
La tecnologia Li-Fi, “light fidelity”, sta avendo diversi sviluppi e si stima che crescerà tra il 2018 ed il 2023 ad un tasso annuo del 55,4% (dati Global Market Insight). Qualche esempio della ricerca attorno a questa tecnologia e allo sviluppo delle soluzioni LED in Italia.
Con il Li-Fi è possibile trasferire dati attraverso l’altissima velocità di commutazione on-off dei LED, ad una frequenza non visibile all’occhio umano e che non genera campi elettromagnetici, in un’area definita mantenendo standard di sicurezza maggiori all’interno dei quali la luce non può essere modificata/ intercettata e permettendo la geolocalizzazione di ogni utente per fornire contenuti dedicati.
Inoltre, la tecnologia Li-Fi permette di connettere ulteriormente gli apparecchi di illuminazione con le applicazioni per cellulare e tablet dei diversi utenti e gli oggetti dell’ IoT.
Questa tecnologia è stata presentata dal prof. Harald Haas dell’Università di Edimburgo, già nel 2011, preconizzando come in un futuro prossimo questo sistema potrà mettere in comunicazione i veicoli attraverso i loro fari con l’illuminazione stradale e la segnaletica stradale (semafori e altro) per uno scambio di informazioni immediato.
Il Li-Fi e l’attività delle start up in Italia
La giovane start up To Be srl, fondata nel 2016 dall’arch. Francesco.P. Russo insieme ai Co Founder Raniero Pani e Paolo Marongiu, è una società che sviluppa e vende soluzioni e prodotti LiFi. La loro prima applicazione è stata un apparecchio per bambini che trasmetteva ad un tablet contenuti adatti alla loro età. L’idea è stata premiata e finanziata da Tim#Wcap, l’acceleratore di imprese del gruppo TIM che selezione e finanzia le migliori startup digitali.
Attualmente To Be srl sta operando su diversi mercati con importanti clienti, privati e pubblici, dal progetto di tecnologie abilitanti sviluppato con l’università LUISS Guido Carli di Roma, per lo sviluppo di soluzioni indoor e outdoor di informazione, a quello in tema smart home con Deloitte, fino alla realizzazione di smart totem col CONI.
All’interno del progetto Smart@Pompei con MiBACT, CNR e TIM,To Be Srl ha implementato le prime LiFiZone in occasione della mostra Pink Floyd “Live at Pompei” allestita nei bracci dell’anfiteatro e nella Domus dei Vettii all’interno del parco archeologico di Pompei.

L’azienda si sta affacciando anche al mondo della sanità, dove il Li-Fi può trovare applicazioni e aprire opportunità importanti e vantaggiose, in quanto non crea interferenze in grado di creare problemi con apparecchi elettromedicali.
Ultimo, ma non certo per importanza, segnaliamo la realizzazione del progetto per la prima nave Li-Fi al mondo, in collaborazione con AliLauro. In questo caso i passeggeri tramite un’APP scaricabile sul loro smartphone possono essere guidati all’interno della nave, ottenendo informazioni in tempo reale sugli ambienti in cui si trovano oltre che di tipo turistico.
Il Li-Fi nella ricerca anche dei grandi brand della luce
Anche all’interno dei grandi costruttori di illuminazione le innovazioni vanno oltre lo specifico progetto dell’illuminazione. Un caso importante è quello di Artemide, per la quale gli apparecchi con il Li-Fi acquisiscono nuove funzioni, aprendo un dialogo con sistemi di interazione evoluti e sensori, verso nuovi scenari di integrazione della luce in progetti intelligenti che necessitino di gestire elevati bit-rate in modo puntuale e sicuro.

Per questo Artemide offre un pacchetto di competenze e di possibili soluzioni applicative da declinare nei progetti che sviluppa nel campo dell’illuminazione: non si tratta soltanto di una soluzione standard dedicata ad un prodotto ma di una piattaforma di possibilità aperte per la creazione di nuovi servizi, capace di evolversi integrandosi in molti prodotti e sistemi della collezione per combinare la perfetta soluzione di luce con un’innovativa interpretazione di interazione e servizio: una APP dedicata alla gestione e controllo ed alla trasmissione dati, LiFi integrato, IoT, ecc.
Tecnologia LED per l’innovazione nelle start up
Un’altra esperienza rappresentativa in cui l’innovazione nel campo dei LED è fonda
mentale è quella di Niteko Srl, azienda con sede direzionale e produttiva a Montemesola (TA) specializzata nella progettazione e costruzione di apparecchi LED per l’illuminazione stradale, industriale, sportiva, architetturale e per grandi aree.
I fondatori, Giuseppe Vendramin, Emiliano Petrachi e Alessandro Deodati hanno iniziato la loro attività come uno spin-off universitario, lavorando nel campo delle energie rinnovabili e dei sistemi di illuminazione, con l’obiettivo di utilizzare le lampade a LED per l’illuminazione pubblica e stradale. Dopo aver arricchito la loro esperienza lavorando come consulenti del settore, hanno presentato il loro ambizioso progetto a due imprenditori, Pietro Vito Chirulli e Carmelo Marangi, che hanno investito nella nascita della nuova società.
Nel 2014 Niteko è inserita dal “Corriere della Sera” tra le 21 Startup italiane da 1 milione di euro; nel 2015 entra a far parte della top 100 di “Startupitalia” e vince il premio ‘Castrum Minervae’.
Successivamente, Niteko si espande diventando una Smart and Young Society riconosciuta anche a livello internazionale, continuando nella sua attività di R&S: l’azienda è titolare di due brevetti esclusivi (Anti-EOS e VOC-free), grazie ai quali gli apparecchi prodotti sono riconosciuti fra i più affidabili grazie ad un tasso di guasto al di sotto del 0,2% annuo. A questi brevetti vanno aggiunti anche importanti progetti di ricerca su materiali innovativi: nel 2017 viene sperimentato il dissipatore per apparecchi LED, realizzato in fibra di carbonio per permettere uno smaltimento termico efficiente con ingombri notevolmente ridotti.
Oggi, invece, con il progetto EMERA l’azienda sta lavorando allo sviluppo di un lampione intelligente multisensoriale, il Niteko Smart Pole. La tecnologia adottata permette di adattare il controller Urban CityConn® per l’utilizzo di diverse tecnologie di comunicazione IoT (LonWorks® PLC, LoRaWAN™, NB-IoT, 6lowpan e RPMA), permettendo in questo modo all’illuminazione pubblica di fornire ulteriori servizi.
Il palo intelligente potrà essere utilizzato anche come stazione di ricarica dei veicoli ed essere dotato di pulsante SOS per la richiesta di aiuto e/o informazioni turistiche, oltre ad avere un pannello a LED per il digital signage.
(a cura di arch. Sara Berta – Borzelli & Berta Architetti, Roma)
LI-FI E NUOVE PIATTAFORME PER LA LUCE LED
Quali prospettive di evoluzione esistono attualmente nell’ambito della ricerca nel contesto del rapporto fra tecnologia LED e IoT?
Risponde: Giovanni Marafelli, VP Worldwide Sales – Xicato

“..Se da un lato la tecnologia LED ha ormai raggiunto un elevato grado di maturazione senza troppi spazi di miglioramento, esistono dall’altro possibilità di sviluppo nell’ambito del controllo luce e dell’integrazione software/hardware con i sistemi di gestione degli edifici.
Le lampade possono diventare un’infrastruttura per la trasmissione di dati a distanza e partecipare a pieno titolo all’Internet Of Things. Qui si dovrebbe muovere la ricerca”.