
Per qualificare nello scenario urbano di Bolzano la grande torre di 43 m per l’accumulo di acqua calda con una capacità di oltre 200 MW necessaria per l’ampliamento dell’impianto di teleriscaldamento della città, che la società Alperia sta realizzando sulla sponda destra del fiume Isarco, è stato indetto da Ecotherm un concorso di progettazione vinto dall’ arch. Valentina Bonato, in collaborazione con lo studio “Museum 39”, e con l’artista Julia Bornefeld.
Le scelte hanno individuato nell’utilizzo dell’illuminazione la migliore valorizzazione possibile del manufatto mediante il supporto esterno di una seconda pelle per l’involucro della torre – che presenta un diametro di 14 m – per evidenziare in modo simbolico il contenuto del serbatoio senza interferire direttamente con la struttura.

Per questo una serie numerosa di fori disposti in modo irregolare sul cilindro esterno appariranno all’osservatore come bolle d’acqua, rispecchiando gli effetti del processo di riscaldamento e un sistema di illuminazione con differenti scenari e colori e che sarà gestito in modo dinamico permetterà di offrire visivamente l’illusione del loro movimento.
Durante le ore diurne, a seconda dell’irraggiamento, il rivestimento in lastre di alluminio del serbatoio rifletterà la luce solare nei modi più diversi, facendolo apparire quasi argenteo con il pieno sole, o cangiante di vibrazioni di colore metallico con il cielo coperto.
Durante le ore notturne l’acqua calda e il processo di riscaldamento saranno rappresentati visivamente dalle sfumature cromatiche determinate dalla proiezione di diversi fasci luminosi colorati: il rosso, l’arancione e il giallo rappresenteranno l’acqua bollente mentre l’acqua in fase di riscaldamento sarà rappresentata da gradazioni fredde come il blu e il celeste.
Sulla sommità della torre i colori tenderanno sempre di più al bianco, ovvero al simbolo del culmine del processo di riscaldamento dell’acqua.
Il concept progettuale prevede a questo punto che il processo dell’acqua così prodotta e pompata per fluire a scaldare le case della città sia poi rappresentato da fasci di luce bianca che scenderanno lungo il serbatoio assumendo più forza alla base, per poi scemare e chiudere il ciclo con un intervallo di buio.
Gli scenari di luce saranno realizzati con 32 proiettori a LED RGB con gestione DMX che saranno posizionati alla base (in numero di 16) e alla sommità (gli altri 16) dell’involucro esterno della torre di accumulo, mentre il puntamento degli apparecchi di illuminazione sarà realizzato verso il cilindro interno, il serbatoio di accumulo vero e proprio, per ottenere un effetto di illuminazione diffusa e indiretta.
La possibilità di gestire i differenti scenari di luce in modo dinamico renderà possibile il controllo di ognuno dei 32 proiettori secondo una scenografia individuale.
(Massimo Maria Villa)