Alberto Apostoli

Scenari integrati per l’architettura del wellness

(cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
(cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)

Per parlare di architettura per il Wellness abbiamo cercato uno dei referenti forse più accreditati a livello nazionale e internazionale, l’arch. Alberto Apostoli.

L’arch. Alberto Apostoli, presso la sede Allianz a Trani, progettata su un concept legato al wellness (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
L’arch. Alberto Apostoli, presso la sede Allianz a Trani, progettata su un concept legato al wellness (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)

L’arch. Alberto Apostoli, che sviluppa la propria formazione seguendo un itinerario “ibrido” che affianca ad un diploma in elettronica industriale la laurea in architettura con indirizzo in “Pianificazione Territoriale”, con una tesi in economia apre nel 1997 il proprio studio di progettazione, che si caratterizza subito per un approccio poliedrico ai temi di progetto, aprendo poi nel 2006 una sede a Guangzhou (Cina) e nel 2007 un ufficio di rappresentanza a Casablanca.

L’attività dello “Studio Apostoli & Associati” si sviluppa a partire dal 2010, per coordinare le differenti attività integrate di Project Management sviluppate dall’area engineering dello Studio.

L’architetto ha specializzato negli anni le sue competenze in diversi ambiti, ma soprattutto ed in modo dedicato e particolare nell’ambito del Wellness & SPA.

Agrirelais & SPA Principe, Casale del Principe, Monreale, Palermo - La Cabina trattamenti (2014) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
Agrirelais & SPA Principe, Casale del Principe, Monreale, Palermo – La Cabina trattamenti (2014) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
Suite SPA Just Pour Nous, Parigi (2014) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
Suite SPA Just Pour Nous, Parigi (2014) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
Dhara, Ayurvedica SPA, presso Park Hotel Belfiore, Brenzone, Verona (2010) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
Dhara, Ayurvedica SPA, presso Park Hotel Belfiore, Brenzone, Verona (2010) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)

Progetto fra specializzazione e complessità

Architetto, può raccontare ai nostri lettori quale è stato il suo percorso formativo?

“Il mio percorso formativo ha implicato, nel tempo, una forte crescita dal punto di vista non solo progettuale e creativo ma anche da quello tecnico e gestionale, conducendo  il mio studio e la mia attività verso lo sviluppo di una progettazione integrata.

Offrire servizi di progettazione integrata implica un bagaglio di conoscenze specifiche in diversi ambiti: impiantistico, strutturale, costruttivo, ecc., oltre alla capacità di gestire il progetto nei suoi aspetti organizzativi e normativi.

È chiaro che la parte estetica è quella che pilota principalmente l’azione dell’architetto ma non può essere isolata; occorrono competenze multidisciplinari invece di singole specializzazioni: questo, in sintesi, il percorso che ho sempre cercato di seguire”.

Il Suo studio si caratterizza per un approccio integrato e multidisciplinare al progetto, nelle sue differenti declinazioni applicative. Come ha deciso di strutturare le attività dello Studio in tal senso?

“Il mio studio è strutturato  in reparti  divisi per specificità progettuali; abbiamo quindi un’area dedicata agli ambiti architettonici, una per lo sviluppo degli impianti e delle strutture, una per l’interior design e lo studio illuminotecnico, una dedicata alla progettazione esecutiva.

Tutte queste aree vanno ovviamente coordinate attraverso figure intermedie, i Project Manager, i gestori del progetto. Si tratta di figure chiave che ho cercato  di formare affinché  fossero in grado di gestire una commessa complessa. La complessità, infatti,  è oggi l’elemento caratterizzante della progettazione”.

Wellness & SPA: qual è il trend del mercato?

La sua attività progettuale spazia dal Wellness & SPA Design, al Wellness Product Design fino al Retail ed all’Exhibit Design. Questa estensione di campo la pone nella condizione di poter leggere nel dettaglio l’attualità di questi mercati, per quel che riguarda il nostro Paese e in relazione alla situazione internazionale. Qual è oggi il trend di questi mercati, con particolare riferimento al settore del Wellness & SPA Design?

“Nel settore wellness, che è un settore in forte crescita, l’evoluzione sta portando a prodotti che abbiano un’efficacia reale sulla persona. Non si parla quindi di progetti di pura valenza emozionale,  ma di progetti capaci di offrire al cliente benefici dal punto di vista fisico, psicofisico e mentale.

Questo concetto sta portando a risultati importanti nell’ambito delle Medical SPA. In tali strutture, il cliente viene “curato” sia attraverso una medicina scientifica tradizionale, sia attraverso medicina considerate complementari tra cui l’idroterapia, la massoterapia e le medicine orientali come l’Ayurveda.

Il mondo del benessere sta passando ad un livello successivo che è quello di dare non solo un servizio emozionale che possa rilassare le persone o, semplicemente,  divertirle, ma quello di offrire pacchetti benessere in grado di assicurare dei risultati concreti sulle condizioni psicofisiche del  cliente”.

Wellness e illuminazione

L’iter progettuale in generale e in particolare quello nell’ambito del Wellness & SPA iscrivono sovente nelle loro logiche la necessità della messa a punto di soluzioni di arredo e complementi “custom”, e la cosa riguarda ovviamente in modo centrale il tema luce e dell’ apparecchio di illuminazione. Ha qualche caso esemplare in tal senso da raccontare ai nostri lettori?

“L’illuminazione nel mondo del benessere è, per noi, fondamentale; lo è sempre stata fin dall’inizio del nostro lavoro in questo ambito.  Siamo stati tra i primi ad utilizzare l’illuminazione a LED RGB per i prodotti e per alcune installazioni.

L’illuminazione è infatti fondamentale non solo dal punto di vista emozionale, ma anche per la percezione che si ha dello spazio; la customizzazione diventa per noi necessaria in quanto tendiamo a creare apparecchi atti non solo a illuminare ma in grado di permettere una lettura degli spazi, degli oggetti e delle dimensioni dei luoghi che, normalmente, non esistono sul mercato”.

Sono ormai numerosi i suoi progetti per il settore Wellness; vuole dirci in termini di tecnica e di approccio quali a suo avviso sono state le principali trasformazioni e i cambiamenti nei risultati progettuali che ha riscontrato nel corso degli ultimi dieci anni?

“Sicuramente si è elevato il livello tecnico, soprattutto dal punto di vista impiantistico e costruttivo. C’è una maggiore consapevolezza da parte del cliente investitore e del cliente finale che la parte impiantistica rappresenta la maggiore criticità.

Direi pertanto che il cambiamento principale è proprio questa  consapevolezza che le SPA non sono semplicemente dei luoghi in cui fornire servizi per il benessere ma si tratta di macchine complesse in cui il motore è costituito appunto dalla parte tecnologica.

Questo ci permette di avere delle evoluzioni nel settore, in termini di contenimento dei consumi energetici e della gestione di impianti specialistici; non si parla più, ad esempio, di trattamento dell’aria ma di gestire complessi livelli igrotermici determinati dalla combinazione di ventilazione naturale e ventilazione artificiale, di temperature specifiche ottenute attraverso pannelli e/superfici radianti, ecc.; una maggiore complessità che determina la maggiore trasformazione di questo prodotto in un oggetto molto specialistico e in cui, come nell’ambito del settore nautico, vi è uno studio impiantistico totalmente dedicato”.

La collaborazione con i lighting designer

Ha avuto modo di collaborare nella sua attività con lighting designer o light consultant per lo sviluppo di qualche particolare apparecchio e/o soluzione di illuminazione?

“La fase di progettazione della luce è una fase che gestiamo internamente per SPA di dimensioni contenute; pe spazi più grandi ci avvaliamo, invece, di lighting designer professionali  che non solo individuano i livelli illuminotecnici corretti e traducono in prodotti  o in soluzioni quello che è il concept della luce in generale, ma danno un valore aggiunto in termini di gestione della luce stessa attraverso automazioni, creazioni di scenari specifici e attraverso l’integrazione tra illuminazione e gli altri sistemi multimediali”.

Le nuove tecnologie della luce si stanno rivelando sempre più performanti, sia negli utilizzi outdoor che indoor. Quali sono i vantaggi applicativi più importanti che queste soluzioni hanno portato nei contesti dell’Interior Design nei quali si è trovato ad operare?

“I miei progetti sfruttano la luce in una maniera molto “spinta”. Abbiamo sempre più utilizzato illuminazione LED e, in alcuni casi, abbiamo anche sperimentato l’utilizzo di fonti più evolute come l’OLED. Lavoriamo molto sulla temperatura del colore alternando colori freddi a colori caldi.

Nei nostri progetti particolare cura è data alla scelta di apparecchi di illuminazione che siano esteticamente compatibili tra interno ed esterno; nel settore del benessere, e in quello dell’ospitalità in generale, tale integrazione è fondamentale.

L’illuminazione può aiutare a percepire uno spazio unico anziché due spazi separati. Per questo utilizziamo sempre più produttori che offrono la possibilità di utilizzare le stesse fonti di luce declinandole in esterno ed interno”.

Vuole parlare qui ai nostri lettori di un suo progetto recente e del lavoro sulla luce che in quell’ambito si è trovato ad affrontare?

“Citerei un lavoro che stiamo realizzando in Cina nella città di Lijiang: si tratta di una Medical SPA in cui la luce è utilizzata come elemento espressivo per comunicare tecnologia e scientificità. La struttura è dedicata allo studio  delle cellule staminali ed è gestita in maniera molto scientifica e razionale.

Syianli Stem Cell & Anti-aging Center, Lijiang (Cina), rendering (progetto in corso) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)
Syianli Stem Cell & Anti-aging Center, Lijiang (Cina), rendering (progetto in corso) (cortesia: Alberto Apostoli Architecture & Design)

Da parte nostra, abbiamo cercato, attraverso la luce, di creare un’estetica in grado di mostrare sia la razionalità dell’approccio scientifico sia l’idea di organicità della cellula staminale. Lo abbiamo fatto attraverso le forme, attraverso specifici materiali ma, soprattutto, attraverso l’illuminazione.

I lavori saranno terminati tra circa due mesi e finalmente vedremo i risultato di una luce utilizzata non solo come elemento di illuminazione ma come vero linguaggio architettonico”.

(Massimo Maria Villa)