Illuminare l'arte

Cromatismo e dinamicità per Michelangelo

Roma, San Pietro in Vincoli Michelangelo Buonarroti - Mausoleo di Giulio II (cortesia foto: Andrea Jemolo)
Roma, San Pietro in Vincoli. Michelangelo Buonarroti – Mausoleo di Giulio II (cortesia foto: Andrea Jemolo)

E’ stato presentato a Roma il nuovo progetto di valorizzazione attraverso la luce per una delle opere più grandi di Michelangelo, la Tomba di Giulio II in San Pietro in Vincoli.

Più ancora che come un progetto di illuminazione innovativo, questo intervento si configura come una complessa e composita operazione culturale.

Lo splendido capolavoro di Michelangelo – di cui fa parte il Mosè –  si propone da oggi in una nuova veste che ne svela ancor più, se possibile, lo splendore, il virtuosismo tecnico, la consistenza volumetrica e formale, grazie ad un complesso progetto di illuminazione, manutenzione e restauro voluto dalla Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, realizzata con il contributo del Gioco del Lotto, a seguito del lavoro congiunto e svolto in stretta collaborazione fra il restauratore Antonio Forcellino con il lighting designer Mario Nanni.

Un attento studio ha permesso di capire come questo monumento fosse letteralmente “scolpito nella luce”, con una precisa definizione dei trattamenti superficiali del materiale in base all’incidenza della luce naturale in ingresso nella chiesa ed una attenta analisi dei rapporti chiaroscurali: attraverso l’utilizzo di un particolare sistema a luce LED di nuova concezione, si è cercato quindi di riprodurre il dinamismo e la cromaticità di una giornata romana nelle condizioni di luce anticamente presenti nella chiesa, con effetti sorprendenti ed affascinanti.

(arch. Alessandra Reggiani)