
A Denver, al Denver Art Museum la mostra “The Light Show” attraversa le differenti declinazioni fisiche e simboliche della luce nell’arte con un percorso definito da più di 250 opere di arte contemporanea e non – dipinti, fotografie, sculture e installazioni – che la curatrice Rebecca Hart ha selezionato, in collaborazione con Jorge Rivas Pérez e Jan Mayer.
La selezione di circa 250 oggetti che formano il percorso della mostra provengono dai nove dipartimenti curatoriali del DAM.
L’obiettivo della mostra è quello di presentare la luce come strumento e come elemento rivelatore, all’interno della cultura e del simbolismo degli elementi, e comprenderne l’ampio significato assunto nel tempo dalla rappresentazione artistica.
La rassegna, che ha aperto con una prima sezione dedicata ai temi dei rapporti fra luce fisica e spiritualità nell’arte già a metà del mese di maggio, ha inaugurato ora la sua seconda fase dedicata all’utilizzo della luce come strumento tecnico e insieme metaforico per riflettere sulle problematiche cogenti del mondo contemporaneo, come ad esempio l’inquinamento e la difficile gestione dei rifiuti.
Un esempio di questo punto di vista è sviluppato nell’opera di El Anatsui, “Rain Has No Father?”, che fa ricorso a migliaia di tappi per bottiglie di liquore e fili di rame scartati che riflettono la luce e ci portano a considerare tutta la profondità di questa problematica.

Altre opere proposte dalla mostra mostrano invece la potenza evidente della luce come rappresentazione evocativa della nostra condizione umana (come il “Corridor # 2” di Lucas Samaras), insieme ad altre che rimandano allo stesso modo alla relazione diretta dell’ingrediente luce con i temi del pensiero e dell’immaginazione.
Nelle scelte di allestimento di Rebecca Hart e Jorge Rivas Pérez si è posta anche l’intenzione strategica di giustapporre opere fra loro lontanissime nell’utilizzo contrastante di luci e ombre: un esempio di questo è la scultura “Untitled” di Anish Kapoor, una sfera luminosa e riflessiva che cambia il suono della eco della tua voce quando parli al suo interno, posizionata a fianco di un ritratto “scuro” di San Francesco del 1600.

Un altro esempio smagliante della luce come ‘apparizione’ e fattore capace di reinventare la nostra percezione del mondo è l’opera fotografica di Ansel Adams (‘Moonrise, Hernandez, New Mexico’, 1944), mentre è presente anche la luce vista come segno ironico e decorativo (la lampada-scultura ‘Ashoka Lamp’, 1981), un esempio iconico fra gli oggetti “impossibili” ideati dal designer Ettore Sottsass.


Questa grande rassegna sarà sicuramente capace di portare i visitatori a compiere una riflessione originale e profonda sulla presenza e sul ruolo decisivo della luce in tutte le sue declinazioni di senso in un’ampia serie di materiali e opere d’arte, dalle sculture e dipinti antichi, alla fotografia e alle installazioni contemporanee.
(Massimo Maria Villa)
“The Light Show”
Denver – Denver Art Museum
Dal 2 giugno 2019 fino al 3 maggio 2020
La mostra è co-curata da Rebecca Hart, Vicki e Kent Logan, curatori di arte moderna e contemporanea, e da Jorge Rivas Pérez, Frederick e Jan Mayer, curatore della sezione di Arte coloniale spagnola.