
Luce LED e Transportation Design. Il campo applicativo dei trasporti si configura come uno dei settori applicativi più interessanti e promettenti per la tecnologia a diodi
Ridotte dimensioni, ottime performance di efficienza, drastica riduzione di interventi manutentivi e assorbimenti contenuti fanno dei sistemi LED la soluzione maggiormente auspicabile in applicazioni ove gli spazi disponibili sono estremamente ridotti e l’assorbimento energetico costituisce un problema reale pratico. Tuttavia, i costi ancora poco competitivi rispetto ad altre tecnologie a basso consumo, come la fluorescenza, frenano in parte l’applicazione in larga scala e su tutti i vettori di questa tecnologia, che viene principalmente adottata su mezzi da trasposto più “sofisticati”.

Qualche esempio
Nel settore automotive, i fari a LED non sono più solo un optional per i modelli di lusso, ma iniziano ad essere di serie in tutta la produzione; fra l’altro, l’esiguità della sorgente a diodi facilita enormemente il controllo ottico, semplificando il design di parabole e riflettori, indispensabili per modellare il flusso luminoso emesso che, nei fari, è particolarmente importante.

In campo aeronautico, sulla maggior parte delle macchine in uso, l’illuminazione generale – garantita da apparecchi nascosti in appositi recessi nella cabina sopra le cappelliere e in aderenza ai finestrini – è ancora ottenuta a mezzo di lineari fluorescenti, mentre l’illuminazione d’accento dedicata ad ogni poltrona è demandata ad apparecchi ad incasso orientabili equipaggiati da LED ad alta potenza con tonalità di luce molto fredda, a contrasto con quella dell’ambiente circostante.
In macchine di nuova produzione l’applicazione dei sistemi a LED comincia a diffondersi in modo più consistente, offrendo una ulteriore connotazione di lusso e ricercatezza allo spazio interno giocando anche sulle capacità attrattive e di interazione psichica offerte dal colore, gestito da semplici sistemi di controllo: ad esempio, su alcuni aerei della nostra compagnia di bandiera, come gli Airbus Alitalia della flotta di lungo raggio è installato in cabina un sistema LED cambiacolore RGB, con variazioni di tono ed intensità impostate sull’orario e sulle fasi di viaggio, soluzione che favorisce la sensazione di un ambiente rilassante e la creazione di un’atmosfera armonica, che agevola i momenti di riposo durante tutta la tratta. Sulle poltrone della classe Business, è inoltre montata una luce lettura personale a LED, facilmente direzionabile in modo da seguire ed assecondare tutte le necessità del passeggero.

Meno ricercate le installazioni sui treni, nelle quali all’illuminazione è unicamente affidato il compito di fornire livelli di luce adeguati più che di creare sensazioni e scenari visivi particolari: tutte le carrozze dei nuovi treni ”Frecciarossa” di Trenitalia sono illuminate con sistemi lineari continui a LED.
L’illuminazione è generalmente ottenuta a mezzo di strisce LED dotate di diffusore opalino montate a plafone al centro della carrozza, in corrispondenza del corridoio, e a striscie – con semplice schermo di protezione trasparente – applicate in aderenza alle cappelliere per i bagagli ed alle pareti laterali del vagone, sul lato superiore ai finestrini.
Il diffusore opalino del sistema centrale rende l’emissione generale più morbida e diffusa, schermando l’abbagliamento causato dei singoli punti luce dei LED, estremamente luminosi e brillanti e pertanto facilmente percettibili; lo schermo trasparente dei sistemi laterali, per contro, lascia filtrare una maggiore quantità di luce ma spesso induce fenomeni di riflessione sulla superficie vetrata dei finestrini, “sporcando” l’emissione e creando un effetto visivo certamente penalizzante.
Anche l’illuminazione d’accento come luce di cortesia per favorire i compiti visivi dei passeggeri, quando presente, è ottenuta con l’applicazione di LED ad incasso, nella maggior parte dei casi schermati da diffusore opalino.
E’ interessante notare che su tutti i vettori, la tonalità di luce bianca LED maggiormente in uso è quella bianco neutro o freddo (da T=4000 K in su): a tali spettri di emissione corrispondono infatti valori di flusso luminoso più elevato, e ciò non è da poco quando si ricerca più la potenza e la forza della luce a dispetto di effetti e suggestioni visive.
(arch. Alessandra Reggiani, lighting designer – Roma)