
Una intelligente e innovativa lettura sul piano del concept e della tecnica di scena quella che il regista Davide Livermore sta realizzando con il singspiel ‘Bastiano e Bastiana’ di Wolfgang Amadeus Mozart nell’ambito della rassegna TIR – Teatro in Rivoluzione, promossa dal Teatro Nazionale di Genova, in collaborazione con Comune di Genova, Regione Liguria e IREN.

Il concept che presiede la messa in scena di questo spettacolo, ideato da Livermore, si basa sulla realizzazione di un teatro mobile tascabile, interamente adattato alle dimensioni di un TIR lungo 9 m e largo poco più di 2 m, che però – mediante un sistema idraulico – si sviluppa su se stesso come una scatola magica producendo agli occhi del pubblico un palcoscenico a tutti gli effetti, con una dimensione in larghezza di 15 m ed una profondità ed un’altezza di circa 8,5 m, equipaggiato di tutte le dotazioni tecniche necessarie alla messa in scena, quali parco luci, scenografie e i meccanismi per tutti i movimenti scenici richiesti nello spettacolo.
Questo format produttivo risponde così a un tempo alla necessità – assolutamente in sintonia con i tempi – di portare il teatro direttamente davanti allo spettatore, superando l’attuale e temporanea criticità posta dal contenitore, e dall’altro quello di esprimere al meglio l’idea insita nella mise en scene originale settecentesca, nella quale il teatro di poesia si fondeva con la musica e la scena attraverso l’occasione posta dalla storia e grazie all’approccio attoriale ai caratteri dei personaggi rappresentati dall’invenzione.
“Bastien und Bastienne”, opera in un atto in lingua tedesca, composta da Mozart a soli 12 anni, è un Singspiel (ovvero “recita cantata”) che alterna le parti recitate alle parti cantate (differenziandosi in questo dall’opera italiana, dove i recitativi sono cantati), la cui tradizione vuole composta su commissione del celebre medico e ipnotista Franz Anton Mesmer, ed eseguita nel giardino della sua residenza viennese il 1° ottobre del 1768.

In essa il gioco amoroso, i sentimenti, il desiderio, la magia si succedono strettamente avvinti in una serrata struttura musicale, e le scenografie – ideate dallo stesso Livermore – ne rappresentano un ideale e perfetto contrappunto.
Calibrato e molto efficace il cast dei cantanti in scena, dal tenore Valentino Buzza al baritono Jorge Eleazar e al soprano Giorgia Rotolo, così come l’esecuzione della partitura musicale da parte del Quintetto d’Archi del Teatro Carlo Felice.
I costumi sono stati realizzati da José Maria Adame, mentre il datore luci e light designer dello spettacolo è Antonio Castro, già stretto collaboratore di Livermore per le luci di ‘Rigoletto’ per la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino e per numerose altre messe in scena, come ‘Un Ballo in Maschera’ per il Teatro Bolshoi a Mosca.
L’opera itinerante è in scena a Savona alla Fortezza del Priamar oggi 12 agosto, e verrà riproposta a Genova in Piazza della Vittoria il 15 agosto, sarà poi ancora in replica a Genova nel parco di Villa Bombrini il 19 e il 21 agosto e alla Fascia di Rispetto di Prà il 26 agosto, mentre il 1 settembre sarà a Santo Stefano Magra (SP) e il 5 settembre a Busalla (GE).