
All’interno del complesso architettonico della Basilica di San Lorenzo a Firenze, la Cappella dei Principi è l’ultima grande impresa di committenza del periodo barocco fiorentino.
Ideata da Cosimo I, il cantiere per la sua realizzazione fu avviato dal suo successore, il Granduca Ferdinando I de’ Medici.
La costruzione dell’edificio ha inizio infatti nel 1604 ed è caratterizzata da una pianta ottagonale del diametro di 28 metri, e da una grande cupola di 59 metri di altezza, ma soltanto nel 1962 la sua costruzione si può dire compiuta con il completamento del pavimento da parte dell’Opificio delle Pietre Dure.

Il progetto di illuminazione
Nel quadro di un complesso e approfondito lavoro di restauro durato oltre un decennio e completato solo quest’anno sotto la direzione della dott.ssa arch. Paola D’Agostino, la Cappella dei Principi (parte del complesso museale e dell’itinerario di visita delle Cappelle Medicee a Firenze) ha visto la realizzazione di un importante progetto di illuminazione con il preciso obiettivo di valorizzare al meglio il lavoro dei restauratori, che hanno saputo riportare alla fruizione dei visitatori di oggi il polimaterismo e la policromia così caratteristici di questo spazio architettonico, opera unica nel suo genere ed espressione della maestria degli artigiani fiorentini nel taglio delle pietre dure.
Il concept del progetto illuminotecnico, ideato dall’ arch. Maria Cristina Valenti, RUP del restauro, è stato sviluppato partendo da un’attenta analisi degli ordini architettonici della Cupola.
Alla base del progetto si è posto quindi l’intento di “raccontare” le varie componenti architettoniche delle Cappelle, attraverso la scelta di diverse temperature cromatiche della luce bianca, in modo da valorizzare ciascun dettaglio nel migliore modo possibile, e assicurando nel contempo l’interazione armonica dei vari elementi, degli affreschi e dei materiali costruttivi presenti all’interno dello spazio.
Una resa cromatica accurata declinata su differenti temperature colore
L’illuminazione generale dello spazio architettonico si è avvalsa di apparecchi a luce LED di ERCO e ha previsto una soluzione che illumina dall’alto le superfici verticali del primo ordine, con una luce di colore bianco neutro (tc 4000 K), che viene contrastata dalla presenza di proiettori spot con ottica a fascio molto stretto e temperatura colore bianco caldo (tc 3000 K), per evidenziare i gruppi marmorei e i sarcofagi.

La parte superiore della cappella è illuminata invece con una temperatura colore “intermedia” (tc 3500K), che introduce percettivamente alla visione degli affreschi della cupola, dove la presenza di oro e pitture dai colori molto accesi, hanno reso preferibile l’utilizzo di una luce di colore bianco caldo (tc 3000K) che ne ha permesso un’accurata valorizzazione dei dettagli.

Sul piano del controllo dell’impianto, il progetto realizzato ha previsto la presenza di un sistema wireless che fa riferimento alla tecnologia Bluetooth Casambi, e che prevede la gestione di accensioni e scenografie differenziate.
Firenze. Cappella dei Principi
Progetto di architettura monumentale: arch. Matteo Nigetti (1560/1570 – 1648), arch. Bernardo Buontalenti (1531 – 1608)
Committente dei restauri: Musei del Bargello
Direttrice: dott.ssa Paola D’Agostino
Progetto di restauro: arch. Maria Cristina Valenti
Progetto illuminotecnico: arch. Maria Cristina Valenti
Apparecchi di illuminazione: Gimbal, Parscan (ERCO)
Posa in opera: Masi, Firenze
Referenze fotografiche: © ERCO GmbH, www.erco.com,
Fotografie: Marcela Schneider Ferreira, Firenze