
Siamo nell’era dell’Internet of Things, caratterizzata da una sempre maggiore disponibilità di dati e informazioni interconnesse che contribuiscono anche all’evoluzione futura della città e allo sviluppo dei suoi sistemi funzionali. Per A2A Illuminazione Pubblica la Smart Lighting non può prescindere dalla definizione dei sistemi di controllo interconnessi con gli impianti che permettono la segnalazione automatica dei guasti e la regolazione del flusso luminoso, ossia della quantità di luce da fornire in base alle effettive esigenze dell’utente
In questo scenario si sta sviluppando il concetto di “Smart City”, la città intelligente, la città del futuro, che coinvolge ambiti differenti finalizzati al miglioramento della qualità della vita. E una parte integrante di questo contesto è la Smart Lighting, che costituisce uno dei principali strumenti per una rinnovata sostenibilità ambientale, resa possibile attraverso minori consumi energetici garantiti dall’uso delle nuove tecnologie.
A2A Illuminazione Pubblica è la società del Gruppo A2A che gestisce impianti di illuminazione pubblica, artistica e semaforica in diversi comuni italiani. L’azienda si occupa direttamente della progettazione, realizzazione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica garantendo, attraverso l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, la riduzione dei consumi energetici, il contenimento dell’inquinamento luminoso ed il rispetto dell’ambiente.
Avendo alle sue spalle una grande esperienza nel settore, a partire dal piano di illuminazione a LED di Milano nel 2015, per A2A Illuminazione Pubblica la Smart Lighting non può prescindere dalla definizione dei sistemi di controllo interconnessi con gli impianti e ogni sviluppo di soluzioni future dovrà necessariamente partire da queste piattaforme.
Le forme intelligenti del telecontrollo
I sistemi di “telecontrollo”, che permettono l’ottenimento di informazioni e la gestione da remoto degli impianti, possono essere di due tipologie: da quadro e puntopunto. In entrambi i casi risulta fondamentale l’utilizzo di una piattaforma software che permette il controllo e la verifica delle segnalazioni ricevute dall’impianto, e la possibilità di inviare comandi dalla centrale all’impianto stesso.
Il telecontrollo (TLC) da quadro risulta la soluzione con il miglior rapporto costi/ benefici poiché garantisce la rilevazione dei guasti più rappresentativi sugli impianti di illuminazione pubblica a fronte dell’installazione di componenti da integrare all’interno dei quadri di comando. In questo caso la regolazione del flusso nelle ore centrali della notte può essere preimpostata sui driver dei singoli punti luce, in base ad analisi previsionali del progetto illuminotecnico. La programmazione non potrà poi essere modificata in tempi successivi all’installazione.
Il secondo sistema – TLC punto-punto – offre invece alcuni vantaggi soprattutto in termini gestionali e funzionali, raggiungendo il singolo elemento costituente la rete di illuminazione pubblica. È necessario che siano installate centraline di comando (gateway), generalmente poste nei quadri elettrici, e nodi TLC su ogni singolo punto luce.
I driver degli apparecchi di illuminazione dovranno essere integrati con tecnologie e protocolli di comunicazione digitale tali da permettere lo scambio di informazioni con il nodo stesso: ogni punto luce diventa in questo modo un elemento digitale “intelligente” in grado di comunicare singolarmente in tempo reale con la centrale, sia per il guasto puntuale, sia per la modulazione del flusso luminoso.
La quantità di informazioni che transita sulla rete dati per l’ambito Smart Lighting è estremamente ridotta, per cui è possibile traferire le informazioni in tempi molto rapidi. Tutto questo può avvenire mediante differenti tecnologie, attraverso dispositivi che utilizzano la rete di alimentazione elettrica come mezzo trasmissivo, oppure wireless, in modalità mesh o utilizzando infrastrutture radio quali, ad esempio, la tecnologia a radiofrequenza Long Range (LoRa), che permette la trasmissione a lungo raggio con ridotto consumo energetico.
La Smart Adaptive Lighting
Un ulteriore tassello “Smart” è costituito dall’illuminazione adattiva che garantisce il controllo nello spazio e nel tempo della variazione di quantità di luce dedicata ad un target, in funzione dell’effettivo utilizzo e degli specifici compiti visivi, realizzabile integrando ulteriori sensori al sistema di TLC punto-punto.
I sensori, in base alle specifiche tipologie e funzioni, possono essere in grado di valutare diversi fattori come la frequenza dei flussi di traffico, la luminanza a terra, le condizioni metereologiche, il passaggio/avvicinamento di singoli utenti.
L’utilizzo di tali sistemi, compatibilmente con le prescrizioni normative, permette la variazione del flusso luminoso in tempo reale e quindi la modifica dei valori di illuminamento/luminanza in base all’effettivo utilizzo delle aree e dei percorsi, con la conseguente riduzione dei consumi e l’incremento della sicurezza.
TUTTI I NUMERI DELL’ILLUMINAZIONE A LUCE LED

A Milano il “Piano finalizzato all’efficientamento energetico” approvato dal Comune di Milano nell’aprile 2014 ha portato ad una riduzione del 51,8% del consumo di energia elettrica.
Il progetto di A2A Illuminazione pubblica era finalizzato alla graduale sostituzione con sistemi a luce LED dei circa 136.000 punti luce dell’illuminazione pubblica, che presentavano complessivamente un consumo annuo di circa 114 milioni di KWh.
Sono state ridotte anche di 60.000 unità le lampade sostituite ogni anno, con un risparmio di 9 tonnellate di rifiuti.
A Brescia il piano di intervento per la sostituzione con apparecchi a luce LED realizzato da A2A Illuminazione Pubblica ha portato ad oggi a ridurre del 39% il consumo dienergia elettrica, interessando circa 43.000 punti luce.
Sono state ridotte anche di 10.000 unità le lampade sostituite ogni anno, con un risparmio di 1,5 tonnellate di rifiuti.

A Bergamo la realizzazione della nuova illuminazione a luce LED ha portato alla riduzione di circa il 50% il consumo di energia elettrica, in un intervento che ha riguardato circa 15.000 punti luce urbani della città. Anche a Bergamo sono state ridotte di 10.000 unità le lampade sostituite ogni anno.