manutenzione ridotti.

Il nuovo apparecchio è disponibile sia con lente piatta che a goccia  prismatica, e in due versioni di flusso luminoso per soddisfare sia le differenti esigenze di illuminazione (sul piano verticale e orizzontale) sia le prestazioni richieste dalle classiche applicazioni a pensilina o plafone.

Il nuovo apparecchio è progettato per una facile installazione e il grado di protezione IP66 garantisce i requisiti necessari per la resistenza agli agenti atmosferici. Il driver integrato all’interno dell’apparecchio semplifica ulteriormente il montaggio, riducendo tempi e costi di installazione. CPY250 è dotato della garanzia Cree di 10 anni.

*In base al tipico uso commerciale: 12 ore al giorno e media di 0,15 dollari per kWh di costi elettrici e nessun costo di manutenzione. Questo calcolo considera l’uso di un sistema di controllo con sensore di presenza

Caratteristiche tecniche

  • Design sottile, a basso profilo, di facile montaggio dal basso
  • Corpo in pressofusione di alluminio con sistema di dissipazione del calore integrato
  • Idoneo per l’uso in pensiline single o double skin, di spessore minimo di 0,7mm, con un intradosso largo minimo 102 mm
  • Facilità di accesso al vano componenti per eseguire manutenzione o upgrade del driver anche ad apparecchio installato
  • Esclusiva finitura Colorfast DeltaGuard caratterizzata da rivestimento e-coat epossidico con superficie esterna in polvere ultraresistente, per un’eccellente resistenza alla corrosione, al deterioramento da ultravioletti e all’abrasione. Versione standard in colore bianco. Disponibile anche in Bronze, Nero, Silver e Silver Bronze
  • Tensione di ingresso: 120-277V, 50/60Hz, driver Classe 1
  • Fattore di potenza: > 0,98 a pieno carico
  • Distorsione armonica totale: < 20% a pieno carico
  • Protezione da sovratensioni 6 kV integrale in conformità con IEEE/ANSI C62.41.2
  • Grado di protezione IP66 per la norma IEC 60529
  • Resistenza apparecchio d’illuminazione e della finitura testata per sopportare 5000 h in nebbia salina secondo lo standard ASTM B 117
  • Dark Sky Friendly, conforme IDA (con ottica Flat).

DGA

Progetto. Namur, The Royal Snail Hotel

L’Hotel Royal Snail è situato ai piedi della Cittadella di Namur, capitale della Vallonia in Belgio. In questo Resort è stata ritrovata e conservata, nelle fondamenta dell’albergo, una preziosa testimonianza medievale, lo stemma di Namur.

Elegante e alla moda, questo resort punta su un arredamento innovativo con un continuo miglioramento della struttura, conservando però lo spirito, l’atmosfera ed il folclore della città di Namur, con i suoi rappresentanti illustri come il pittore dell’ottocento, Félicien Rops.

Namur, Belgio. Due immagini del The Royal Snail (cortesia: DGA)
Namur, Belgio. Un’immagine del The Royal Snail (cortesia: DGA)

La realizzazione di questo capolavoro di ospitalità è stata affidata ai giovani imprenditori Vincent Dardenne, Philippe Giraud Glinet e Jerome Giraud insieme allo studio di architettura « Buro5 architectes&associés » (Bernard Chambon, Christophe Joassin, Olivier Simon, Yves Bernard e Nélis Tellier) che – grazie a più di 20 anni di esperienza e professionalità – hanno potuto soddisfare le ambizioni del progetto.

Il coordinamento progettuale è stato affidato all’architetto designer Olivier Simon e all’architetto Julie Valette che, come per tutti i loro progetti, hanno optato per le tecnologie più avanzate, innovative ed efficienti ma non per questo più costose.

L’intera facciata è stata illuminata soltanto con quello che è il valore di consumo di una lampadina a incandescenza tradizionale.

Olivier Simon e Julie Valette sapevano esattamente dove arrivare: gli effetti di luce sulle finestre, una hall con un alto livello di illuminazione, camere accoglienti con giochi di luce emozionali e il fascino di un giardino accogliente e pittoresco nel centro della città, sono gli elementi sui quali la progettazione ha puntato, attraverso enfatizzazioni di luce su ogni elemento estetico.

Il consulente belga di illuminazione

Pierre Chatelain (iDled SPRL), parte integrante del team commerciale DGA al quale i progettisti hanno affidato la parte illuminotecnica, ha raccontato come in risposta coerente e compiuta alle esigenze progettuali, DGA ha realizzato appositamente per questo progetto apparecchi frontali dalle dimensioni di un mattone, integrandoli perfettamente con la facciata per illuminare ogni finestra.

Questo apparecchi a luce LED di ridotte dimensioni ( 100 x 50 mm) coordinati al colore di finitura della facciata e con il miglior rapporto lumen/Watt sul mercato dell’illuminazione a LED – corredati di un’ottica molto stretta e con una temperatura colore calibrata e costante – hanno permesso di raggiungere sulla facciata il livello desiderato di illuminazione, con un consumo energetico totale estremamente ridotto, equivalente a quello di una lampadina tradizionale ad incandescenza, ovvero 75 W!

GE LIGHTING

Prodotto. La trasparenza della luce LED 

Lumination™ LED Linear è stato progettato con un design pulito e un profilo ultra-sottile, doppio asimmetrico, ideale per l’illuminazione dei negozi. Lumination™ LED Linear è un apparecchio a sospensione ultra sottile e con una distribuzione uniforme della luce, dotato di tecnologia Intrinsix™ di GE che consente di massimizzare le performance, il controllo e l’efficienza dei LED utilizzati all’interno dell’apparecchio.

Il sistema Lumination™ LED Linear (cortesia GE Lighting)
Il sistema Lumination™ LED Linear (cortesia GE Lighting)
Il progettista Simon Fisher
Il progettista Simon Fisher

Da acceso emette una luce perfettamente omogenea e uniforme, da spento, diventa quasi trasparente grazie alla localizzazione dei LED all’interno del telaio e alla trasmissione della luce attraverso le micro  ottiche.

La doppia asimmetria della distribuzione luminosa consente una perfetta illuminazione verticale e un’ottima illuminazione orizzontale senza abbbagliamento.

GRUPPO NIMBUS

Progetto. Stoccarda. ZVE Centro per l’ingegneria virtuale

Il sistema a sospensione Modul L 196 e la lampada da lavoro Roxxane (cortesia Nimbus)
Il sistema a sospensione Modul L 196 e la lampada da lavoro Roxxane (cortesia Nimbus)

Come lavoreremo nel mondo di domani? Questa è la questione posta dal nuovo Centro per l’Ingegneria Virtuale (ZVE) dell’Istituto Fraunhofer d’Ingegneria industriale di Stoccarda.

Progettato dal noto studio di progettazione architettonica UNStudio di Amsterdam in collaborazione con ASPLan di Kaiserslautern, l’edificio è oggetto di una ricerca pilota, laboratorio e centro dimostrativo allo stesso tempo.

Oltre al design esterno originale e innovativo del palazzo, la filosofia della sostenibilità gioca un ruolo decisivo in tutto il concept progettuale dell’edificio, che è stato insignito della certificazione categoria Oro da parte di DGNB, il Consiglio Tedesco per l’Edilizia Sostenibile ed è un brillante esempio di compatibilità ambientale unita ad alta qualità e comfort per l’utente.Ben van Berkel, architetto e co-fondatore di UNStudio, ha così motivato la vision di ZVE: “Il ZVE dello Fraunhofer IAO è stato concepito come un nuovo prototipo disegnato per dimostrare come il concetto contemporaneo di luogo di lavoro possa essere implementato in termini di architettura e fornire uno stimolo per nuovi metodi di lavoro del futuro”.

Nuovo Interior Design e utilizzo di apparecchi LED

Nel progetto dell’edificio, la tradizionale divisione degli edifici per uffici in spazi individuali è stata largamente sostituita da ambienti di lavoro che si trasformano gli uni negli altri e mantengono numerose connessioni visuali. Ci sono aree sia per riunioni occasionali  che programmate  così come flessibili “uffici officina” con postazioni di lavoro condivise: la comunicazione è la chiave per le nuove procedure di lavoro, e lo ZVE  del Fraunhofer IAO è progettato in modo che incoraggi la comunicazione a tutti i livelli attraverso l’architettura.

L’illuminazione è stata affidata agli apparecchi a LED a basso consumo energetico Nimbus Group (gamma Modul Q e R o gli apparecchi da terra Office Air LED), ma un ruolo centrale è quello svolto dall’apparecchio a sospensione Modul L 196: questo apparecchio, sviluppato per ZVE, è una moderna alternativa alle classiche lampade fluorescenti ed è utilizzata per l’illuminazione degli ambienti di lavoro di vasta area. Sospesa da sottili cavi d’acciaio,  Modul L 196 si adatta all’ambiente facendo risaltare l’architettura circostante.

Il Gruppo Nimbus è partner ufficiale del progetto “OFFICE 21®” al Fraunhofer IAO di Stoccarda: obiettivo di questo progetto di ricerca collaborativa è l’esplorazione dei cambiamenti nel nostro modo di lavorare, attraverso lo sviluppo di soluzioni concrete per definire e applicare con successo queste soluzioni nel futuro del mondo del lavoro.  

QUICKLIGHTING

Prodotto. Downlight a LED serie XP

I downlight serie XP, progettati e prodotti da Quicklighting, sono apparecchi a LED ideali per sostituire gli spot ad alogeni (max 20 W) frequentemente installati nei controsoffitti di alberghi, ristoranti, negozi, meeting room, uffici, musei, navi da crociera e tanti altre location più o meno complesse.

I downlight serie XP riuniscono tutti i requisiti estetici e prestazionali che un apparecchio da incasso LED possa offrire: anzitutto la compattezza del corpo che unito al dissipatore in pressofusione di alluminio anodizzato è installabile in un foro di 65 mm con un recesso di appena 30 mm, e risulta quindi perfettamente idoneo alla sostituzione dei classici faretti alogeni.

I downlight a luce LED della serie XP Kai (di forma rotonda) e Marina (quadrato) (cortesia Quicklighting)
I downlight a luce LED della serie XP Kai (di forma rotonda) e Marina (quadrato) (cortesia Quicklighting)

La qualità del Power LED e dei componenti che costituiscono l’ottica di questi faretti hanno permesso di mantenere un ottimo compromesso tra la resa cromatica (CRI 85), il flusso luminoso (330 lm a 7W, 2900 K) e l’estetica del prodotto; grande attenzione è riservata anche al design e alla scelta dei materiali.

Le cornici sono in acciaio inox AISI 316, lucido o satinato; i downlight possono essere installati anche in ambienti umidi o in esterno, con grado di protezione IP66.

La serie di downlight XP comprende diversi modelli, KAI (classico rotondo), Marina (quadrato) e BLAKE (quadrato con diffusore tondo); si montano rapidamente (disponibili per installazione con molle a scatto o viti) e sono facilmente collegabili con i normali alimentatori in corrente costante per apparecchi LED.

 TOSHIBA LIGHTING

Prodotto. Genova, Mercato del Carmine

Ristrutturato e riconsegnato nelle mani dei cittadini, il Mercato del Carmine di Genova rappresenta oggi il primo esempio in Italia di mercato “a km zero” e attento alla salvaguardia ambientale. Toshiba Lighting ha contribuito a questo rinnovamento, mettendo a punto un progetto per la sostituzione dell’illuminazione.

Il progettista della realizzazione genovese Adriano Anselmi
Il progettista della realizzazione genovese Adriano Anselmi

L’esterno dell’edificio è stato illuminato per valorizzare la storica struttura in stile Liberty, mentre negli spazi interni le luci sono state strategicamente posizionate per illuminare i banchi di vendita del mercato, le cucine del nuovo ristorante, così come i luoghi di passaggio e aggregazione: il tutto perseguendo l’armonia e l’equilibrio degli spazi, insieme a una gestione“smart” della luce, che garantisce risparmi energetici e economici.

Il progettista Adriano Anselmi ha quindi operato scegliendo differenti soluzioni di luce per i diversi spazi di questa architettura storica, optando per l’adozione di un’illuminazione con una temperatura colore di 4000 K per gli interni (qui sono stati adottati gli apparecchi E-CoreDownlight  6000, da 92 W, con angolo di emissione 75° e i Floodlight 5500 da 75 W), mentre nella cucine sono state adottate plafoniere WeatherProof con tubo LED da 22 W.

Uno spot a LED per sistema a binario E-CORE Tracklight 1200 (cortesia: Toshiba Lighting)
Uno spot a LED per sistema a binario E-CORE Tracklight 1200 (cortesia: Toshiba Lighting)

Un’analoga soluzione in termini di temperatura colore è stata scelta dal progettista anche per l’illuminazione dei banchi da lavoro, che hanno visto l’utilizzo di sistemi a binario E-CORE Tracklight 1200 da 21 W.

Per i banchi destinati alla vendita al pubblico si sono adottate lampade retrofit LED con normale attacco E27 da 10 W.

Per l’illuminazione degli esterni si sono invece adottati proiettori LED da 40 W (Floodlight 3000), mantenendo anche qui la stessa temperatura colore della luce.

VIBIA

Prodotto. Design contemporaneo e tecnologia LED

Disegnato da Lievore Altherr Molina per VIBIA, Skan rappresenta una sorta di ritorno all’essenziale: linee sottili e pure in cui la luce rappresenta l’elemento fondamentale, mentre il volume si riduce al minimo e la forma si fa quasi invisibile. Il risultato che ne deriva sono tre modelli unici per molteplici applicazioni.

L’apparecchio Skan, nella versione sospensione (cortesia Vibia)
L’apparecchio Skan, nella versione sospensione (cortesia Vibia)

Con un design che sembra ispirarsi al volo degli uccelli, la versione da lettura presenta nella testina un’articolazione flessibile e un sensore ottico, per illuminare nei diversi angoli con fonte LED. In questo modo l’utente può regolare l’intensità della luce in modo efficiente.

Nella versione a stelo con tre punti di diffusione della luce in perfetto equilibrio, Skan utilizza sempre la tecnologia LED per garantire efficienza energetica e un’elevata resa luminosa, creando un effetto di luce indiretta calda e confortevole. L’apparecchio di illuminazione a sospensione declina l’elaborata semplicità di un classico.

Si tratta di una reinterpretazione del concetto di lampada tradizionale con paralume e lampadina, che sfrutta le nuove tecnologie di illuminazione LED per creare l’apparecchio di illuminazione nella sua espressione minima.

Disponibile nei formati da 30 e 60 cm di diametro (con regolatore elettronico), incassato e in superficie. Grazie alle sfumature in rosso, bianco e grafite, questo apparecchio si integra perfettamente nell’ambiente e nella decorazione di spazi ricreativi e residenziali, proiettando contemporaneamente uno spirito proprio.

 (Alessandra Reggiani)

Il Testimone al lettore

arch. Alessandra Reggiani

Risponde: arch. Alessandra Reggiani

Rapporto con le tecnologie tradizionali

Quale tecnologia tradizionale in termini di lampade è maggiormente interessata dagli interventi di sostituzione nei contesti del contract?

“…Ovviamente, quella meno efficiente, ovvero tutte le tipologie di alogene. A seguire, con un certo distacco, lampade a ioduri metallici e lampade fluorescenti. Meno frequenti, gli interventi su sistemi o lampade LED”.

Progettazione degli impianti

In termini di progettazione, qual è la percentuale degli impianti di illuminazione realizzati nel nostro Paese già pensati con apparecchi a luce LED aggiornabili?

“…Difficile quantificare, data l’estrema rapidità di trasformazione del settore e della tecnologia, pressochè continua. Attualmente, negli interventi si tende molto spesso a “mixare” in funzione dei singoli casi applicativi”.

Le scelte del progettista

Qual è la soluzione a luce LED preferita e raccomandata dai progettisti per il retrofit degli impianti, tra quelle esclusivamente lampada e quelle di apparecchi con upgrade dei moduli?

“…L’utilizzo di lampade con upgrade dei moduli rappresenta sicuramente un’ulteriore evoluzione della tecnologia LED, incrementando ulteriormente la flessibilità degli impianti, rendendoli sempre “attuali” ed in condizioni energetiche ottimali. Sicuramente, la preferenza e le raccomandazioni di utilizzo dei progettisti in tal senso va in questa direzione, anche se nella realtà, molto spesso, è come sempre il budget a determinare la scelta definitiva”..

L’orientamento del mercato

Qual è la soluzione a luce LED più richiesta dal mercato per il retrofit degli impianti, tra quelle esclusivamente lampada e quelle di apparecchi con upgrade dei moduli?

“…Negli interventi retrofit, molto spesso ogni singola situazione presenta esigenze diverse, che determinano risposte specifiche in funzione della priorità della domanda; in alcuni casi, ad esempio, si richiede soprattutto il risparmio energetico, in altri la flessibilità, in altri ancora particolari soluzioni legate alla durata, e così via. La possibilità di poter “aggiornare” facilmente un impianto garantisce ovviamente una maggiore esaustività per tutte le risposte; però, anche in questo caso, è necessario ribadire che spesso ciò che viene inizialmente richiesto o auspicato non è quello che poi viene davvero realizzato, soprattutto per problemi economici. Spesso, il mercato chiede una soluzione upgrade, per poi passare ad una fissa, o addirittura ad un mix”.