
Un vecchio deposito del sale Ottomano vicino al Corno d’Oro, con una superficie di circa 4000 metri quadrati è stato ristrutturato per ospitare i nuovi uffici di un’agenzia internazionale di pubblicità. Il progetto è stato concepito per offrire un’illuminazione flessibile e suggestiva, facilmente adattabile anche per gli eventi serali
L’edificio, abbandonato da molti anni, è stato ristrutturato mantenendo intatte le sue valenze estetiche ed architettoniche. La costruzione è caratterizzata da mura in pietra alte circa otto metri su cui poggiano capriate in ferro con ampi lucernari.

Gli spazi interni, molto semplici, sono principalmente costituiti da una hall, due lunghi corridoi e quattro grandi ambienti. Tutte le superfici perimetrali esterne – tranne la facciata d’ingresso – sono prive di finestre cosicché gli ambienti interni ricevono la luce naturale solo dai lucernari.

Un altro aspetto particolare della struttura è la presenza di molte finestre e passaggi ad arco lungo i muri che separano i corridoi dai grandi ambienti: queste caratteristiche formali esprimono una forte comunicazione degli spazi interni, più di quanto essi non facciano con l’esterno.
L’intervento di recupero ha mantenuto le mura ed i lucernari a vista, destinando la hall a reception, bar e sale riunioni, tre dei quattro grandi ambienti ad uffici e il quarto come spazio polifunzionale.
Il concept della luce
L’idea di un contenitore storico di 4000 m2 con spazi interni molto ampi che comunicano tra loro più di quanto non facciano con l’esterno è stato uno dei primi spunti per il progetto della luce.
La struttura originaria e l’intervento di recupero a prima vista evocavano un “bazar coperto” con affacci e balconi sui passaggi interni (corridoi): questa idea di spazio richiamava l’immagine di una luce viva e differenziata, che facesse emergere verso i passaggi coperti la vivacità e l’operosità delle attività svolte negli spazi limitrofi. Inoltre, i vecchi archi ed i muri in pietra evocavano la “memoria del luogo” che doveva essere messa in luce.
Queste prime sensazioni, discusse e condivise con il cliente, sono state sviluppate ed estese anche alle zone operative della sua agenzia di pubblicità.
Per gli uffici è stata richiesta una luce in grado di far vivere gli spazi lavorativi con estremo piacere. La luce artificiale non doveva creare un grande distacco rispetto alla distribuzione luminosa generata dalla luce naturale diurna.


Inoltre, considerando le valenze estetiche dell’edificio, è stato importante intervenire con soluzioni tecnologiche efficienti e percettivamente poco invasive, capaci comunque di soddisfare precisi requisiti funzionali e di confort: in tal senso, sono stati disegnati apparecchi su “misura” da installare in corrispondenza delle capriate.
Criteri analoghi sono stati estesi allo spazio polifunzionale, nato per offrire ai dipendenti un luogo di relax e di svago durante i momenti di pausa; l’ambiente che ospita inoltre eventi o mostre ha richiesto per queste occasioni un’ulteriore illuminazione dedicata.

La hall, anch’essa caratterizzata da ampi lucernari, è l’unico ambiente con finestre che affacciano verso l’esterno.
Essa ospita la reception, una piccola zona bar e alle due estremità, dei cubi in vetro che racchiudono delle sale riunioni disposte su due livelli. I volumi vetrati – in quanto staccati dalla struttura in pietra – si prestano a diventare “contenitori luminosi” nelle ore serali.

Le finestre, poste a più di tre metri di altezza dal piano di calpestìo, sono state evidenziate come richiami visivi dall’esterno verso l’interno, così da far percepire l’esistenza di una nuova attività creativa all’interno del vecchio edificio.
In uno spazio così particolare, la luce con le sue valenze linguistiche deve sostenere la natura del luogo, rendere leggibili le espressioni formali del passato e le caratteristiche estetiche del nuovo intervento attraverso una sorta di continuità.
(arch. Paola Urbano, lighting designer – Studio Paola Urbano, Torino)
Progetto per gli Uffici dell’Agenzia pubblicitaria Medina Turgul DDB&CO – Istanbul
Superficie: 4000 m2
Committente: Medina Turgul DDB&CO – Istanbul
Progettista Incaricato del restauro: Studio Erginoglu & Calislar – Istanbul
Progettazione Illuminotecnica: Studio Paola Urbano – Torino
Fornitori di apparecchi: Arcluce – Celik Dizayn – Esedra – Targetti
Apertura: Settembre 2009